Bologna. Sos, suona la campanella
CHIEDI 197 insegnanti e ne ottieni 37
di FEDERICA GIERI
CHIEDI 197 insegnanti e ne ottieni 37. In pratica una manciata con cui devi aprire classi sufficienti ad accogliere quei duemila studenti in più; devi tappare i buchi nell'organico e devi far fronte alle emergenze. «Stiamo cercando di fare i miracoli con quello che abbiamo», commenta il provveditore Maria Luisa Martinez. E l'Ufficio scolastico provinciale di via Castagnoli non è certo attrezzato per la duplicazione dei professori che saranno distribuiti al termine di un confronto serrato con i presidi e in base ai criteri fissati dalla circolare 61: sicurezza e classi max di 30 alunni. E su questi presupposti, «dobbiamo fare i salti mortali». E SE I PROF non ridono, ma almeno si possono consolare un pochino con le 350 assunzioni a tempo indeterminato (cioè precari stabilizzati) in programma a fine mese (23 alle materne, 154 alle elementari, 85 alle medie, 62 alle superiori e 26 sul sostegno), gli Ata, il personale non docente, addirittura piangono. Oltre a non avere alcun sentore di assunzioni, per il prossimo anno il ministero dell'Istruzione ha autorizzato solo e soltanto 10 posti in più. Neppure le nozze con i fichi secchi.Perse pure le tracce dei 1.000 prof in più promessi dal sottosegretario Rossi Doria un paio di mesi fa per aiutare la ricostruzione («ho una buona notizia, abbiamo destinato agli organici dell'Emilia Romagna mille posti in più che per il ministero valgono 30 milioni di euro»). Mille che, anche per i più ottimisti, non approderanno dalle nostre parti. Per Francesca Ruocco, della Flc-Cgil, «l'organico di fatto è assolutamente sottodimensionato. Ancora una volta siamo penalizzati. È un momento davvero critico». CLIMA incandescente in via Castagnoli, dove, oltretutto, le procedure per le assunzioni dei supplenti-precari sono bloccate. Il tappo è però a Roma, dove il dipartimento della Funzione pubblica (Presidenza del Consiglio) non ha ancora pubblicato il decreto per le utilizzazioni, i docenti di ruolo da utilizzarsi su progetti o per altre mansioni. Non sapendo quindi né quali e quanti posti saranno a disposizione dopo le utilizzazioni né, a cascata, quali e quanti potranno essere coperti dalle immissioni in ruolo, i precari stanno fermi al palo. E così le loro nomine arriveranno non certo entro il 31 agosto, come prevede la norma, bensì a settembre. Con il danno di perdere giorni di stipendio e la continuità del Tfr sulle supplenze lunghe. «Navighiamo a vista ammette Martinez . Speriamo di avere delucidazioni». «È tutto in ritardo rincara Patrizia Prati, della Cisl-Scuola . Oltretutto, per le supplenze non è neppure arrivata la circolare applicativa. La situazione è davvero complessa». QUANTO al calendario delle nomine, l'unica certezza è che le famose assunzioni a tempo indeterminato dei 350 docenti, salvo sorprese, dovrebbero essere in programma per medie e superiori il 29 e il 30 agosto all'ex Provveditorato di via Castagnoli, per materne ed elementari il 30 e il 31 all'istituto agrario Serpieri, in via Pelion