Bologna 2000: Scuola, Flc/Cgil E-R domani al presidio davanti alla Camera dei Deputati
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Domani 15 luglio la FLC/Cgil dell’Emilia Romagna sarà con il coordinamento insegnanti precari per protestare contro i tagli indiscriminati alla scuola pubblica che comportano licenziamenti e compromettono la qualità del sistema scolastico. Gli otto miliardi sottratti alla scuola dalla L.133 hanno aumentato le condizioni di precarietà per i lavoratori ma anche per le istituzioni scolastiche che non hanno più risorse per garantire livelli minimi del servizio.
Le ragioni della protesta sono clamorose e brucianti. Essere precari oggi è il mondo della paura: ogni anno il lavoro si accende e si spegne come una lampadina e a settembre per molti la lampadina non si riaccenderà. Sono persone che hanno contribuito all’educazione e all’istruzione dei nostri bambini e dei nostri giovani, che hanno costruito un loro progetto di vita e che improvvisamente sono schiacciate dalla logica brutale e stracciona del governo. Il precariato non è una materia ordinaria, è una vera e propria emergenza sociale che richiede una priorità di intervento che va ben oltre l’immediato. La scuola rappresenta, inoltre, l’ideale punto di raccordo tra il mondo del lavoro e la possibilità per le nuove generazioni di ricevere una formazione culturale autonoma, critica e consapevole.
La FLC CGIL Emilia Romagna ha appreso con soddisfazione la decisione della Provincia di Bologna di sostenere ad adiuvandum il ricorso al TAR del Lazio contro la circolare delle iscrizioni e sulle dotazioni organiche del personale della scuola.
Ritenendo tale scelta molto importante auspichiamo che altre Province e Comuni della nostra regione sostengano il ricorso in vista dell’udienza del 19 luglio.