Finalmente l’hanno approvata. La legge finanziaria dopo un iter faticosissimo, tra voti di fiducia, minacce, litigi, tra una maggioranza sfaldata e un’opposizione comica, è giunta in dirittura d’arrivo proprio oggi. Col suo carico di delusioni per i settori della conoscenza, ma anche con qualche novità positiva.

In questa situazione politica si sapeva che non sarebbe stata una finanziaria facile, ma dopo la stretta dello scorso anno e gli impegni sottoscritti da Governo e sindacati a giugno con l'Intesa sulla conoscenza, meritavamo qualcosa di meglio. Il sindacato ha fatto la sua parte con i suoi strumenti: scioperi, manifestazioni di piazza, audizioni, presentazione di emendamenti. Le posizioni della FLC sono state ampiamente rese note sulla nostra stampa e soprattutto sul nostro sito che ha seguito passo dopo passo il percorso della legge di bilancio.

Il giudizio complessivo è negativo.
La maggioranza non ha voluto (o non ha potuto) dare un segnale forte e chiaro a quella parte di paese che di più ha pagato il prezzo delle politiche del centro-destra: il lavoro dipendente, i settori pubblici e tra questi la scuola, l’università, la ricerca, la formazione artistica e musicale. I settori, tra l’altro, che, secondo alcune indagini, hanno in maggioranza sostenuto e votato il centro-sinistra. Ma, soprattutto, i settori nei quali gli altri paesi investono.
Mancano le risorse per il secondo biennio economico dei contratti, manca una visione del futuro della conoscenza. L'anno scorso abbiamo parlato di una finanziaria senza anima, perché non sceglieva di investire sulla conoscenza, ora ci è chiaro che la conoscenza non rappresenta che un tema fra i tanti, e neanche il più importante, considerato che una lettura attenta del testo complessivo dei tre maxi emendamenti rivela che ci si è rivolti a tantissimi interessi. La conoscenza è un diritto ma rimane senza risposte.

Ma cosa succederà nei diversi settori della conoscenza? Abbiamo predisposto delle schede ad hoc per approfondire gli effetti della legge finanziaria.

Vogliamo concludere però con qualche nota positiva che pure c’è grazie all'iniziativa sindacale.
Crescono le assunzioni di personale Ata nella scuola. Di poco, ma è un buon segno. Si apre - dopo anni bui - uno spiraglio nella vicenda degli Ata ex Enti locali. C'é un incremento degli assegni per il dottorato. Si stanziano fondi per l’edilizia scolastica. C’è una maggiore attenzione verso la ricerca di base e la tutela dell’ambiente.

Ci fosse stato più coraggio e una maggioranza più coesa forse si sarebbe fatto di più e il Paese ne avrebbe tratto vantaggio.

Torna su

Con questa newsletter chiudiamo il 2007.
“Conoscenzanews” nelle sue diverse edizioni
tornerà ai suoi lettori a gennaio.

Da tutta la redazione i migliori auguri di buone feste
e di un anno nuovo fantastico per tutti.

Torna su