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Edizione Scuola
Direttore responsabile Ermanno Detti
Periodico telematico a cura della Federazione Lavoratori della Conoscenza Cgil
Via Leopoldo Serra, 31 - 00153 Roma - Tel. 06.585480, fax 06.58548434
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Anno V n. 3 del 23 gennaio 2009 |
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Editoriale |
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Estendere i diritti, adeguare le retribuzioni, tutelare il lavoro |
Questo è l'impegno della CGIL e della FLC, questi gli obiettivi che ci guidano in una stagione non facile ma che intendiamo mantenere con forza e insieme ai tanti lavoratori che ci stanno dando il loro consenso.
Una stagione non facile, per una crisi economica con pochi precedenti ma, anche, per l'inadeguatezza delle risposte che a questa crisi si contrappongono.
A rinnovi contrattuali, con i quali si sottoscrive una riduzione del potere d'acquisto dei salari, si alternano provvedimenti umilianti per la dignità delle persone, elemosine piuttosto che reale sostegno a chi questa crisi sta pagando, senza averne colpe.
Il 22 gennaio è stato sottoscritto, senza la firma del più grande sindacato italiano, un accordo che modifica il sistema contrattuale. Quindi un'intesa di parte, sulle regole del gioco, che però vale per tutti. Un'idea di democrazia molto diversa dalla nostra.
Anche per il contratto del 2° biennio scuola, un'altra firma separata: per i lavoratori meno soldi in busta paga del precedente contratto e meno soldi alle scuole.
La FLC, correttamente, ha inteso dare la parola ai lavoratori, avviando un'ampia e capillare consultazione referendaria. Per questo avevamo chiesto di sospendere la firma.
Meno soldi alla scuola significa, anche, emanare regolamenti attuativi di una legge che ha un solo obiettivo, tagliare risorse per l'istruzione pubblica e scommettere sull'ignoranza.
A settembre, per questo motivo, ci saranno oltre 30.000 licenziamenti: lavoratori precari che non avranno più un impiego e uno stipendio.
Questo è lo scenario che abbiamo di fronte a noi. Queste, anche, le ragioni della nostra opposizione a questi provvedimenti, a contratti che equivalgono ad un piatto di lenticchie.
Dopo la grande e coinvolgente manifestazione del 30 ottobre 2008, continuiamo a batterci per una scuola migliore, per dare più dignità al lavoro.
La nostra mobilitazione, insieme ai lavoratori, ai genitori, agli studenti, prosegue nei luoghi di lavoro, nelle piazze ma, anche, in sede giudiziaria.
Ci attende una stagione non facile, la FLC non si tira indietro.
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Contratto scuola 2008/2009: lavoratori al voto e firma separata |
Mentre sono ancora in corso le assemblee informative e di consultazione dei lavoratori della scuola indette dalla FLC, il 23 gennaio CISL Scuola, UIL Scuola, Snals e Gilda hanno firmato all'Aran il contratto 2008/2009. Un'altra firma separata, dunque, dopo quella sulla riforma degli assetti contrattuali.
Quando affermiamo che per noi è inaccettabile firmare un contratto che mortifica i lavoratori della scuola con aumenti irrisori intendiamo dire una cosa molto semplice. Vediamo perché.
L'Istat ha comunicato che il tasso di inflazione si è attestato nel solo 2008 al 3,3%. Gli aumenti a regime, previsti nel contratto 2008/2009, rappresentano il 3,2% nel biennio. Questo significa che gli aumenti attribuiti sono già adesso in "perdita" rispetto all'aumento dei prezzi al consumo.
Si può pensare di affrontare una crisi che fa sentire i propri morsi sulla pelle dei lavoratori con simili aumenti?
La FLC, senza fare demagogia, pensa di no. Rispetto ad un contratto che valutiamo sbagliato, anche sotto altri aspetti, abbiamo ritenuto necessario il ricorso al giudizio dei lavoratori attraverso la consultazione referendaria, avviata dal 13 gennaio. In questa iniziativa abbiamo chiesto agli altri sindacati di unirsi a noi, rimanendo inascoltati.
A votare NO a questo contratto chiamiamo tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici della scuola, a tempo indeterminato e determinato, iscritti o non iscritti al nostro sindacato. Una grande prova di partecipazione che andrà avanti fino al 16 febbraio (Informazioni presso la nostra sede più vicina o tramite e-mail).
Sul nostro sito gli approfondimenti, le schede sugli aspetti economici e su contratto e contrattazione, le informazioni e i materiali per il voto.
E, ancora, un sondaggio on line: vota!
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Schemi di regolamenti ed iscrizioni: governo e ministero calano la maschera |
Per gli schemi dei regolamenti, applicativi dell'art. 64 della legge 133, relativi alla riorganizzazione della rete scolastica e alla revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, è ancora in corso l'iter per la loro approvazione definitiva.
