Con gli ultimi atti del Ministero per la Pubblica Amministrazione e innovazione e del Ministero dell'Istruzione la gestione del conflitto nella vicenda elezioni RSU viene scaricata sulle scuole.
La FLC Cgil ritiene intollerabile essere costretta a procedere nel contenzioso scuola per scuola. Ci si troverebbe di fronte le Istituzioni scolastiche che non hanno nessuna responsabilità rispetto alla situazione determinata da quegli atti.

La FLC Cgil, per rispetto verso il ruolo delle RSU e delle regole democratiche che ne sovrintendono l'elezione, ritiene pertanto che la consultazione elettorale non si possa più svolgere in una situazione in cui non ci sarebbero più regole certe mentre la stessa esigibilità delle elezioni sarebbe pregiudicata e avverrebbe a geometria variabile.

La FLC Cgil conferma, comunque, l'intenzione di impugnare in sede giudiziaria quanto previsto nel Dlgs 150/09 e nelle note dei due Ministeri facendo seguito alla diffida notificata il 4 novembre scorso.

In un articolato documento, approvato dal Comitato Direttivo Nazionale il 17 novembre scorso, vengono illustrate le motivazioni di questa scelta e tutte le argomentazioni a sostegno della nostra iniziativa.
Ribadiamo con forza lo sdegno per lo scippo di un diritto democratico perpetrato ai danni dei lavoratori della scuola e confermiamo il nostro impegno per impedire che dopo questo primo atto autoritario si vada alla modifica delle regole sulla rappresentanza e alla sostanziale abolizione delle rappresentanze sindacali democraticamente elette in ogni luogo di lavoro.

Anche questo sarà uno dei motivi dello sciopero di tutti i comparti della conoscenza indetto per l'11 dicembre 2009.

Avere presentato le liste in oltre l'80% delle scuole con circa 25mila candidati, pur in una situazione così complicata, è motivo di orgoglio per il nostro sindacato e un chiaro segnale dell'interesse dei lavoratori verso le RSU. A tutti coloro che hanno permesso il raggiungimento di questo importante risultato va il ringraziamento di tutta l'organizzazione.

Affinché questo patrimonio non vada disperso le strutture della FLC convocheranno nei giorni 1, 2 e 3 dicembre assemblee nelle scuole con le RSU in carica e con le migliaia di lavoratrici e lavoratori che hanno dato la disponibilità a candidarsi per le elezioni negate.

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I regolamenti per il riordino della scuola superiore, i percorsi professionali del personale, la questione degli organici: sono stati questi gli impegnativi argomenti discussi tra Miur e sindacati di categoria il 18 novembre.

Il Miur assicura che entro gennaio l'iter del riordino della scuola superiore sarà concluso e il nuovo sistema potrà avviarsi a partire dal prossimo anno scolastico. La FLC ha ribadito che la decorrenza della riforma deve slittare di un anno perché non ci sono le condizioni di una sua attuazione, se non a scapito degli alunni.

Sulla valorizzazione professionale non ci sono novità rispetto all'incontro dell'11 novembre. Il Miur sostiene che saranno utilizzati i risparmi provenienti dai tagli. La FLC ritiene che queste risorse siano insufficienti e potrebbero applicarsi a circa il 10% del personale; dunque, sono necessarie risorse aggiuntive a quelle contrattuali.

Sulla situazione degli organici, il Miur sta valutando insieme al Mef un piano di pensionamenti per favorire le immissioni in ruolo.

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Il 31 ottobre scorso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo 150/09 di attuazione della legge 15/09 di riforma della Pubblica Amministrazione.

Per guidare e aiutare nella lettura della legge e del decreto, nei giorni scorsi abbiamo pubblicato sul nostro sito una tabella riepilogativa e una scheda di approfondimento con i nostri commenti.

I temi affrontati sono:

1. La legge 15/2009.
2. Il decreto legislativo 150/2009.
3. La valutazione; i premi e le progressioni economiche e di carriera; trasparenza e rendicontanzione della performance.
4. La contrattazione collettiva nazionale, la contrattazione integrativa e le RSU; Aran, comparti, procedure e tempistica.
5. Le sanzioni disciplinari, gli inidonei; mobilità intercompartimentale e procedure concorsuali.
6. La dirigenza.

