Ridondante. Una mistificazione. Uno spot elettorale, tipo il ‘milione di posti di lavoro’ di Silvio Berlusconi. Non piace alla Federazione lavoratori della conoscenza (Cgil) e al suo Coordinamento lavoratori precari il concorso annunciato dal Ministero dell’istruzione. Il bando dovrebbe essere pubblicato lunedì 24 e dovrebbe servire ad assumere a tempo indeterminato quasi 12mila docenti.
Non piace, intanto, perché è ridondante. “I candidati – afferma Tommaso Cibinetto del coordinamento – saranno valutati in base alla conoscenza delle materie e alla capacità didattica, ma si tratterà di persone già abilitate all’insegnamento, magari dalle Ssis, e già inserite nelle graduatorie a esaurimento. Insomma si rimescoleranno semplicemente le carte, un errore che si potrebbe ascrivere all’ignoranza se non fosse che è in corso una campagna mediatica che parla di una nuova era della scuola, fatta di investimenti e assunzioni. E questa è mistificazione”.
Nel 2013 saranno assunti a tempo indeterminato circa 24mila docenti, “più o meno quanti ne sono stati assunti quest’anno – continua Cibinetto –, con la sola differenza che saranno equamente ripartiti tra graduatorie a esaurimento e concorso”. E nemmeno servirà, il concorso, ad abbassare almeno un po’ l’età media dei professori, “visto che quella degli iscritti alle graduatorie non è inferiore a 35 anni”.
Insomma un’operazione che servirebbe a “distogliere l’attenzione dal fatto che non si investe, né in edilizia scolastica, né in sostegno”, ma piuttosto si sprecherebbe denaro pubblico col concorso. “In un contesto di spending review – interviene il segretario generale Flc Fausto Chiarioni – prevediamo che costerà tra i 120 e i 240 milioni, spesi in un’operazione di reclutamento numericamente contenuta: è uno spot elettorale, siamo al milione di posti di lavoro di Silvio Berlusconi”.
Dopo quelle di domani, le iniziative proseguiranno con una serata dedicata al tema (venerdì 21 o sabato 22) e quindi, “se non saremo riusciti a sovvertire questa decisione”, con un presidio davanti alla Prefettura lunedì 24.
Non è però l’unico tema che in questi giorni preoccupa l’Flc. Tiene banco infatti anche l’utilizzo dei docenti esonerati per motivi di salute (e che lavorano al Provveditorato, nelle biblioteche scolastiche, nell’organizzazione di progetti extracurriculari) come amministrativi. “Per loro ci sarà una caduta pesante della retribuzione – concludono Cibinetto e Chiarioni –, perché avranno un nuovo inquadramento e un nuovo profilo professionale. E finiranno per togliere il posto agli amministrativi non assunti a tempo indeterminato, cui non sarà rinnovato il contratto”.
Estense.com