Presunti "traffici di plutonio dalla Basilicata": i sindacati chiedono chiarezza e trasparenza
Comunicato delle Organizzazioni sindacali dell'ENEA Trisaia
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Riceviamo dalla nostra sede di Matera il seguente comunicato che fa riferimento alle notizie pubblicate su giornali nazionali su presunti traffici di plutonio dalla Basilicata e che interessano alcuni dipendenti ed ex dipendenti dell'ENEA Trisaia.
Roma, 9 ottobre 2007
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Comunicato stampa
In relazione agli articoli comparsi negli ultimi giorni sulla stampa locale e nazionale e alle notizie di radio e televisioni sui presunti ”Traffici di plutonio dalla Basilicata” , al fine di una corretta informazione sui fatti e a tutela dell’immagine e della dignità dei lavoratori dell’impianto ITREC, le OO.SS. aziendali: FLC CGIL, UIL-PA-UR, FALERA, dell’ ENEA Trisaia, e la FILCEM CGIL SOGIN Trisaia, evidenziano che:
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I dipendenti CNEN - ENEA hanno garantito, con grande senso di responsabilità, il corretto svolgimento delle attività afferenti il ciclo del combustibile con competenza e professionalità , nell’ambito dei piani energetici nazionali predisposti dai vari governi che si sono succeduti.
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Tutte le attività svolte nell’Impianto ITREC sono state debitamente autorizzate e controllate dalle autorità preposte.
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Tutto il materiale nucleare in entrata ed in uscita nell’Impianto ITREC è stato regolarmente contabilizzato così come previsto dalle procedure di legge.
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La spedizione in Italia degli 84 elementi di combustibile uranio - torio del reattore ELK-RIVER è avvenuta nell’ambito di accordi Italia – Usa del 1965 e, 20 di questi elementi, sono stati riprocessati negli anni 1975-1978 nell’impianto ITREC al fine di verificare vantaggi e svantaggi del riprocessamento uranio-torio.
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Le collaborazione internazionali sono avvenute in condizioni di assoluta trasparenza attuando progetti concordati a livello intergovernativo.
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Tutte le attività concernenti il materiale nucleare sono state e sono tuttora effettuate sotto il controllo e la vigilanza di Organismi nazionali ed internazionali (DISP/ANPA/APAT, IAEA, EURATOM).
Inoltre, per quanto riguarda la presunta produzione illecita di plutonio, si precisa che:
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Le caratteristiche tecniche e strutturali dell’impianto ITREC non lo rendono in grado di riprocessare elementi di combustibile del ciclo uranio – plutonio, ma esclusivamente del ciclo uranio – torio.
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La trascurabile quantità di plutonio (qualche decina di grammi) che è derivata dal riprocessamento in Trisaia degli elementi del ciclo uranio – torio non è chimicamente separabile dagli altri elementi radioattivi.
Si sottolinea inoltre come il riproporsi periodico di tali argomenti abbia anche una ricaduta negativa sull’economia locale.
Le OO.SS. chiedono:
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All’ENEA ed alla SOGIN di intervenire sull’argomento per tutelare l’immagine dei dipendenti e per apportare un contributo di chiarezza e trasparenza.
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Alla magistratura di fare, in tempi brevi e una volta per tutte, piena chiarezza sulla questione.
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Agli organi di informazione di verificare, anche con i lavoratori coinvolti nelle attività, la veridicità di affermazioni che possono suscitare ingiustificati allarmi e danni economici e morali.
Trisaia, 09/10/2007
FLC CGIL ENEA TRISAIA
FILCEM CGIL SOGIN TRISAIA
UIL-PA-UR ENEA TRISAIA
FALERA ENEA TRISAIA
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