Barisera: Rete della conoscenza contro Gelmini-Brunetta-Tremonti
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BARI – “Chiediamo la copertura totale delle borse di studio per gli aventi diritto, l’ampliamento degli idonei, una convenzione sui trasporti per rendere gratuiti gli spostamenti urbani nelle aree universitarie e ridurre del 50% i costi di quelli extraurbani.Abolire il prestito d’onore, incrementare le risorse per le borse part-time di collaborazione, istituire una borsa preventiva per gli studenti all’ultimo anno della scuola superiore”, spiega il coordinatore del Link, Fabrizio Panzarini, questa mattina nell’aula Aldo Moro della facoltà di Giurisprudenza, per l’assemblea generale organizzata dalla Flc Cgil. Alla protesta contro il ddl Gelmini e il ddl Brunetta-Tremonti c’era anche Francesco Sinopoli, della segreteria nazionale Flc Cgil.“La Gelmini ha eliminato le garanzie per studenti e ricercatori, Tremonti ha tagliato i fondi a tutto il comparto della conoscenza e Brunetta sta distruggendo la contrattazione collettiva”, denuncia Edoardo Renna della segreteria provinciale della Flc Cgil. Il sindacato tenta di opporsi ai provvedimenti governativi in via di attuazione, ricordando come “la scuola è stata la prima a subire le conseguenze dell’operato di questo Governo.L’Università per ora, in virtù di una certa autonomia, sta reggendo, ma non ancora per molto” continua Renna. Il “pericolo” più imminente sarebbe quello dei ricercatori.“La decisione di non assumere carichi didattici da parte dei ricercatori non solo ha fatto slittare l’inizio dell’anno accademico ma sta rendendo difficile per alcuni corsi di laurea, la programmazione dell’offerta didattica. Il Governo per giustificare i continui tagli, sciorina i dati Ocse sulle conoscenze e competenze degli studenti italiani, invocando quindi una presunta incapacità dell’attuale sistema di competere con il resto del mondo.Tagli a mo’ di punizione. Gli studenti combattono con le stesse armi e invocano anche loro i dati Ocse, chiedendo, nel documento presentato questa mattina, la richiesta di un piano straordinario di investimenti che porti in tre anni l’investimento in formazione, università e ricerca al sette per cento del PIl e in particolare il finanziamento dell’università da 8.026 a 11.512 dollari per studente, raggiungendo così la media Ocse. Barbara Facchini