Arezzo: Allarme scuola: taglio di 245 posti
Verso un rientro amaro a settembre. Cgil: «Così è a rischio l'inizio delle lezioni»
Oltre 200 posti a rischio negli istituti scolastici della provincia: «Siamo di fronte a un vero e proprio colpo mortale alla scuola pubblica» commentano i sindacalisti Cgil
di PIERO SCORTECCI POVERA SCUOLA, costretta ad una cura dimagrante, che lascia il segno e fa nascere un fiume di proteste. I colpi di mannaia cadono anche sulle spalle dell'istruzione pubblica, che perde pezzi e personale, creando serie difficoltà ai diversi gradi di insegnamento. Quest'anno saranno 83 i posti in meno dell'area tecnico-amministrativo, ma questo è solo l'inizio. «Così commenta Alessandro Gabbrielli, segretario Flc Cgil si mette a rischio l'inizio e la regolarità del prossimo anno scolastico. In un recente incontro con il Provveditorato è stato comunicato alle organizzazioni sindacali il numero dei posti relativi all'organico di diritto 2011-12 assegnati alla provincia dall'Ufficio scolastico provinciale: gli assistenti amministrativi saranno 289, 19 in meno rispetto allo scorso anno; i collaboratori scolastici 858 (63 in meno)». I precedenti tagli, assicurano i rappresentanti dei docenti, avevano già creato disagi, un significativo aumento dei carichi di lavoro, problemi di sicurezza e un aumento del contenzioso. Il sindacato protesta e teme che molte scuole non potranno aprire i plessi, per questo motivo chiede un intervento deciso in Regione, al ministero e alla direzione regionale. L'ELENCO delle ferite prodotte dal provvedimento di contenimento dei costi è lungo. Per la scuola dell'infanzia sono previsti 509 posti e 24 per il sostegno, 5 in meno rispetto all'organico dello scorso anno, conti alla mano mancheranno 13 sezioni. Non va meglio nella scuola primaria: su 1086 posti previsti ne mancano 75, ma vanno perse anche 2 unità per le attività di sostegno. In totale non avranno più un lavoro 28 docenti e 4 soprannumerari rispetto alla dotazione organica provinciale. Pesante il bilancio nella scuola secondaria di primo grado: su 663 posti, ne vanno in fumo 15, ma non si salvano neppure gli insegnanti di sostegno che dovranno fare a meno di 4 unità. Infine, non va meglio per la scuola secondaria secondo grado: 56 docenti in soprannumero e 63 professori in meno nonostante 100 alunni in più. «Siamo di fronte commenta il segretario della Flc Cgil ad un taglio provinciale complessivo di 245 posti. Un vero e proprio colpo mortale alla scuola pubblica aretina». Lo stesso sindacato lancia un appello agli enti locali, alla Regione e alle forze politiche per un intervento in grado di contrastare lo «smantellamento della scuola e garantire la necessaria qualità del nostro sistema scolastico. «Proponiamo conclude Gabbrielli di aprire un tavolo di monitoraggio delle scuole con Regione, Provincia e Comuni, a seconda delle competenze, sul tema della sicurezza. Partendo dalla situazione edilizia, occorre evidenziare le situazioni di rischio e mettere in atto tutte le iniziative atte a prevenire pericoli di qualsiasi tipo. Chiediamo analoghe iniziative sui finanziamenti, sui programmi orari ed organizzativi, sull'attuazione della riforma della secondaria e sull'applicazione del sistema integrato di istruzione e formazione professionale, al fine di ottimizzare e valorizzare le risorse e le energie che arrivano nelle scuole stesse da più parti».