Esami di stato: oggi il confronto sui compensi

Solo oggi pomeriggio, a esami quasi finiti, quando ormai le scuole dovrebbero liquidare i compensi ai commissari, che hanno fatto gli esami di stato e che quindi non solo hanno fatto il loro lavoro ma hanno sostenuto i costi dei mezzi di trasporto e talvolta anche degli alberghi, il MIUR incontra i sindacati per parlare di compensi. Infatti ancora non esiste nessuna disposizione in merito, con grande disorientamento delle segreterie delle scuole che si trovano sottoposte alla pressione di commissari, soprattutto di quelli esterni, e presidenti ormai in partenza, ma non hanno alcun decreto in mano, nemmeno una nota che riconfermi in via provvisoria i compensi dello scorso anno, o che dia disposizioni per anticipi almeno in base agli stessi.

D’altra parte la trattativa contrattuale prevista dalla legge 1/2007 (Riforma degli esami di stato) e dall’ultimo CCNL è immediatamente abortita per responsabilità della controparte indisponibile a metter a disposizione nuovi fondi, oltre a quelli dello scorso anno, i quali si erano rivelati a malapena sufficienti solo dopo iniezioni ricostituenti fatte con disposizioni successive.

Il confronto di oggi avrà quindi caratteristiche surrogatorie della norma (la quale, come si diceva, prevede una contrattazione tra OO.SS. e Aran e non, come per il passato, un confronto) e quindi difficilmente riuscirà ad affrontare tutti i problemi, primo fra tutti quello economico.

Già questo di per sé non costituisce un problema da poco dal momento che la situazione, vista nel tempo, è la seguente:

Compensi

*I compensi erano in lire, qui si riporta il corrispettivo in euro.

**Dal 2002 al 2006 non erano previsti commissari esterni.

Trasferte

*I compensi erano in lire, qui si riporta il corrispettivo in euro.

**Dal 2002 al 2006 non erano previsti commissari esterni.

*** Dal 2002 al 2006 questi compensi hanno riguardato solo i presidenti.

Altri compensi

*I compensi erano in lire, qui si riporta il corrispettivo in euro.

**Dal 2002 al 2006 non erano previsti commissari esterni.

Il risultato che ne emerge è perciò il seguente:

Differenze 2000-2007 (Lorde complessive)

In altre parole in sette anni, con quest’anno otto, se il Ministero non ci presenterà nuove cifre, la crescita dei compensi è intorno all’8%: 1 punto all’anno, decisamente al disotto di qualsiasi dato dell’inflazione, reale e persino programmata. In alcuni casi, e non sono pochi viste le nuove modalità di individuazione e assegnazione dei commissari per viciniorietà, c’è stato un incremento irrisorio (entro la sede comunale) o addirittura una perdita consistente (fuori sede comunale nel raggio di mezzora di viaggio), tanto più indigesta in quanto arrivata, l’anno scorso come quest’anno a lavoro compiuto.

E’ ora quindi che il Ministero, anzi i Ministeri, MIUR e Finanze, ai quali compete per tempo il decreto congiunto, ripensino questi compensi anche alla luce di nuove responsabilità e impegni, come ad esempio la terza prova che diventa prova nazionale INVALSI.

A ciò si aggiungono numerosi problemi sui criteri per la determinazione di questi compensi. Si citano qui a titolo di esempio:

1) la mancata considerazione dei tempi morti delle coincidenze tra i mezzi pubblici per valutare i tempi di percorrenza che danno diritto alle diverse quote di trasferta;

2) la mancata considerazione allo stesso fine delle trasferte dei tempi trasporti urbani, che diventa drammatica nei grandi comuni come Roma

3) il riadeguamento almeno ai valori del 2000 delle trasferte abbassate

4) la ridefinizione dei parametri di valutazione per gli impegni parziali (commissioni su una sola classe, sostegno ai disabili, classi articolate e plurilingue) che tenga conto degli impegni comuni

5) la fissazione di un minimo per la sovrapposizione di questi parametri.

Tutte queste cose avrebbero dovuto essere affrontate in una sede di contrattazione, che di fatto non si è praticamente attivata per responsabilità della controparte. Su questi argomenti, almeno su quelli relativi alla funzionalità dei pagamenti, i due Ministeri avrebbero dovuto legiferare prima dell’avvio degli esami (era uso, in passato, farlo a fine maggio, non a luglio inoltrato e a esami e lavori ultimati). Che almeno il Ministero sappia quale è la reale dimensione del problema!

Roma, 8 luglio 2008