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5-6-7 marzo elezioni Rsu settori pubblici e conoscenza: in Emilia Romagna oltre 170.000 lavoratori interessati

Tanti volti nuovi, molte donne e molti giovani nelle liste, sono un segno di grande vitalità della Cgil

03/03/2012
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da Modena 2000

Oltre 170.000 lavoratori dei settori pubblici (ministeri, agenzie fiscali, enti pubblici non economici, regione e autonomie locali, sanità) e della conoscenza (scuola, università, ricerca, Afam ovvero conservatori e accademie) dell’Emilia Romagna sono interessati alle elezioni delle Rsu-rappresentanze sindacali unitarie, che si svolgeranno la prossima settimana nei giorni 5-6-7 marzo e che in tutta Italia coinvolgono più di tre milioni e mezzo di persone. L’importante appuntamento con la democrazia nei luoghi di lavoro è stato presentato questa mattina in conferenza stampa dai segretari generali regionali della Cgil Vincenzo Colla, della Fp-Funzione pubblica Marina Balestrieri, della Flc-Federazione lavoratori della conoscenza Raffaella Morsia.

Nell’insieme del lavoro pubblico gli elettori sono 106.741, circa 2.500 in meno rispetto alle elezioni del 2007, “il che ristabilisce la verità sui numeri e sulla nostra denuncia – ha sottolineato Marina Balestrieri Fp – riguardo ai tagli nei servizi del welfare o in settori fondamentali come la giustizia, mentre la sanità conta qualche centinaio di dipendenti in più grazie ai risultati della forte mobilitazione per la stabilizzazione dei precari. Ma come si rafforza la lotta all’evasione fiscale se calano gli addetti?” I candidati della Fp sono 3.149 nelle 691 liste presentate in tutti i luoghi di lavoro dell’Emilia Romagna: 1.862 sono le donne (60%), e ben 1.685 i candidati per la prima volta, con un ricambio del 54% rispetto alle liste del 2.007.

Nei settori della conoscenza gli elettori in regione sono 64.659, circa 10.000 in meno rispetto alla tornata del 2006, un calo quasi tutto registrato nella scuola e anche qui i dati la dicono lunga sulle sforbiciate che il governo di centro destra ha riservato all’istruzione. I candidati sono 1.678 in 624 sedi, con 1.211 donne (72,17%). La scuola è il settore più corposo, con 57.700 elettori e 1.527 candidati (74,5% donne). “Avremo una lista in ogni posto di lavoro e voglio rimarcare – ha affermato Raffaella Morsia Flc – il rinnovamento di circa il 77% delle candidature, un ricambio altissimo che dimostra una grande disponibilità e voglia di contare dei lavoratori, nella battaglia per dare all’istruzione e alla formazione il riconoscimento che meritano come mezzo straordinario di inclusione sociale”.

Secondo Vincenzo Colla tanti volti nuovi, molte donne e molti giovani nelle liste, sono un segno di grande vitalità della Cgil, che invita tutti i lavoratori a non mancare questo importante appuntamento con la democrazia sindacale per riaffermare la dignità del lavoro in settori strategici del sapere e dello stato sociale. “Ma le elezioni delle Rsu delle due categorie – ha detto il leader Cgil ER – rivestono un valore che va al di là dei settori direttamente interessati e che riguarda il diritto di tutti i lavoratori a scegliere liberamente le proprie rappresentanze, il valore della partecipazione e della possibilità di contrattare le condizioni di lavoro”.


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