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Anno I n. 8 del 14 ottobre 2005
 
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Speciale

15° Congresso CGIL

L'istruzione non è una merce, ma un diritto

15 ottobre, giornata europea di mobilitazione
MANIFESTAZIONE NAZIONALE
ROMA piazza della Repubblica - ore 15

Appello Manifestazione 15 ottobre 2005

 

Riprogettare l'Italia

Il XV Congresso della Cgil si apre su uno scenario di politica nazionale e internazionale complicato e difficile.

Le devastazioni in campo economico e sociale, prodotte dal governo di centro-destra, l'attacco ai diritti del lavoro e alle garanzie costituzionali dello Stato, la partecipazione all'azione di guerra in Iraq sono tra i temi al centro delle nostre riflessioni.

Riprogettare, dunque, un paese oggi più disgregato, insicuro, diseguale, più povero e in crisi di credibilità internazionale è il contributo che vogliamo offrire al paese.

Il primo impegno è ridare la centralità perduta al valore del lavoro, oggi mortificata dall'aumento della precarietà, aggravata soprattutto dalla legge 30/03, e da un attacco esplicito ai diritti, visti come vincolo da abbattere. Ma vogliamo anche riaffermare il valore della pace e della giustizia nel mondo che si realizza solo con il dialogo e la convivenza fra culture.

L'orizzonte di sviluppo dentro cui vogliamo inscrivere il progetto per il nostro Paese è poi quello della società della conoscenza, dove il valore dei beni comuni, di cui la conoscenza è parte essenziale, assume un ruolo centrale.

Scuola, università e ricerca costituiscono dunque i tasselli fondamentali su cui vogliamo costruire una nuova idea di società e diritti, a partire dal nostro Programma per la conoscenza che il Congresso della FLC metterà al centro della sua riflessione.

Sul sito www.flcgil.it sono pubblicati tutti i documenti congressuali e le procedure per la convocazione e lo svolgimento dei congressi, la proposta di Statuto della FLC Cgil.

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La conoscenza al centro della strategia della Cgil

I saperi nell'insieme dei documenti congressuali della CGIL sono contemporaneamente uno dei valori di riferimento e il motore del cambiamento. La presenza pervasiva del tema della conoscenza ne rivela la funzione di condizione necessaria al progetto politico della CGIL.

Se i problemi connessi alla riforma dei sistemi formativi e della ricerca mantengono una loro specificità di trattazione e di collocazione, la proposta complessiva pone al centro della strategia della CGIL la conoscenza come risorsa fondamentale per la democrazia e lo sviluppo.

Le parti della premessa e delle tesi che richiamano il tema della conoscenza sono tante, dall'analisi della crisi alla proposta di un nuovo modello di sviluppo, dalle politiche del lavoro a quelle del welfare, oltre, ovviamente, i temi specifici della riforma della scuola, dell'università e della ricerca.

La nascita della Federazione dei Lavoratori della Conoscenza, che attraverso il congresso troverà pieno compimento, delinea assetti organizzativi coerenti con l'esigenza di potenziare la capacità di intervento della CGIL sui temi della conoscenza a livello sia confederale che di categoria. Il percorso già avviato dalla CGIL e dalla FLC per il programma per la conoscenza trova oggi pieno riconoscimento.

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La conoscenza bene comune

"La conoscenza, bene comune per la pace, la democrazia e lo sviluppo sostenibile" è il titolo del documento congressuale della Flc Cgil. Un titolo che è tutto un programma.

Il possesso di conoscenze e l'accesso al sapere sono elementi fondamentali per coniugare progresso economico e coesione sociale. Questo vale in generale, non solo per l'Italia, per mantenere e rilanciare il modello sociale europeo.

In una società in cui l'accesso al sapere, la qualità e la quantità della conoscenza sono la condizione per l'esercizio attivo dei diritti di cittadinanza, individuali e collettivi, la conoscenza è un valore in sé, un bene comune. La produzione della conoscenza non può essere paragonata a quella di una merce e non può soggiacere alle dinamiche del mercato. Netta l'opposizione della FLC a qualsiasi processo di mercificazione e privatizzazione della conoscenza. Forte di queste convinzioni la Flc Cgil vive questa stagione congressuale con un grande slancio programmatico, come emerge chiaramente dal documento.

