Corriere/Bologna: Il Pdl avverte i presidi: «Azioni giudiziare contro chi non riapre»
Fabio Garagnani scende in campo in difesa del ministro Gelmini
Il Pdl è pronto a «iniziative giudiziarie» contro i tre presidi degli istituti comprensivi di Vasto, Monterenzio e Crespellano pronti a non aprire le loro scuole a settembre se non ci saranno le risorse e il personale. Il coordinatore bolognese dei berlusconiani scende in campo in difesa del ministro Gelmini, bocciando come «proteste dissennate» le accuse arrivate dai sindacati e dal centrosinistra. «Dimostrano non solo la strumentalità di certi atteggiamenti — attacca Fabio Garagnani — ma soprattutto la volontà di non contribuire come altri settori alla difficile situazione del Paese». Secondo l’azzurro in particolare «non si capisce la natura dei ricorsi al Tar, dal momento che le risorse sono attribuite dalla Finanziaria e le autorità scolastiche applicano quanto è stabilito per legge». Ai presidi che meditano di non riaprire le scuole senza le risorse necessarie, il coordinatore del Pdl ricorda che «l’interruzione di pubblico servizio è un reato e che soprattutto i dirigenti scolastici hanno il dovere di applicare la legge, non prestandosi alle strumentalizzazioni degli enti locali o dei sindacati più politicizzati». Se quelle scuole non riapriranno il mese prossimo, insomma, il deputato berlusconiano è pronto ad attivarsi «non solo a livello governativo con interpellanze già predisposte, ma anche con le inevitabili iniziative giudiziarie». Dichiarazioni contro cui si schiera la responsabile Scuola del Pd, Graziella Giorgi. «Questa destra dovrebbe affrontare in modo serio i problemi della scuola, anziché minacciare denunce prive di fondamento— dice la responsabile Scuola del Pd — in modo pretestuoso e intimidatorio e con affermazioni che offendono la professionalità e la dedizione di chi è consapevole di dover garantire ai proprio studenti e alle loro famiglie un servizio essenziale e ineludibile».