Bari: Battaglia sul tempo pieno la Flc: negate altre 50 classi
Il sindacato contro l'USR: 100 docenti in meno alla p rimaria
È di nuovo battaglia sulle classi a tempo pieno. La Flc Puglia ha infatti annunciato la volontà di impugnare il provvedimento dell´Ufficio scolastico regionale, che in una riunione con i sindacati ha comunicato la decisione di riservarsi l´utilizzo di 100 risorse professionali, sottraendole alla scuola primaria e indirizzandole in altri ordini di scuola. "In pratica, così vengono negate circa 50 classi - spiega in una nota Paolo Peluso, segretario regionale Flc Cgil - a fronte di una richiesta non evasa di 84 classi complessive". Nonostante i tagli, la risposta delle famiglie pugliesi è stata in controtendenza: negli ultimi due anni, le richieste delle classi a tempo pieno nella scuola primaria hanno registrato un incremento di quasi il 200 per cento. Da qui la protesta della Flc Puglia, che in tre punti esprime la propria contrarietà per la decisione dell´Usr: "Primariamente perché non si chiarisce quali siano le esigenze prioritarie in altri ordini di scuola - sottolinea Peluso - poi si deprime una domanda sociale che porrebbe la regione più vicina agli standard del Nord e s´incentiva la soluzione con il transito verso la scuola privata".
(fulvio di giuseppe) Luigi Dabbicco di Azione universitaria per gli studenti e poi la rappresentanza di docenti e personale tecnico assicurata da Marangelli, Montagnani, Gentile, Jacquet, Totaro e Natile. È la formazione schierata dal senato accademico per riformare lo Statuto dell´Università di Bari. Sette nomi che si affiancheranno a quelli nominati dal consiglio d´amministrazione e al rettore Corrado Petrocelli, per adeguare lo Statuto alla legge Gelmini. La via della partecipazione, scelta dallo stesso rettore che ha preferito un processo democratico senza avocare a sé alcuna decisione, ha lasciato comunque spazio a qualche perplessità da parte di ricercatori e associazioni sindacali studentesche, intimoriti dall´eccessivo peso politico dei professori ordinari. La Commissione lavorerà per 6 mesi, prorogabili per altri tre, al termine dei quali lo Statuto sarà votato dal senato Accademico, previo parere del cda, per poi passare al vaglio del Ministero che dovrà esprimere un parere entro 120 giorni. In caso di sforamento dei nove mesi, il Ministero potrà decidere di commissariare l´organo deputato alla riforma dello Statuto.
(f.d.g.)