Manca, infatti, oltre al parere del Consiglio di Stato, quello della Conferenza Unificata Stato-Regioni, che proprio ieri aveva all'o.d.g. della sua seduta l'esame dei due provvedimenti, ma che, proprio per valutare al meglio conseguenze e ricadute delle norme sul territorio, ha rinviato ad una seduta straordinaria della Conferenza Unificata (fissata per il 28 gennaio p.v.) l'esame necessario per il parere.
Con gli schemi di regolamento, approvati in consiglio dei ministri, il governo ha smentito sé stesso rispetto a quanto presentato e sottoscritto dal Sottosegretario Letta nell'incontro con le Organizzazioni sindacali dello scorso 11 dicembre, dimostrando che le norme del governo sulla scuola hanno il solo obiettivo di destrutturate l'intero sistema pubblico di istruzione con tagli alle risorse e azzeramento di modelli didattici ed organizzativi nella scuola dell'infanzia e primaria: modelli di assoluta qualità (certificata internazionalmente); ma attaccando duramente anche la scuola secondaria nonché l'autonomia delle scuole.
Il Miur, inoltre, con la nota arroganza e nonostante i regolamenti non siano definitivi, ha deciso di trasporli interamente nella circolare sulle iscrizioni per il 2009/2010, della quale abbiamo dato il nostro giudizio sia nel metodo che nel merito, informando le scuole di quanto sta facendo il ministro contro la loro autonomia e contro i diritti di genitori e studenti ad avere una scuola di qualità.
E gli effetti si vedranno in modo pesante anche sugli organici del personale ed in particolare sui precari.
La FLC Cgil, nonostante i silenzi o le tardive prese di posizioni di alcune organizzazioni sindacali, che, quelle sì, somigliano molto ad un bluff - dal momento che fino ad oggi hanno condiviso gran parte del disegno del governo contro la scuola pubblica ed il suo personale - ha deciso di impugnare davanti al TAR del Lazio la circolare sulle iscrizioni. Questo per tutelare e valorizzare la buona scuola pubblica che abbiamo e che non consideriamo, come il ministro Tremonti, un lusso ma un diritto! Delle bambine e dei bambini.
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Valutazione degli alunni: confusione, pressappochismo, incompetenza, regressione pedagogica |
La legge 169/2008 e lo schema di regolamento attuativo sulla valutazione riportano in auge il voto numerico in pagella e il voto di condotta. Il primo è un obbrobrio pedagogico che l'articolo 1 dello stesso regolamento smentisce quando dice che la valutazione è formativa, di processo, orientata al successo: sono esattamente le ragioni che nel 1977 portarono al superamento del voto numerico.
La conseguenza della legge citata, inoltre, è che nella scuola media per essere promossi i ragazzi devono avere in ciascuna disciplina il voto di 6: una vera e propria istigazione a mentire sulle schede, altrimenti con un 5 si boccia. Per non parlare del fatto che la legge impone la votazione numerica anche per la certificazione delle competenze, che, come ha fatto notare il CNPI, si esprime in livelli, sicché l'Italia sarebbe l'unico Paese ad usare i voti per certificare le competenze. Poi con un 5 in condotta il ragazzo viene bocciato. Il Ministero si deve essere spaventato di quello che ha scritto nella legge; infatti nel Decreto Ministeriale applicativo si precisa che si mette 5 in condotta solo se un ragazzo è stato sospeso per più di 15 giorni, se si mette nella valutazione finale e sempre che il Consiglio di classe non voglia decidere diversamente. Non era meglio lasciare fare alle scuole autonome?
Ultim'ora. Educazione Fisica: il voto fa media. Lo chiarisce la circolare del Miur sulla valutazione.
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Le scuole tra debiti, molestie burocratiche e tagli ai finanziamenti |
Nell'incontro al Ministero del 23 gennaio, da noi lungamente sollecitato, sono state finalmente affrontate alcune delle questioni più pressanti per il funzionamento amministrativo e contabile delle scuole.
La FLC Cgil ha ribadito ancora una volta l'esigenza di:
- rendere più veloce e trasparente l'erogazione dei finanziamenti;
- intervenire sui debiti pregressi;
- trasferire tutte le spese per stipendi al Ministero del Tesoro;
- garantire il pasto al personale docente e collaboratore scolastico impegnato durante la mensa scolastica;
- semplificare tutti gli adempimenti attraverso procedure chiare e funzionali al fine di eliminare "le molestie burocratiche".
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Istruzione degli adulti: 28 febbraio una scadenza per le iscrizioni inaccettabile. |
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Indennità di disoccupazione: la domanda con "requisiti ridotti" per il 2008 scade il 31 marzo. |
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CoCoCO ex LSU: dopo la proroga dei contratti si attende la convocazione per le procedure di stabilizzazione. |
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Ricostruzioni carriera: dopo le nostre sollecitazioni attivate le funzioni anche per gli assunti dal 2006. |
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Personale in pensione: da gennaio la liquidazione degli arretrati e della pensione ricalcolata per i cessati nel 2006 e nel 2007. |
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Internet. Il portale della FLC mette a disposizione un estratto dei suoi contenuti con il sistema RSS. Leggi come fare. |
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