Conoscenza News ::::: la newsletter della FLC CGIL
Direttore responsabile Ermanno Detti
Periodico telematico a cura della FLC Cgil
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Anno II n. 2 del 12 gennaio 2006
Editoriale
Notizie
Servizi e Rubriche


Le newsletter della FLC Cgil

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L’archivio delle Newsletter.

Inizia un nuovo anno

Sarà migliore del precedente sul fronte dell’Università?

Per ora a questa domanda non abbiamo molti motivi per rispondere positivamente, tranne per la firma dell’ipotesi di accordo sul Contratto Collettivo di Lavoro del II biennio del personale tecnico e amministrativo. Ma siamo fiduciosi. L’università, in tutte le sue componenti, dai docenti, al personale tecnico e amministrativo, dagli studenti ai precari, chiede con forza un rilancio ed un rinnovamento, chiede di essere valorizzata, chiede di rimanere pubblica, chiede di poter svolgere meglio la sua missione di alta formazione e di ricerca. E’ pronta ad operare per lo sviluppo del paese, ma rivendica il suo ruolo e la sua autonomia.

La FLC ha operato fino ad oggi per questo ed intende continuare a farlo con maggiore intensità, chiarezza e costanza.

Per la FLC questo è l’anno del primo Congresso, quello di fondazione da cui ci aspettiamo tanto. La discussione politica che abbiamo fatto fin qui e che continueremo e i programmi su cui abbiamo lavorato affrontano le problematiche dell’università ed intendono indicarne una soluzione.

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Finanziaria 2006

Anche la Legge Finanziaria del 2006 non investe nell’alta formazione e nella ricerca, malgrado il Governo ed il Ministro Moratti ripetano gli annunci su quanto di bello sia stato fatto in questi anni. E’ di pochi giorni fa che il Ministro ha scritto una lettera a La Repubblica dove rivendicava a sé il merito dei risultati positivi delle università in termini di maggiori iscrizioni, maggior numero di laureati e minor quantità di abbandoni.

Peccato che le cose non stiano proprio così come si può vedere dal nostro sito.

Anche l’aumento delle iscrizioni alle facoltà scientifiche che alcune università stanno cercando di ottenere utilizzando incentivi economici (borse di studio o riduzione delle tasse di iscrizioni) grava sul finanziamento dei singoli atenei che il Ministro si guarda bene dall’aumentare.

Del resto anche la CRUI ha prodotto un comunicato che sottolinea la difficoltà in cui ancora una volta le università pubbliche verranno a trovarsi in quest’anno prima di tutto perché la Finanziaria non prevede di integrare il Fondo di Finanziamento Ordinario con la cifra di circa 200 milioni di euro che sono necessari per l’adeguamento automatico delle retribuzioni dei docenti e per i costi aggiuntivi del contratto collettivo di lavoro del personale tecnico amministrativo.

Passando ai numeri della Legge Finanziaria da poco approvata, possiamo dire che:

  • il FFO è passato da 6.984 a 6.920 milioni di euro;

  • il diritto allo studio da 147 a 177 milioni di euro;

  • i finanziamenti alle università private da 124 a 133 milioni di euro.

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Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro – biennio 2004-2005

Il giorno 10 gennaio 2006, presso l’ARAN, sono state avviate e concluse le trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto Università per il biennio 2004-2005.

Inizia ora la fase delicata dei controlli, da parte del Ministero del Tesoro e della Corte dei conti, propedeutici alla autorizzazione alla firma da parte del Consiglio dei Ministri.

Tale fase non dovrebbe durare più di 60 giorni. Quindi la firma definitiva del Contratto potrebbe avvenire intorno alla metà di marzo.

Le prime valutazioni sulla conclusione della trattativa e sui contenuti del contratto sono contenute nel comu nicato diffuso subito dopo la firma.