Centrali gli obiettivi di unificare la rappresentanza e la titolarità contrattuale di tutti coloro che lavorano nel campo della conoscenza, respingendo ogni tentativo di separare il personale attraverso distinti contratti di lavoro, e di estendere la contrattualizzazione a tutti i settori e i luoghi di lavoro, pur salvaguardando le diverse specificità. Rilanciato il ruolo delle Rsu.

Particolare sarà lo sforzo organizzativo della FLC in questo che sarà anche il suo congresso costitutivo.

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Un congresso unitario e programmatico

Il documento congressuale della Cgil rappresenta un evento nell'evento (il Congresso). Si tratta infatti di una elaborazione unitaria (negli ultimi congressi si discuteva su documenti contrapposti) che si misura con la grave crisi che attraversa il Paese e delinea il nostro progetto "per la sua rinascita civile e morale, partendo dalla centralità del valore del lavoro, in alternativa alla centralità del mercato". Il testo è costituito da un preambolo e da 10 tesi. Si affrontano i temi della globalizzazione e dell'Europa, della difesa della Costituzione, dell'occupazione, dell'immigrazione, dello stato sociale, delle politiche contrattuali, della partecipazione e della democrazia, della struttura organizzativa; nel testo è delineato, poi, il progetto della Cgil. I temi della conoscenza, di un diverso sistema formativo, del valore della scuola pubblica, dell'università e della ricerca occupano uno spazio rilevante dentro l'elaborazione complessiva. Il dibattito congressuale non potrà non far risaltare il valore delle scelte unitarie che potranno consentire alla nostra Organizzazione di giocare un ruolo importante "nell'arena della politica".

Su due punti specifici (politiche contrattuali e democrazia) esistono tesi alternative. Sul tema della democrazia uno specifico emendamento, frutto di un lavoro che ha coinvolto tutta la segreteria nazionale della FLC, verrà presentato e votato nelle assemblee quale contributo specifico della categoria al dibattito. Certezza del voto sulle piattaforme e sugli accordi, voto certificato, ruolo delle Rsu anche per la convocazione del referendum sono alcuni punti centrali della proposta. Proponiamo anche un emendamento sul tema della dispersione e un ordine del giorno sul precariato. Nei Congressi avranno naturalmente spazio i temi di categoria sulla base di un documento politico che contiene, tra l'altro, le opzioni  programmatiche della FLC. Trattandosi, per noi, del 1° Congresso sarà oggetto della discussione anche la proposta di statuto che definisce i principi, le regole e il modello organizzativo del nuovo Sindacato.

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Da ottobre a marzo. Il percorso congressuale

Dall'1° al 4 marzo 2006 si celebrerà il XV Congresso Nazionale della CGIL.

Il percorso congressuale inizia con le assemblee di base, che dovranno svolgersi tutte entro il 10 dicembre 2005. Una fase importante e per questo molto ampia, per favorire la partecipazione e il coinvolgimento degli iscritti, ma anche di tutte le lavoratrici e i lavoratori interessati ai temi in discussione.

Successivamente, entro il 4 febbraio, si terranno i congressi provinciali e quelli regionali, di categoria e confederali. Nei congressi si eleggeranno i delegati alle istanze successive e saranno votati i documenti e i futuri organismi dirigenti.

Il congresso rappresenterà anche l'occasione per un forte rinnovamento del gruppo dirigente e per una ulteriore valorizzazione del ruolo delle RSU. Abbiamo previsto, infatti, che almeno il 40% dei componenti i direttivi provinciali siano nostri iscritti eletti nelle RSU.

Il 1° congresso nazionale della FLC si aprirà a Trieste il 15 febbraio 2006 e proseguirà a Portorose (Slovenia) fino al 18. Una scelta non casuale che sottolinea la dimensione profondamente europea della nostra Federazione e del suo congresso fondativo.

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