CALABRIA: FLC CGIL, NO A TAGLI ORGANICI PERSONALE DOCENTE
Il Direttivo della FLC/CGIL della Calabria manifesta ''la propria contrarieta' ai tagli degli organici del personale docente, previsto in 1.195 per l'anno scolastico 2008-2009
(ASCA) - Catanzaro, 21 feb - Il Direttivo della FLC/CGIL
della Calabria manifesta ''la propria contrarieta' ai tagli
degli organici del personale docente, previsto in 1.195 per
l'anno scolastico 2008-2009, che si aggiungono alla
progressiva riduzione degli anni precedenti per un numero
complessivo, fra docenti ed ATA, di circa 7.000 unita'''. Si
tratta di ''un provvedimento negativo e ingiustificato, che
peggiora le condizioni di lavoro dei lavoratori della scuola
calabrese, provocando ulteriori problemi di efficienza in
ogni singola scuola ed un abbassamento dell'offerta formativa
agli studenti. A causa dei continui tagli agli organici il
sistema scolastico Calabrese sara' portato all'estremo della
sua capacita' funzionale. La scuola calabrese, piu' che in
altre parti del Paese, e' di fronte ad una nuova e piu'
complessa domanda di qualita' ed efficienza, al fine di
superare il gap sulla performance degli studenti calabresi,
riscontrato nell'indagine di Pisa e nei test di accesso alle
universita'''.
Il Comitato Direttivo della Flc Cgil denuncia che ''la
qualita' dell'istruzione calabrese soffre perche', purtroppo,
ancora si realizza all'interno di un'edilizia scolastica fra
le peggiori del Paese e i servizi di supporto all'istruzione
sono del tutto manchevoli (trasporti, mense etc). In Calabria
non ci sono Enti Locali e industrie che investono in
istruzione con risorse aggiuntive, eppure la societa'
calabrese ed il fragile sistema produttivo, oppressi
dall'illegalita' e dalla criminalita', possono migliorare,
innanzi tutto, se ci sara' una scuola e una formazione di
qualita'''.
Pertanto, ''la scuola calabrese,
come il sistema scolastico nazionale, richiede un progetto
che escluda qualsiasi decisione basata su calcoli
ragionieristici di compatibilita' macroeconomica del bilancio
dello Stato, considerando erroneamente l'istruzione come un
qualsiasi comune servizio collettivo. Lo Stato deve garantire
a tutti i ragazzi, il diritto all'istruzione che e'
universale, fondamentale, costituzionale, al di la' del luogo
in cui si nasce o si risiede e questo vale soprattutto in una
Regione come la Calabria che vive condizioni di arretratezza
economica, sociale e culturale''.
Ecco perche' la Flc Cgil della Calabria chiede ''il
rispetto dell'intesa sulla conoscenza, che prevede la
sperimentazione di organici pluriennali e funzionali allo
scopo di garantire stabilita' all'organizzazione scolastica e
quindi superare i tagli agli organici a cadenza annuale,
senza alcuna programmazione, come prevede la legge
finanziaria 2008''.
Il Direttivo della Flc Cgil regionale ''impegna
l'organizzazione a sviluppare tutte le azioni di
mobilitazione e di lotta per contrastare il taglio degli
organici proposto e per garantire adeguati, efficienti ed
efficaci servizi ai ragazzi disabili, ai ragazzi immigrati e
a tutti gli studenti che vivono nelle aree a rischio alla
presenza di forti disagi sociali e d'alta densita'
criminale.
Inoltre, occorre dare risposte alle nuove richieste delle
famiglie per superare le forme di precariato del lavoro e dei
servizi appaltati nelle scuole''.
E' su queste problematiche che la Flc Cgil chiede
all'Amministrazione scolastica nazionale, al Consiglio
Regionale della Calabria, all'Ufficio Scolastico regionale e
all'Assessore Regionale alla Pubblica Istruzione e alla
Ricerca ''un fattivo intervento affinche' siano evitati i
pesanti tagli agli organici del personale docente e di porre
la giusta attenzione alle problematiche del sistema
scolastico Calabrese, allo scopo di permettere ai ragazzi,
attraverso la cittadinanza attiva, di costruirsi il loro
futuro e forse anche di cambiare la societa' attraverso una
buona scuola''.