Bari: Trenta studenti in un’aula protesta per le classi pollaio
Record allo Scacchi. Sindacato e genitori in campo. Monitoraggio della Provincia dopo il caso del tecnico dove mancano banchi e sedie
di GABRIELLA DE MATTEIS
Il caso più emblematico è quello del liceo scientifico "Scacchi" che quest'anno ha registrato un aumento delle iscrizioni e che anche per questo ha dovuto formare classi che non hanno mai meno di trenta studenti. Tutte le dieci prime sono superaffollate. Classi "pollaio" sono state definite e che purtroppo anche a Bari non sono poi così poche. Se lo "Scacchi" batte gli altri istituti per il numero di aule, occupate ciascuna da trenta studenti, pure altre superiori non sono da meno. Anche all'istituto tecnico "Romanazzi", ad esempio, ci sono classi "pollaio". I presidi scuotano la testa e non si meravigliano. "Si tratta di numeri purtroppo oramai frequenti", dicono.
Alcuni genitori invece protestano. A Mimma Palmisano, rappresentante della Cgil Scuola, sono arrivate alcune segnalazioni dal liceo scientifico "Scacchi". Una madre, ad esempio, ha chiamato lamentando che il figlio fosse stato inserito in una classe troppo numerosa. E il preside Giovanni Magistrale, con l'inizio dell'anno scolastico, ha rivolto un appello agli studenti, agli insegnanti e ai genitori. Una raccomandazione è quella di "controllare che alunni sconsiderati e irresponsabili non gettino dalla finestra sulla strada o nelle palestre scoperte oggetti vari". "È capitato - spiega il dirigente scolastico - che qualche commerciante di corso Cavour si sia lamentato perché dalle aule sono stati buttati piccoli pezzi di gesso o carte". Ecco allora l'invito, necessario perché
spostandosi dalla sede centrale alla succursale, di fatto molto vicina, i professori tardino dieci minuti. E siccome gli addetti alla vigilanza non sono tanti, può capitare che gli studenti, troppi nelle classi, rimangano soli, sia pure per pochi minuti.
E intanto dopo il caso del tecnico "Giulio Cesare", costretto ai doppi turni per la mancanza di banchi e sedie, ieri la Provincia ha avviato un monitoraggio delle richieste giunte dalle scuole. 5860 le sedie necessarie, 5200, invece, i banchi richiesti. E poi ci sono le cattedre e le lavagne. Il "Romanazzi" e il "Panetti" le scuole che hanno chiesto di più. "Per ora ci arrangiamo con i banchi vecchi, che però sono in pessime condizioni" spiegano dai due istituti. E dalla Provincia fanno sapere che cercheranno di evadere le richieste che dovranno comunque essere ridimensionate perché i fondi sono pochi. Lo stanziamento previsto è di 250mila euro.