Conoscenza News ::::: la newsletter della FLC CGIL
Direttore responsabile Ermanno Detti
Periodico telematico a cura della FLC Cgil
Via L. Serra 31, 00153 Roma - 06 585480 - fax 06 58548434
per contatti conoscenzanews@flcgil.it

Anno II n. 4 del 20 gennaio 2006
Editoriale
Notizie
Servizi e Rubriche


Elezioni Enam 

il 23 e 24 gennaio
vota la lista Cgil: Valore Scuola

27 gennaio: il dovere della memoria come impegno etico-politico

Apprendere dalla Shoah: memoria, identità e conoscenza:    così abbiamo voluto intitolare il Convegno nazionale che quest’anno si svolgerà a Bari. Se un titolo ha un significato, indica una particolare curvatura per un’iniziativa che si rinnova negli anni, si può provare ad esplicitarlo, per condividerne l’intenzione e contestualizzare la partecipazione.

Perché, dunque, “apprendere” dalla Shoah? Diciamo che ci troviamo di fronte a un evento storico che ha i tratti della singolarità e al tempo stesso dell’emblematicità, tratti che vogliamo particolarmente rimarcare. Nella sua “singolarità”, la Shoah si presenta a noi come un fatto irripetibile, legato alla temperie storico-politica di un tempo che possiamo oggi ripensare con le categorie dell’indagine critica, proponendolo alla comprensione e all’interpretazione dei nostri contemporanei e in particolare delle giovani generazioni. Per sgomberare il campo da ogni tentativo di “revisionismo”, che attraverso una pretesa “scientificità” storiografica ne riduce la portata, fino agli esiti paradossali della negazione o della riduzione che vorrebbe assimilare, da morti, coloro che da vivi sono stati su opposti schieramenti. Nella sua “emblematicità”, la Shoah ci interpella come uomini e donne, come cittadini, provocandoci ad una memoria che non sia puro fatto celebrativo, ma impegno etico-politico: riconoscere nel presente, per non farsene complici, i segni della sopraffazione legittimata, della riduzione di ogni diversità ad una devianza da annientare.

Sentiamo particolarmente questo impegno come educatori ed educatrici, come “lavoratori della conoscenza”, nei confronti dei giovani, che hanno bisogno di strumenti di pensiero e di orientamento all’azione restituiti alla dimensione del tempo. Un tempo tridimensionale, non schiacciato sul “presente istantaneo” che li vuole consumatori passivi e omologati dal mercato, senza memoria e dunque senza capacità di immaginare un futuro diverso e migliore.

La lettera aperta delle associazioni alle scuole italiane.

Torna su

Il governo fa la cresta sui soldi del contratto

Probabilmente il 18 gennaio 2006 passerà alla storia come il giorno delle buste paga più alte che il personale della scuola ricordi. In questo giorno infatti gli uffici pagatori hanno inserito finalmente in busta i soldi degli aumenti e degli arretrati del contratto 2004-05.

Un contratto che molti cittadini crederanno esserci stato pagato ben quattro volte. Tante volte infatti era stato annunciato sugli organi di stampa: a maggio 2005 quando ci fu l’intesa per tutto il pubblico impiego, il 22 settembre 2005 quando fu siglata la preintesa per la scuola, il 18 novembre 2005, quando sotto la minaccia dello sciopero il governo si decise a ratificarlo, per poi dire che non si trovavano i soldi, finché il 7 dicembre 2005 l’accordo fu definitivamente firmato, dopo l’ok della Corte dei Conti.

E invece ci è stato pagato solo ora fuori dai confini temporali del contratto stesso, quasi a confermare che non si è trattato comunque di una soluzione facile né scontata, soprattutto se si pensa che all’inizio, nel 2004, il governo aveva persino proposto di saltare il rinnovo del secondo biennio. La consistenza della busta quindi deriva dal mantenimento di buona parte degli obiettivi salariali che come sindacati ci eravamo prefissi e dal recupero di ben due anni di arretrati.

Tutto bene quel che finisce bene, dunque?

