Campania. Ridotti i docenti, saltano le classi.L'allarme dei sindacati di categoria
Senza interventi il nuovo anno scolastico è a rischio Ridotti 1 docenti, saltano le classi Chiusura per 500 sezioni Senza posto un esercito di tecnici e ausiliari
Elena Romanazzi
Approvato il calendario scolastico regionale, si torna sui banchi il 14 settembre, ora si dovranno fare i conti con la scuola che alunni e famiglie troveranno alla fine delle vacanze. I tagli, per quanto riguarda la Campania, sono drammatici. Senza interventi in sede di determinazione dell'organico di fatto a saltare tra docenti e personale Ata saranno più di duemila persone. Nel prossimo anno scolastico 2011-2012 complessivamente saltano 500 classi di ogni ordine e grado. In termini pratici aumenterà il numero di studenti per classe anche dove le condizioni delle strutture non lo consentono. L'allarme sulle drammatiche condizioni della scuola campana viene dalle segreterie regionali di tutti i sindacati, Flc Cgil, Cisl, Uil e Snals e Gilda.1 segretari regionali si sono riuniti nei giorni scorsi ed hanno deciso di snocciolare domani in una apposita conferenza stampa tutti i dati relativi alla realtà campana e alle ricadute che i tagli avranno sul prossimo anno scolastico. I docenti sono il primo capitolo già affrontato nel corso di un incontro con l'assessore regionale all'Istruzione CaterinaMiraglia.Ilse- condo ben più spinoso riguarda il personale Ata. Sono a Napoli saltano 552 bidelli e saranno dolori intutte le scuole. Per non parlarepoi degli assistenti amministrativi: sono previste 208 persone in meno per il prossimo anno scolastico. Tagli più contenuti anche se comunque significativi per gli assistenti tecnici: 38 persone in meno. 11 che significa che i laboratori punto di forza della riforma Gelmini rischiano di rimanere chiusi causa assenza di personale. Per il terzo armo consecutivo sottoli- nea Luigi Panacea segretario regionale della Uil scuola si assiste, con le varie manovre finanziarie, ad un continuo disinvestimento sulla scuola statale. «Da un'analisi non ufficiale, (quella ufficiale non è stata mai divulgata dalle Amministrazioni preposte, USR e Regione, nonostante il tanto parlare sull'anagrafe degli alunni) aggiunge effettuata nella nostra regione a fronte delle risorse erogate nelle 1330 istituzioni per l'anno scolastico 2011-2012, emerge una situazione di forte criticità». Primo, si riduce il tempo scuola nella primaria. Le 27 ore settimanali, che la maggiorparte delle scuole campane potranno assicurare, è in netta discordanza con quanto richiesto dalle famiglie che, non potendo optare per il tempo pieno non hanno nemmeno potuto ottenere le 30 ore settimanali . Secondo, le scuole medie, dove la situazione è ancora più grave. Il tempo prolungato, denuncia la Uil, è quasi inesistente, nonostante le richieste e gli sforzi delle amministrazioni locali per assicurare il servizio mensa. Sulla scuola secondaria di Il grado aggiunge Panacea gravano sia la riduzione delle ore già attuata, sia gli effetti della riforma. Per non parlare poi del personale ATA, costretto ormai allo stremo da operazioni assurde. Con la riduzione di 1301 collaboratori scolastici denuncia- no i sindacati non si può garantire il normale funzionamento di 1330 istituzioni scolastiche della Campania, articolate in 4736 plessi. Pochi docenti, pochi bidelli e poca pulizia. Già nel 2010 c'è stato un taglio delle ditte di pulizia esterne pari al 25% con uno spostamento del carico di lavoro sui collaboratori scolastici ora ancora una volta ridotti. I sindacati si sono rivolti alle istituzioni locali. Rispetto ai tagli l'assessore Miraglia ha chiesto ai rappresentati di formulare delle richieste ben precise. Arriveranno domani. Il coro dei segretari regionali sarà unanime: solo senza lariduzioné degli organici si potrà avviare regolarmente il prossimo anno scolastico. Altrimenti è il crollo.