Visite fiscali: riprende il rimpallo sul loro pagamento
Incostituzionale la norma, voluta dal ministro Brunetta, che aveva messo le visite fiscali a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
La recente sentenza della Corte costituzionale n.207/2010 di cui abbiamo già riferito, non considera più la visita fiscale sui dipendenti assenti per malattia come livello essenziale di assistenza a carico delle Regioni e pertanto non prevede che siano a carico delle Aziende Sanitarie Locali gli oneri per gli accertamenti medico-legali.
L’art. 71 della L.133/08 e le circolari applicative esplicative del ministro Brunetta impongono ai Dirigenti scolastici la richiesta di visita fiscale sugli assenti per malattia sin dal primo giorno.
Dopo la sentenza della Corte costituzionale, come avevamo previsto, vengono richiesti dalle ASL delle varie regioni alle scuole i pagamenti per le visite effettuate e qualche giudice ha anche emesso decreti ingiuntivi di pagamento.
Il Direttore generale dell’USR delle Marche, di fronte ad un decreto ingiuntivo di pagamento, non ha trovato di meglio che “consigliare” ad un dirigente scolastico di pagare con un “anticipo di cassa”(?) per evitare l’eventuale lievitare del costo a seguito di prevedibile procedura attivata dall’Azienda Sanitaria.
Ha segnalato anche che il costo lievitato potrebbe configurare una responsabilità erariale per il Dirigente scolastico stesso.
Ancora una volta i dirigenti scolastici sono stretti in mezzo tra gli obblighi previsti da leggi e la mancanza assoluta di fondi per far fronte a quegli obblighi.
E’ necessario fare chiarezza, invece di minacciare: o si danno alle scuole, già in sofferenza per la mancanza di finanziamenti per il funzionamento amministrativo e didattico, appositi fondi per poter pagare le visite fiscali o viene a cadere tutto il sistema di controllo, voluto dal ministro Brunetta, sui dipendenti pubblici fannulloni che si permettono di assentarsi per malattia .
Roma 23 giugno 2010
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