No perché questo governo, mai contento di frapporre ostacoli, ha pensato bene di farci la cresta trattenendo dagli arretrati di ciascuno una cifra variabile dagli 81 ai 196 euro corrispondente alla cosiddetta una tantum. Da Cgil Cisl e Uil è già partita una lettera di protesta. Ma non finisce qui!

Torna su

Tempo di iscrizioni

Gennaio, andiamo! E’ tempo di iscrizioni. Si potrebbe dire parafrasando il poeta.

Non si tratta di una scadenza rituale o burocratica. Non lo è mai stata. Ma ancora meno lo è oggi nel momento in cui attraverso le iscrizioni si operano scelte, determinanti per questa o quella scuola e nell’insieme, dunque, per tutta la scuola italiana.

E’ il momento in cui si decide tra tempo pieno e moduli, tra tempo prolungato e tempo normale, tra indirizzi scolastici. Sono scelte non sempre facili e tanto meno sempre comprensibili per le famiglie. Sono scelte da cui dipende anche la condizione di tanti insegnanti. E’ dunque anche l’occasione per affinare le scelte sul POF.

E questo ancor di più dopo che gli interventi attuativi della legge 53, hanno aperto la strada alla destrutturazione di modelli didattici come il tempo pieno, il tempo prolungato, hanno dato luogo allo sventagliamento dell’età di accesso, hanno messo a rischio gli sbocchi professionali della secondaria.

Per questo la FLC Cgil richiama ogni anno l’attenzione  di tutti i lavoratori della scuola su questo momento. E lo ha fatto a maggior ragione anche quest’anno richiamando l’attenzione su aspetti come l’ottemperanza delle condizioni in cui si effettuano gli anticipi nella scuola materna, o mettendo in guardia dai rischi di un’anticipazione del decreto sulla secondaria, gabellata per sperimentazione di un’attuazione prevista solo nel 2007 o consigliando tutti gli sforzi possibili per non farsi condizionare dalla riduzione di organici nella definizione dei tempi pieni e dei tempi prolungati.

Torna su

Il 3 febbraio scadono i trasferimenti

Il 3 febbraio 2006 è la data di scadenza per la presentazione delle domande per la mobilità sia territoriale (trasferimenti) che professionale (passaggi di ruolo/cattedra/profilo) per tutto il personale docente, educativo ed ATA della scuola di ogni ordine e grado.

Sul nostro sito è possibile consultare il testo del contratto, l’ordinanza ministeriale, i codici delle scuole e scaricare tutta la modulistica necessaria. Inoltre è possibile consultare anche un “vademecum” riassuntivo di tutta la normativa.

Torna su

Tutto va bene, madama la marchesa?

Che cosa bisogna dire per segnalare i guasti nella scuola italiana senza suscitare la suscettibilità del Ministro Moratti? Come nella popolare canzoncina bisognerà dire solo che è morto il cavallo, per poi dire che è bruciata la stalla, per poi arrivare a capire che è andato a fuoco tutto il palazzo?

Sembra essere questo l’unico spirito critico apprezzato dal nostro ministro che nei giorni scorsi se la è presa con “La Repubblica”, il “Corriere della Sera” e l’OCSE, che hanno pubblicato dati comparativi tra la scuola italiana e quella di altri paesi. La FLC Cgil, per altro, quei dati li aveva già divulgati e commentati  quattro mesi fa.

Ma il tentativo maldestro di difesa rivela in realtà la coda di paglia, perché la realtà è ben diversa: gli aumenti medi in quattro anni non sono stati di 274 euro ma di 140 euro netti, i finanziamenti non sono cresciuti del 13% ma del 4,5% al netto dell’inflazione, le misure che hanno modificato il trend universitario risalgono al precedente governo, e le nuove assunzioni, relativamente poche e in ritardo, non hanno modificato la “vecchiaia” della categoria docente.

Insomma i docenti italiani restano più poveri dei loro colleghi europei, sono i più vecchi, sono più precari e gli investimenti sulla scuola sono minori. Alla fine della canzone che il palazzo brucia, bisogna pur dirlo, madama la marchesa!

Torna su

Regali e regalie alle scuole private

L’emendamento sulle scuole non statali, presentato dal Governo al Senato in occasione della conversione in legge del DL 250/2005 rappresenta l’estremo tentativo di fine legislatura di introdurre, in maniera surrettizia, norme nuove che favoriscono le scuole non statali.

