Alto Adige-Sindacati: bocciata la riforma Moratti
Intanto la Kasslatter-Mur propone di "provincializzare" anche il personale non docente di medie ed elementari Sindacati: bocciata la riforma Moratti Critiche unanimi, mentre sullo sciopero di luned?...
Intanto la Kasslatter-Mur propone di "provincializzare" anche il personale non docente di medie ed elementari
Sindacati: bocciata la riforma Moratti
Critiche unanimi, mentre sullo sciopero di lunedì non c'è accordo
BOLZANO. Apprezzata dalla sovrintendente scolastica Bruna Rauzi e da Forza Italia ("abbiamo dovuto aspettare fino ad ora per smuovere la scuola altoatesina", hanno affermato gli "azzurri" attaccando invece l'assessore alla scuola Luisa Gnecchi), la riforma Moratti viene aspramente criticata dai sindacati.
Ieri Cisl, Uil e Cgil si sono incontrati con i docenti delle scuole italiane. All'ordine del giorno, oltre alla riforma, anche lo sciopero nazionale di lunedì prossimo e il contratto provinciale.
Il dibattito sulla riforma della scuola è stato a senso unico. "Non c'è stato nemmeno un commento positivo, non so con chi ha parlato la sovrintendente", ha affermato Stefano Fidenti della Cgil. "Siamo preoccupati per l'apertura dell'istruzione a logiche di mercato e per lo svuotamento del ruolo della scuola pubblica". I docenti hanno criticato in particolare l'introduzione dell'insegnante prevalente nelle elementari. "Così si mette da parte l'esperienza di team raccolta in tutti questi anni".
Sulla stessa linea anche Sandro Fraternali (Cisl). "La riforma nasce male, perché manca la copertura finanziaria. L'introduzione di inglese ed informatica come materie comporterà un aumento di costi, ma senza fondi il progetto sarà difficilmente attuabile".
Per quanto riguarda lo sciopero di lunedì prossimo (il 24 marzo), i sindacati lasceranno libertà di scelta ai propri iscritti, vista la particolare situazione altoatesina, più rosea di quella nazionale. "Lo sciopero - dichiara Fidenti - si basa su tre pilastri: l'immissione in ruolo del personale precario, il taglio degli organici e la chiusura del contratto nazionale, scaduto ormai da 14 mesi. A Bolzano la situazione è diversa, ma in futuro potremmo essere colpiti anche noi da questi problemi".
Per quanto riguarda il contratto provinciale, bisogna ancora definire il trattamento economico riservato agli insegnanti. "Speriamo di poter ottenere lo stesso trattamento degli altri provinciali".
Intanto, sempre in materia di scuola, si profila un'altra novità. Il personale non docente delle scuole elementari e medie potrebbe infatti passare dai Comuni alla Provincia. Il tema è stato al centro dell'incontro tra l'assessore provinciale Sabina Kasslatter Mur e l'intendente scolastico Peter Höllrigl.
Attualmente i Comuni, in qualità di proprietari degli edifici che ospitano le scuole elementari e medie sono competenti anche per quanto riguarda gli addetti alle pulizie e alla manutenzione e, più in generale, il personale non docente delle scuole. Gli insegnanti sono invece dipendenti provinciali. "È nostra intenzione regolamentare la situazione in modo unitario anche il personale non docente", ha detto l'assessore.
"Per i dipendenti interessati, che sono circa un migliaio, non cambierebbe assolutamente nulla, in quanto il loro rapporto di lavoro continuerebbe ad essere regolato dal contratto intercompartimentale", ha affermato Vincenzo Cappellupo (Cgil). (mi.m.)