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Provvedimenti per le Università nel decreto “milleproroghe”

I concorsi per professore associato ed ordinario si svolgeranno  con le vecchie regole fino all’emanazione del nuovo decreto legislativo e non oltre il 30/6/06 come indicato nel Decreto Legge n.273 del 30 dicembre 2005. E’ stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri lo schema del decreto legislativo concernente il reclutamento dei professori universitari; lo schema è ai pareri del CUN del CNVSU e successivamente dovrà avere i pareri delle Commissioni Istruzione del Senato e della Camera per essere definitivamente approvato dal Consiglio dei Ministri.

Le scarse risorse che la legge finanziaria ha destinato alle Università non consentiranno di espletare molti concorsi, mentre è necessario iniziare una massiccia campagna di reclutamento visto l’enorme numero di precari che lavorano nelle Università e a cui sono ormai delegati compiti di didattica e ricerca.

Sempre nel Decreto Legge n. 273 sono contenuti articoli di interesse per le Università. In particolare: articolo 7 (Università «Carlo Bo» di Urbino); art. 8 (Personale docente e non docente universitario); art. 9 (Programma Socrates); art. 10 (Garanzie di sicurezza nel trattamento dei dati personali); art. 16 (Permanenza in carica del Consiglio nazionale degli studenti universitari) e art. 35 (Procedure di reclutamento docenti universitari).

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Disposizioni della Funzione Pubblica in materia di equipollenza dei titoli di studio per l’ammissione ai concorsi pubblici

Il Dipartimento della Funzione Pubblica il 19 dicembre scorso ha emanato la Direttiva 3/05 e la Circolare n. 4/05  in materia di equipollenza dei titoli di studio per la partecipazione ai concorsi pubblici e per l’accesso mediante la procedure del corso-concorso alla qualifica di dirigente nella amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, e negli enti pubblici non economici.

Con i due provvedimenti viene precisato che le amministrazioni sono chiamate al rispetto dei principi ordinari di valutazione delle equipollenze tra i titoli di studio secondo quanto previsto dalle norme legislative e dai decreti ministeriali che dichiarano l'equipollenza tra titoli di studio prescritti per la partecipazione ai concorsi pubblici (decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394 ed il decreto interministeriale del 5 maggio 2004, concernente l'equiparazione dei diplomi di laurea (DL) secondo il vecchio ordinamento alle nuove classi delle lauree specialistiche (LS), ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici).

In particolare: l'equipollenza fra diplomi di laurea (DL) e lauree specialistiche/magistrali (LS/LM) vale al fine di consentire ai laureati del vecchio ordinamento di partecipare alle selezioni per le quali è espressamente richiesto detto titolo (LS/LM), mentre alle procedure relative a qualifiche e profili professionali per i quali e' richiesto il solo diploma di laurea (DL) possono essere ammessi anche i soggetti muniti della nuova laurea di primo livello (L).

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I precari di Catania continuano la protesta

Ormai da una settimana i precari strutturati dell’università di Catania sono mobilitati per ottenere da un Rettore, che rifiuta addirittura il confronto, il riconoscimento dei loro diritti.

Come FLC siamo solidali con questi lavoratori perché come loro riteniamo che il precariato debba essere espulso dall’università dove la stessa funzione di alta formazione cozza contro questa modalità di lavoro.

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Nelle università si può licenziare?

Dalla notizia sembrerebbe proprio di sì e per di più sulla base di leggi che non si applicano a docenti e ricercatori delle università. La notizia sembra proprio assurda, invece è vera e speriamo proprio che l’averla resa pubblica ed avere indotto alcuni importanti giornali a parlarne possa ottenere che i responsabili del procedimento rivedano le loro posizioni e inizino a rispettare le leggi che valgono per le università.

