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Anno II n. 68 del 17 novembre 2006
   
Editoriale
   
Notizie
   
Servizi e Rubriche
 

Il nuovo esame di stato passa al Senato

Il 15 novembre il Senato ha approvato il disegno di legge di riforma degli esami di Stato.
La velocità dell’iter promette bene per l’attivazione delle nuove commissioni al 50% esterne già da quest’anno.
Ma il testo approvato è praticamente quello uscito dalla VII commissione la quale aveva accolto solo le correzioni delle incongruenze più evidenti (come quella del mancato giudizio di ammissione per i candidati esterni).
Il testo quindi contiene ancora delle cose che non ci convincono. In particolare non ci convince la assegnazione dei candidati esterni anche alle scuole paritarie. Così come non ci convince il ritorno di una formulazione che prevede nuovamente la predisposizione di prove d’esame da parte dell’Invalsi e l’attribuzione alla stessa Invalsi di compiti valutativi che derivano dalla medesima valutazione dei candidati nelle prove di esame.

Ora il testo prosegue l’iter alla Camera dei deputati.

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I mille problemi della scuola nell’incontro col Ministro

Risorse, organici, personale, rinnovo del contratto sono tra gli argomenti dell’incontro del 16 novembre tra il Ministro Fioroni e i sindacati della scuola, un incontro sollecitato da questi ultimi dopo la proclamazione dello stato di agitazione del personale.

Il Ministro ha ribadito le proprie intenzioni in merito a tante questioni, ma senza dare alcuna indicazione concreta, se non la disponibilità all’ascolto. La FLC ha voluto mettere in evidenza, tra le altre cose, alcune urgenze: dal rinnovo del contratto alla questione degli Ata ex Enti locali, a quella degli inidonei per motivi di salute, oltre la questione dei tagli di cui alla finanziaria attualmente in discussione.

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Elezioni Espero. Alta partecipazione. Ottimo alla FLC

Lo spoglio delle schede non è finito, ma è a buon punto.
Dai risultati parziali risulta che la FLC con oltre il 34% è la lista più votata. Vedremo se i risultati finali confermeranno questi consensi.

La partecipazione alle votazioni per eleggere l’assemblea dei delegati del primo fondo pensione integrativo della scuola è stata altissima, oltre l’80%.

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Contratto 2004-2005. Le questioni sospese

Resta ancora aperta l’attuazione del secondo biennio economico del contratto 2002-2005 che si chiuse a settembre dello scorso anno senza che fosse possibile definire lo stanziamento complessivo di quel rinnovo. A distanza di un anno la questione non è ancora risolta e il contratto resta incompiuto e incerto. Il 14 novembre si è svolto un primo incontro al ministero proprio su tale questione che si spera porti quanto prima a una soluzione. Raggiungere l’accordo definitivo su questo contratto significa spianare la strada al nuovo che decorre dal 1. gennaio 2006.

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Valutazione degli alunni nella scuola elementare: un passo indietro

Alcuni mesi fa il Ministro Fioroni nelle sue direttive di inizio d’anno per la scuola primaria si era speso  a favore del ritorno dal portfolio alla scheda di valutazione, ridando implicitamente anche legittimità alle schede fornite dal Ministero alle scuole fino al 2003. In quella stessa sede pressato sulla questione delle Indicazioni Nazionali aveva preso l’impegno per un intervento anche nel merito di queste.
Con una nota del 10 novembre invece il Ministro fa presente che, essendo quello in corso un anno ponte in cui la revisione delle Indicazioni Nazionali dovrà avere luogo, non è al momento in grado di dare indicazioni, mentre sulla scheda lascia praticamente alle scuole il compito di auto-predisporla, chiarendo però che dovranno contenere anche il comportamento come giudizio a sè e le attività opzionali-facoltative,  due elementi che le schede fino al 2003 non contenevano.

Queste scelte costituiscono un evidente passo indietro e corrono il rischio di rialimentare la confusione nelle scuole.

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A Napoli e nelle zone a rischio serve più scuola

Serve più scuola a Napoli, serve più scuola in tutte le aree del nostro paese a rischio criminalità ed emarginazione e in tutte quelle aree dove il lavoro precoce e il guadagno facile fanno sembrare superfluo l’apprendimento e la cultura.
Ma, tornando a Napoli, questa città è la punta di iceberg di una situazione che in vario modo colpisce il Mezzogiorno, riproponendo una nuova “questione meridionale”. La dispersione scolastica e la percentuale di popolazione senza titolo di studio è troppo alta nel Sud del nostro paese e crea un divario che rischia di divenire incolmabile.

Per questo la FLC richiama l’urgenza di un piano sistematico di politica scolastica anche utilizzando importanti strumenti contrattuali, come quello che riguarda le aree a rischio. Proprio sui progetti da promuovere in queste aree i sindacati confederali della scuola hanno chiesto un incontro urgente al Ministro.

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A scuola fino a 18 anni. Una risposta ai giovani

Lo sapevate che l’obbligo scolastico a 14 anni lo introdusse la riforma Gentile? Purtroppo rimase lettera morta. Di obbligo scolastico, per la verità, si parla dalla metà dell’Ottocento (allora la definizione era “coscrizione scolastica”), ma solo nel 1963 è stata istituita la scuola media unica che di fatto portava l’obbligo a 13 anni. Bisognerà aspettare la legge 9/99 perché l’obbligo fosse portato a 14 anni, ma per poco, visto che la legge è stata abrogata subito dopo da Moratti. Dati questi tempi secolari, quanto si dovrà aspettare perché l’obbligo sia portato a 18 anni? E’ quanto si chiede la FLC in documento che ricostruisce la lunga storia dell’obbligo scolastico.

L’obbligo scolastico è cosa molto seria, soprattutto nel nostro paese nel quale a una diffusa consapevolezza che porta il 98% dei ragazzi che finiscono la media a iscriversi alle superiori corrisponde un alto tasso di abbandono nei due anni successivi. C’è qualcosa che non va e la soluzione non sta fuori dalla scuola. Su questo tema la FLC continua il suo impegno e la sua elaborazione.

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Brevissime

Formazione professionale. Prosegue la trattativa per il rinnovo di contratto. Si costituiscono le Commissioni bilaterali.
Nuove regole per il lavoro a termine. Primi passi del governo verso il superamento della normativa del centro-destra.
Scuole in rosso. Iniziative della FLC ottengono un primo risultato.
Ata ex Enti locali. I sindacati Cgil, Cisl e Uil della scuola mandano una memoria al Ministro.

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Appuntamenti

 

21 novembre 2006
I Dirigenti scolastici per l’equiparazione economica con la dirigenza statale.

Incontro presso la Sala Conferenze della Camera dei deputati
in via del Pozzetto 158 a Roma.

 

27 novembre 2006
Dirigenti scolastici e Dsga sulla grave situazione finanziaria delle scuole.

Sit in di fronte al Ministero della pubblica istruzione in viale Trastevere a Roma.

 

Ata, un lavoro importante
Dsga, figura strategica nella scuola dell’autonomia”.
Questo è il titolo del prossimo incontro del progetto della FLC e di Proteo Fare Sapere che si svolgerà a Firenze il 30 novembre 2006.

 

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