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Non c'è giorno in cui le scuole non si trovino a dover affrontare tante difficoltà nell'organizzazione delle attività didattiche, a seguito dei tagli agli organici, dei nuovi ordinamenti nelle scuole del primo ciclo e della carenza di risorse.

A fronte di una così grande riduzione delle risorse professionali assegnate alle scuole, il MIUR non ha fatto un'analisi né una valutazione sulle conseguenze dei tagli e sulle misure necessarie per garantire l'ordinario funzionamento delle attività.

Abbiamo predisposto una scheda di approfondimento che prende in esame le situazioni di disagio più frequenti e pesanti, e fornisce alcune indicazioni sul versante organizzativo e dell'iniziativa interna ed esterna alle scuole. Ecco i capitoli di quello che possiamo definire un piccolo manuale di sopravvivenza:

1. Funzionamento dei piccoli plessi, delle scuole con molte sedi, delle scuole con servizio pomeridiano.
2. La sostituzione dei colleghi assenti (supplenze).
3. Riduzione dell'unità oraria di lezione.
4. Ora alternativa alla religione cattolica.
5. Piano delle attività e piano dei servizi Ata.

Scarica la scheda in formato pdf.

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Una circolare che richiama un'altra circolare che richiama un'altra circolare che rimanda a una delega. Tutta questa innovazione ed efficienza, termini tanto cari al ministro della funzione pubblica, per inutilmente ribadire quanto si sapeva già: che i dirigenti devono stare ben attenti (e sull'attenti) e che le fasce di reperibilità in malattie sono quelle di sempre.

Se i dirigenti saranno giudicati colpevoli di non prevenire (e contrastare) "condotte assenteistiche" subiranno sanzioni e decurtazioni dello stipendio. Il ministro ama ricordarlo a ogni piè sospinto, tanto per mantenere viva la tensione tra quelli che ritiene suoi sottoposti e non funzionari dello Stato. È figlio di questa temperie autoritaria l'ingiusto e infondato procedimento disciplinare, contro due dirigenti scolastiche, per la mancata osservanza del minuto di silenzio per i soldati uccisi in Afganistan

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Ormai i tempi sono strettissimi e non c'è la possibilità per le scuole di programmare serenamente la propria offerta formativa, ai fini delle necessarie attività di orientamento; per le Regioni di fare la programmazione dell'offerta formativa, da concludersi entro il prossimo 31 dicembre; per le famiglie e gli studenti di scegliere in modo ponderato e consapevole; per l'amministrazione di mettere in atto tutte le procedure necessarie ad un regolare inizio dell'anno scolastico in particolare rispetto alle nuove classi di concorso.

Per tutti questi motivi la FLC ha ribadito, il proprio dissenso sia nel metodo che nel merito e la richiesta di un rinvio dell'attuazione dei regolamenti della scuola secondaria di secondo grado.

Lo abbiamo segnalato sia nelle audizioni alla Camera e al Senato che nell'incontro al Ministero del 18 novembre.

Abbiamo anche riaffermato che:

• in nessun caso si possono coinvolgere le classi successive alle prime;
• che va assunto l'impegno formale del Ministero dell'Economia a soprassedere alla seconda tranche di tagli prevista per il prossimo anno scolastico. In nessun caso si può pensare di scaricare i tagli sugli altri gradi di scuola già allo stremo;
• l'assetto del biennio iniziale di tutta la secondaria superiore deve essere unitario, dato l'elevamento dell'obbligo di istruzione a 16 anni, a regime da questo anno scolastico.

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Proseguono le pubblicazioni dei Libriccini PRO sulle professioni Ata. Dopo quelli sul collaboratore scolastico e sull'assistente amministrativo, visionabili sul sito delle edizioni conoscenza in sala di lettura, sono in preparazione i libriccini sull'assistente tecnico e sul Dsga.

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