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AFAM, commissioni per la formazione delle graduatorie ex L.143/2004. Pubblicato il decreto ministeriale

Con apposito decreto, il Ministro ha costituito le commissioni giudicatrici dei titoli artistico-professionali  per la formazione delle graduatorie delle Accademie e dei Conservatori di Musica ai sensi del decreto-legge 7 aprile 2004, n. 97, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 giugno 2004, n. 143, ed in particolare l’articolo 2-bis. Il decreto arriva con notevole ritardo a seguito degli inghippi procedurali che hanno costretto l’Amministrazione a fare ben tre sorteggi per poter comporre le commissioni secondo la normativa vigente. Da notizie acquisite, gli interessati alle graduatorie in questione sono pochi pertanto, i lavori dovrebbero concludersi in tempi brevi.

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Vertenza per l’immissione in ruolo dei precari tecnici e amministrativi dell’AFAM 

Nel mese di dicembre la vertenza precari tecnici e amministrativi del comparto AFAM ha avuto una svolta che speriamo essere risolutiva per la trasformazione in contratto a tempo indeterminato dei circa 900 precari in servizio dal 2000. Il contrasto, la mobilitazione ed infine la proclamazione dello sciopero organizzati da tutte le Organizzazioni Sindacali hanno provocato una reazione favorevole e costretto il Ministro a reperire i fondi necessari per la risoluzione della vertenza. Si trattava di acquisire 270.000 euro a copertura di tutti i posti in organici bloccati dal 1999 e da allora vacanti.

La situazione rimane ancora non definita in quanto il Decreto Legge 250, provvedimento ancora aperto e in discussione al Parlamento, troverà la sua definitiva validazione nel mese di gennaio 2006. La proclamazione dello sciopero, pertanto, rimane ancora in vita in attesa della conclusione dei lavori parlamentari.

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Declaratorie conservatori di musica e istituti musicali pareggiati. La Conferenza dei Direttori rende ufficiale la proposta

La Conferenza dei Direttori dei  Conservatori di Musica ha concluso i lavori di definizione delle declaratorie per l’ambito musicale e presentato gli esiti nel corso del convegno organizzato a dicembre dal Conservatorio di Musica di Milano.

Tale proposta  rappresenta il necessario e qualificato punto di partenza per l’indispensabile fase di dibattito che si deve aprire e concludere in tempi certi all’interno del sistema. Il lavoro formalizzato è importante e autorevole perché conseguente alla ricognizione di tutta la sperimentazione attualmente in corso, esso va inteso però come riferimento da cui partire e, poiché la definizione dei nuovi percorsi formativi è l’essenza della riforma, occorre recuperare quel protagonismo professionale, presente e qualificato all’interno del sistema, quale condizione necessaria a condividere e garantire gli esiti della riforma stessa. 

Occorre aprire una consultazione ampia, come accadde preventivamente al varo della riforma dell’autonomia didattica dell’Università, che consenta di validare e/o correggere il testo proposto. Rimarcare l’importanza della procedura significa, a nostro avviso, tener conto non solo della complessa e delicata fase di trasformazione ma, soprattutto, confermare e valorizzare il principio di autonomia e le competenze assegnate dal DPR 132/03  e dal DPR 212/05 a tutti gli organi di governo delle nostre istituzioni.

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Contratto II^ biennio economico 2004/2005. Rettificata l’ipotesi già siglata il 21 ottobre 2005

Il 9 gennaio 2005, si è tenuto l’incontro presso l’ARAN per rettificare l’ipotesi di accordo relativa al secondo biennio contrattuale 2004/2005, già siglata il 21 ottobre 2005. 

La modifica apportata e unanimemente sottoscritta da tutte le Organizzazioni Sindacali del comparto AFAM, ha riguardato esclusivamente l’art.10 con l’inserimento della precisazione richiesta dagli organi di controllo dopo la delibera del Governo: il corso rivolto a qualificare i responsabili amministrativi nell’area EP1 “ha natura di attività formativa in servizio”. Il testo è stato già inviato alla Corte dei Conti per la registrazione e, dopo la firma definitiva, produrrà gli esiti concordati. Se i tempi tecnici per la registrazione e la definitiva sottoscrizione saranno rispettati, è credibile prevedere che con lo stipendio di marzo saranno liquidati sia gli arretrati che gli stipendi aggiornati. 

