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L’accoglienza_della_FLC_Cgil

20/09/2007
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Bozza 20.9

L’accoglienza della FLC Cgil per i neoassunti a tempo indeterminato nella scuola

Cara collega, caro collega,
congratulazioni per la tua immissione in ruolo e tanti auguri di buon lavoro.

In questo spazio mettiamo a disposizione alcuni essenziali suggerimenti per il tuo primo anno “di ruolo”. Li abbiamo scritti con l’intento di informarti con chiarezza affinché non vengano messi in discussione i tuoi diritti.

Le assunzioni in ruolo per il 2007-2008 sono un primo importante risultato della mobilitazione dei precari, di quanti hanno superato le prove concorsuali e della FLC Cgil che, con la campagna “Mai più precari!” , opera per il superamento del precariato nella scuola e in tutti gli altri comparti della conoscenza.

Continueremo ad impegnarci per la stabilizzazione dei lavoratori, per evitare la dispersione di un patrimonio professionale che, in questi anni, ha garantito, con grande senso di responsabilità e forte professionalità, la qualità della scuola.

Ma il nostro impegno è volto anche a migliorare la scuola statale, la sua qualità, le risorse disponibili, l’attenzione verso chi vi opera.

Per continuare bene nel nostro lavoro e nel nostro impegno abbiamo bisogno anche di te. Per questo ti chiediamo, se non l’hai già fatto, l’adesione al nostro sindacato. La Cgil ha ricordato recentemente i suoi primi 100 anni di storia. Fin dalle sue origini i temi del sapere si sono intrecciati strettamente con le lotte per affermare i diritti di chi lavora. E’ ciò che intendiamo fare anche per gli anni che abbiamo davanti. Per farlo meglio abbiamo recentemente costituito la FLC, un sindacato che, primo nel nostro Paese, mette in una casa comune tutti coloro che lavorano nel vasto mondo della conoscenza: dalla scuola, all’università, agli enti di ricerca, all’alta formazione artistica e musicale.

Ti aspettiamo e ancora buon lavoro.

agosto 2007

Enrico Panini
(Segretario generale FLC Cgil)

Il primo anno di lavoro a tempo indeterminato

E’ importante sapere che la principale fonte normativa del rapporto di lavoro pubblico, è il T.U. 165/2001 (ex Dlgs 29/93) che ha stabilito la “ privatizzazione” dei rapporti di lavoro nella pubblica amministrazione. Con il termine “ privatizzazione” si intende che la disciplina del rapporto di lavoro è affidata alla contrattazione tra le parti e non alla legge. Conoscere i contratti collettivi del proprio settore significa conoscere meglio l’ambito generale della propria attività lavorativa. Presso le sedi provinciali della FLC Cgil potrai ricevere tutte le informazioni necessarie. Troverai anche due pubblicazioni: un manualetto dettagliato per i neoassunti a tempo indeterminato nella scuola, “ Il mio primo giorno di ruolo”, e “ Il contratto scuola in breve” nel quale sono riassunte le principali norme contrattuali.

Di seguito alcune brevi note per un primo orientamento.

Il rapporto di lavoro

A partire dal Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) 1994/1997 l’assunzione del personale della scuola avviene con la sottoscrizione di un contratto di lavoro tra l’amministrazione e colui che è stato individuato come avente diritto al posto. Questa regola, introdotta per la prima volta nel 1993 (con il decreto n. 29), ha rappresentato un’importante novità perché ha esteso al pubblico impiego il sistema pattizio vigente nei rapporti di lavoro del settore privato.

L’assunzione può avvenire, a domanda del dipendente, anche su posto part-time, nel senso che al momento dell’assunzione si può optare per un orario ridotto (se non è saturo il contingente provinciale).

La sottoscrizione del contratto

Con la sottoscrizione del contratto scattano per il lavoratore una serie di diritti e di doveri. Nel contratto individuale di lavoro (artt. 23 e 44 Ccnl 2002/05) sono indicati alcuni elementi essenziali costitutivi del rapporto stesso. Sono indicati anche i giorni entro i quali è obbligatorio assumere servizio. La mancata presentazione in servizio, se non giustificata da gravi motivi, come ad esempio la malattia, l’obbligo di assolvere il servizio militare, ecc., comporta la perdita dell’impiego.

La sede di servizio

La sede assegnata nel primo anno di lavoro è provvisoria. La sede definitiva si raggiunge l’anno successivo sulla base delle preferenze espresse nella domanda di trasferimento. La sede verrà attribuita d’ufficio a chi non presenterà tale domanda.

Gli adempimenti di rito

All’atto dell’assunzione è necessario provvedere ad una serie di adempimenti, alcuni obbligatori, altri legati alla situazione personale.

Le domande/documentazioni da presentare sono le seguenti:

  • certificato di idoneità fisica all’impiego

  • dichiarazione dei servizi

  • computo/riunione/riscatto/ricongiunzione dei servizi/periodi ai fini pensionistici

  • riconoscimento dei servizi/periodi ai fini del trattamento di fine rapporto

  • ricostruzione di carriera (inquadramento economico in base ai servizi pre-ruolo)

  • eventuale richiesta di adesione alla previdenza integrativa (fondo ESPERO)

Un altro degli adempimenti necessari è il superamento del periodo di prova/anno di formazione che ha caratteristiche specifiche per i docenti e gli ATA.

Per gli iscritti alla FLC Cgil è disponibile, presso le nostre sedi territoriali, un servizio gratuito di assistenza per la compilazione delle domande e il controllo della documentazione, anche in collaborazione con INCA Cgil.

Il trattamento economico

Il trattamento economico base del personale della scuola è stabilito dal Ccnl che prevede una progressione stipendiale legata all’anzianità di servizio. Il personale neo assunto a tempo indeterminato percepisce lo stipendio del livello iniziale. Al momento della ricostruzione di carriera sarà inquadrato nello scaglione corrispondente all’anzianità di servizio valutabile.

Il Contratto stabilisce anche la misura del salario accessorio per alcune voci a carattere continuativo (retribuzione professionale docente, compenso individuale accessorio per gli ATA, indennità di amministrazione per i DSGA, ecc.), mentre il contratto integrativo di istituto stabilisce i compensi per chi è disponibile a svolgere ore in più rispetto all’orario obbligatorio o assume particolari incarichi o partecipa alle attività deliberate dal consiglio di istituto nell’ambito del Piano dell’offerta formativa (Pof) che ogni scuola si dà.

Il fondo di previdenza complementare Espero

La CGIL è impegnata nella valorizzazione della previdenza obbligatoria e di quella complementare, “due gambe” sulle quali lavoratrici e lavoratori possono procedere verso il loro futuro con passo equilibrato e sicuro.

Espero è il Fondo di previdenza complementare per le lavoratrici ed i lavoratori della scuola, un’opportunità che ad altri settori dell’amministrazione pubblica è ancora preclusa.

Per i nuovi assunti e per i precari la previdenza complementare è praticamente indispensabile, considerato che il loro trattamento pensionistico, dopo la riforma del ’95, dimezzerà la retribuzione percepita. Un’adesione tempestiva accresce la misura del capitale accumulato.

Attualmente, il fondo ha circa 100.000 aderenti. Grazie ai loro versamenti e a quelli del datore di lavoro, Espero si colloca tra i primi sei fondi italiani di previdenza complementare e potrà contrattare le migliori condizioni per remunerare il capitale dei soci.