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BariSera: Orchestra muta per protesta

La Cgil ha organizzato un finto concerto al conservatorio. "A rischio le Fondazioni"

02/12/2008
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Fiorella Barile

BARI - Una orchestra che non emette alcun suono. Un coro che muove solo le labbra. E' la protesta singolare che questa mattina è stata inscenata dal sindacato della Cgil Puglia all'interno dell'auditorium Nino Rota nel conservatorio "Niccolò Pic_cinni" di Bari.
"Questa è l'orchestra sinfonica e il coro del teatro Pet_ruzzelli. Eseguiranno per voi un concerto inedito" an_nuncia il segretario regionale Slc Cgil Tonino Fuiano. Poi invece cala il silenzio per qualche minuto mentre gli orchestrali si muovno come se stessero realmente suonando. La protesta arriva a seguito dell'annuncio dei tagli che il governo sta facendo al Fus (fondo unico dello spettacolo): 500 milioni di euro in tre anni ovvero dal 2009 al 2011.
"Quando questi tagli alla filiera della cultura, ormai preventivati dal governo, coinvolgeranno la nostra regione - spiega Tonino Fu_iano - tutti i piccoli teatri chiuderanno. Per questo il 10 dicembre andremo tutti a Roma a manifestare accanto alle 14 Fondazioni lirico sinfoniche che si vedranno tagliare fondi indispensabili per la loro programmazione artistica". Con Fuiano alla conferenza stampa c'erano anche Paolo Peluso della Flc (scuola e università) e Pino Gesmundo della Cgil funzione pub_blica. Peluso in particolare punta il dito contro i tagli del governo a scuola e università: "Nessuno parla del problema del precariato. Verranno effettuati tagli a circa 5mila docenti. Verranno licenziati molti dipendenti con contratto a termine e co.co.co."
Poi Peluso solleva il problema dei conservatori italiani: "Non si decide più di investire in formazione musicale. Non si sa se il conservatorio Piccinni rimarrà statale o passerà agli enti locali dato che non si stanziano più risorse". Pino Gesmundo, invece, è preoccupato per i tagli ai cosiddetti 'dipendenti pubblici della cultura'.
"I lavoratori pubblici sono stati assimilati ai nulla facenti - spiega Gesmundo - forse per quello proprio su di noi si sta accanendo la scure del governo. I tagli sui lavori di restauro ammontano a 5 mi_lioni di euro nel 2005, a 3 mi_lioni nel 2008, mentre nel 20_09 il taglio riguarderà il 19% dei fondi erogati. I nostri giovani rischiano in questo modo di non poter più usufruire di monumenti storici che sono patrimoni di tutti. Con la riduzione del Fua (fondo per l'ambiente) che sovvenziona i lavoratori del ministero dei Beni culturali, non sarà più possibile sostenere i sacrifici che già oggi facciamo per tenere aperti e fruibili molti dei monumenti della nostra regione come Castel del Monte che è aperto 10 ore al giorno, o il castello Svevo di Bari che è visitabile 11 ore per 6 giorni". Dopo l'8 dicembre, la Finanziaria approderà in aula. Per questo la Cgil ha organizzato per il 12 dicembre uno scipero generale e una manifestazione che si svolgerà a Bari.


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