17 ottobre. Giornata mondiale per lo sradicamento della povertà

Nel 2000, tutti i 191 stati membri delle Nazioni Unite dichiararono l’adesione agli Obiettivi del Millennio per lo Sviluppo, promettendo di sradicare la fame e la povertà, promuovere l’educazione universale, la parità di genere, la tutela della maternità e la sostenibilità ambientale. Promisero anche di combattere la mortalità infantile e le malattie. Promisero, infine, di costruire una partnership a livello mondiale per assicurare l’acquisizione di tali obiettivi.

In occasione del 17 ottobre, giornata mondiale per lo sradicamento della povertà, le organizzazioni Global Call to Action, against Poverty e Millenium Campaign stanno organizzando una serie di iniziative di rilievo mondiale per mantenere alta la pressione sui governi perché rispettino gli impegni assunti. Esistono le competenze e le risorse per porre fine alla tragedia quotidiana di 50.000, evitabili, morti, ma occorre che gli Stati intervengano in modo urgente.

Per il 2007, l’iniziativa principale consiste nell’alzarsi in piedi e parlare in modo chiaro e forte - iniziativa che già nel 2006 ha visto il coinvolgimento di più di 23 milioni di persone - con l’obiettivo di rendere ancora più ampio e significativo questo momento di impegno collettivo affinché la povertà, l’ineguaglianza e gli altri obiettivi restino delle priorità nell’agenda politica mondiale.

L’Internazionale dell’Educazione lancia un appello perché le scuole partecipino alla giornata, mobilizzando per i giorni 16 e 17 ottobre il più alto numero di studenti, nella convinzione che essi rappresentano un segmento forte della popolazione mondiale con un potente ruolo da giocare. Si possono organizzare diverse iniziative, suggerite nel sito www.standagainstpoverty.org (in inglese, francese, spagnolo, arabo e portoghese), da cui si possono anche scaricare brochure e logo.

L’invito è anche che tutte le classi prendano parte e cantino il Povertà requiem scaricabile dal sito www.povertyrequiem.org.

Il testo dell’appello in lingua inglese.

Roma, 11 ottobre 2007