Da un lato infatti viene consentito che le scuole non statali non paritarie siano sede di assolvimento del diritto-dovere, dall’altro viene allargato l’istituto della parificazione a tutte scuole elementari allargando, di fatto e di diritto, il finanziamento diretto da parte dello stato.

In questo modo il Governo non solo vuole soddisfare le richieste di una ben precisa lobby elettorale, ma tenta esplicitamente di scardinare i vincoli legislativi imposti dalla legge di parità e aggirare il dettato costituzionale “senza oneri per lo stato” per realizzare il suo progetto di scuola neoliberista fondato sul mercato.

L’approvazione dell’emendamento segnerebbe inevitabilmente il declino della centralità della scuola pubblica sancito dalla Costituzione.

Proprio per le implicazioni che comporta la FLC Cgil ha iniziato, da quando è stato messo in discussione in Senato, una campagna di protesta tesa a far respingere dal Parlamento il disegno del Governo.

Torna su

Il contratto dirigenti scolastici al vaglio di ministero e lavoratori

Il Contratto dei Dirigenti Scolastici 2002-2005, sottoscritto il 29 novembre 2005, dopo 47 mesi, è al momento all’esame del Ministero dell’Economia. In seguito passerà alla Corte dei Conti. Se ne prevede la sua entrata in vigore non prima di un mese. Siamo impegnati a seguire passo passo l’iter perché i benefici siano quanto prima a disposizione della categoria.

Nel frattempo gli iscritti alla FLC Cgil stanno votando nell’apposito referendum di approvazione del Contratto. Sabato 21 è l’ultimo giorno utile per il voto. Dal 23 inizierà lo spoglio. Le assemblee finora hanno dato un esito largamente orientato all’approvazione.

Torna su

Espero diventa operativo

Con 35.000 adesioni Espero, il primo fondo contrattuale istituito nel settore pubblico, diventa a tutti gli effetti operativo. Passa alla fase ordinaria del proprio esercizio con l’indizione delle elezioni per gli organismi statutari e l’avvio concreto delle attività di investimento.

Per decine di migliaia di persone (dato che crescerà ancora nelle prossime settimane) diventa possibile dotarsi di una copertura previdenziale maggiore senza dover ricorrere alla speculazione privatistica del mercato per garantirsi un futuro più sereno.

Questo risultato premia l’attività del Fondo che si è dimostrata capace ed efficace sul versante dell’informazione, della formazione di équipe di esperti, dell’assistenza a tanti che hanno chiesto informazioni in questi mesi.

Torna su

Appuntamenti

“Artisti per la scuola” a Roma alla “Città Educativa” dal 30 gennaio al 3 febbraio. Un’iniziativa di Valore Scuola e VS La Rivista per favorire l’incontro tra la scuola e l’arte contemporanea e i suoi molteplici linguaggi; avvicinare i giovani alla comprensione dell’immagine e ai suoi messaggi comunicativi.

Torna su

Brevissime
  • Gli alunni con handicap hanno diritto al sostegno. Una nuova sentenza  impone all’amministrazione di ripristinare le ore tagliate.

  • VS La Rivista è uscito il n. 1/2006 dedicato ad Albert Einstein e alla sua rivoluzione scientifica. Il numero è curato da Carlo Bernardini. Nei prossimi giorni sarà visionabile un repertorio sul sito di Valore Scuola.

  • I bambini della domenica è il titolo dell’ultimo libro di Franco Frabboni in corso di stampa per le edizioni di Valore Scuola. Protagonisti i bambini, tutti i giorni della settimana nei vari momenti della vita. Per prenotazioni rivolgersi a Valore Scuola.

Torna su

RIPRODUZIONE RISERVATA
Per consultare i numeri arretrati della nostra newsletter,
nelle edizioni scuola, università e ricerca clicca
qui.

Per iscrivere un/a amico/a o un/a collega 
alle Newsletter della FLC Cgil compila il modulo.


Chi non fosse interessato alla nostra news, può mandare una e-mail a
conoscenzanews@flcgil.it con oggetto "basta news".