Ma il nostro lavoro continua poiché, come prevede l’accordo, entro trenta giorni dalla firma, sarà avviata apposita sequenza contrattuale per la definizione dell’orario del personale docente.

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Il Governo premia con decreto gli amici fedeli

"Il Governo vara a fine anno l’ennesimo decreto legge non ancora pubblicato con il quale, in base al testo conosciuto, continua nel sistematico smantellamento dell’apparato pubblico nell’asservimento alla politica della dirigenza pubblica e della pubblica amministrazione, nello smantellamento della contrattazione del pubblico impiego - è quanto affermano in una dichiarazione congiunta Michele Gentile, Nino Sorgi e Antonio Foccillo-.

Con gravi ed inaccettabili norme il Governo interviene pesantemente su alcuni punti “strategici” con il solo scopo di premiare i fedeli o dare nuove prebende agli amici. Così si giustificano norme che permettono ad alcuni dirigenti generali di rimanere in servizio fino ai 70 anni, aumentando da un lato la spesa ed impedendo il rinnovamento dei dirigenti pubblici.
Così si giustificano le norme con le quali si introduce, per la prima volta ed a fine legislatura la durata minima dei contratti dei dirigenti esterni. Si rende anche in tal modo più evidente la discriminazione politica operata con lo spoils system contro i dirigenti generali allontanati dopo un anno, e, soprattutto il Governo si appresta a rinnovare per almeno 3 anni incarichi già attribuiti a dirigenti scelti dall’esterno. Per adesso è stata bloccata la scandalosa intenzione di far diventare dirigenti pubblici i capi delle segreterie di Ministri e Sottosegretari. Ma non vi è certezza che nel dibattito parlamentare questa norma non venga introdotta.

Contro la contrattazione il Governo non esita per decreto legge a far tornare “all’antica” legge il rapporto di lavoro dei dirigenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri che rischia di trasformarsi in un avamposto per operazioni di più vasta portata con le quali si “premiano” richieste clientelari privando quei dirigenti del sistema di garanzie e di certezze previsto dai contratti collettivi di lavoro che, non a caso, lo stesso Governo tarda a rinnovare.
I ruoli della Presidenza del Consiglio aumentano di circa 700 unità, mentre più volte il Presidente del Consiglio aveva esternato la sua volontà di ridurne la consistenza. Cosa c’entri, a parte” la coerenza”, questa norma con il requisito dell’urgenza che dovrebbe caratterizzare i decreti legge è cosa da scoprire.

Una serie di ulteriori concessioni clientelari e di appesantimenti burocratici oltre ogni limite di tempo caratterizza il decreto: come ad esempio l’incredibile rafforzamento del Comitato per la semplificazione appena costituito per legge o l’istituzione del Comitato e della segreteria con dipendenti ad hoc per l’”attuazione del programma” a fine legislatura, mentre il Presidente del Consiglio afferma che il Programma è stato tutto attuato.
Anche in conclusione questo Governo si caratterizza per voler asservire la Amministrazione Pubblica e farne strumento di clientela e di subordinazione ad interessi particolari.

CGIL, CISL e UIL si batteranno perchè questo decreto venga profondamente modificato anche nel corso del dibattito parlamentare - concludono i sindacalisti".

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Appuntamenti

Contro gli attacchi alla Legge 194 all'autodeterminazione delle donne e alla laicità dello Stato.

Manifestazione nazionale a Milano il 14 Gennaio

 

Roma 18 gennaio 2006, Università degli Studi “Roma Tre”
Facoltà di Lettere e filosofia – aula 15.

L’Università pubblica
Risorsa per il futuro dell’Italia

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Brevissime

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