Conoscenza News ::::: la newsletter della FLC CGIL
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Anno I n. 16 del 11 novembre 2005
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25 novembre. Sciopero generale contro la finanziaria

Aderirà anche la scuola per l'intera giornata allo sciopero per il rinnovo dei contratti e contro la manovra finanziaria per il 2006. Sono inspiegabilmente bloccati al tesoro gli aumenti contrattuali del secondo biennio economico stabiliti dal contratto firmato il 22 settembre scorso. La decisione è stata comunicata con una nota unitaria diffusa dai sindacati scuola Cgil, Cisl, Uil. Anche i Dirigenti scolastici hanno annunciato la loro adesione. E sciopererà per l'intera giornata anche la formazione professionale.

Lo sciopero generale, che per il pubblico impiego si connota con la vertenza contrattuale, è stato indetto dai sindacati confederali per protesta contro la politica economica e finanziaria del Governo, ma anche per rivendicare una serie di misure di equità sociale e rilancio dell'economia. Le ragioni dello sciopero sono spiegate punto per punto nel documento unitario dei sindacati.

In un altro documento sono raccolte le osservazioni e le proposte di Cgil, Cisl e Uil sulla finanziaria 2006.

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Secondo ciclo: il decreto in Gazzetta Ufficiale

E' uscito in Gazzetta Ufficiale il decreto sul secondo ciclo approvato circa un mese fa. Sul sito della FLC Cgil c'è il testo accompagnato da un commento a fronte.

Oltre alle cose già pubblicate su Conoscenza News speciale del 19 ottobre sono state rilevate alcune novità di non poco conto.

Per esempio si introduce per la prima volta la partecipazione diretta delle associazioni imprenditoriali nella organizzazione dei campus.

Inoltre dall'inserimento della religione cattolica o delle attività alternative tra le materie obbligatorie per tutti consegue che la loro non frequenza, scelta possibile, diventa assenza e quindi chi sceglie questa soluzione può più facilmente superare il limite massimo di assenza consentito (25% del monte ore) ed essere automaticamente bocciato.

Viene abrogato l'obbligo formativo fino a 18 anni, sostituito con il diritto-dovere, il quale, però termina a 17 anni e lascia così un anno scoperto.

Infine è stata abrogata la norma sulla liberalizzazione degli accessi all'Università (il solo liceo classico garantisce l'accesso a qualsiasi facoltà universitaria), confermando così l'allarme che già in passato avevamo espresso e che il MIUR aveva cercato di smentire.

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I licei con indirizzo cambiano i piani orari

Anche sul fronte dei piani orari dei licei contenuti negli obiettivi specifici di apprendimento, allegati al decreto sul secondo ciclo, ci sono dei cambiamenti. Riguardano i tre licei con indirizzi (tecnologico, economico e artistico), non gli altri.

Il liceo tecnologico è quello che presenta i cambiamenti maggiori con un aumento complessivo delle discipline specialistiche, la definizione delle ore degli ITP, il ritorno di "diritto" e addirittura l'aggiunta (mascherata) di un nono indirizzo (grafica).

Nel liceo economico invece scompare latino e torna geografia economica, ma gli indirizzi veri sono sempre due, mentre i settori (nove in tutto: turismo, servizi, moda ecc.) continuano ad essere piuttosto ridotti ed evanescenti.

Anche nel liceo artistico aumentano le ore specialistiche dei laboratori artistici, a discapito di musica che diventa opzionale.

Le modificazioni testimoniano la crisi di tutto l'impianto, che sarebbe da rivedere alla radice per evitare pesanti contraddizioni: si differenziano sempre più i licei tra loro e soprattutto quelli con indirizzi (per i quali si è coniato persino l'aggettivo "vocazionale") da quelli più tradizionali e si rendono così sempre più difficili i tanto conclamati passaggi da un liceo all'altro.

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Il decreto sul secondo ciclo interviene anche sul primo

Il decreto applicativo della legge 53 sulla scuola secondaria interviene, all'articolo 25 e agli allegati D e E, sull'insegnamento dell'inglese della scuola primaria. Vengono modificate le Indicazioni Nazionali (transitorie) per stabilire la quantificazione oraria per anno e biennio di tale materia. Tutto questo legiferare, però, è una tempesta in un bicchiere d'acqua: le ore sono quelle di sempre, cioè di prima della legge Moratti, ma con qualche svantaggio in più dato dalla compressione dell'insegnamento delle altre lingue, dalla rigidità dell'impostazione oraria, dall'uso degli insegnanti.

Anche la scuola media è interessata da questo decreto. Al positivo inserimento dello strumento musicale nell'orario obbligatorio, si affianca però una soluzione pasticciata per le lingue straniere.

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Si conferma un nuovo "balletto di supplenti"

Come avevamo previsto, anche quest'anno non ci sono (e non ci saranno per ancora un po') i supplenti definitivi in molte scuole. Ad oggi in moltissime province non ci sono le graduatorie d'istituto (neppure provvisorie) per i docenti, né per gli ATA. E dalla data di pubblicazione delle provvisorie a quella delle definitive passano almeno altri 30 giorni. Questo significa che le migliaia di supplenti nominati "fino all'avente titolo" resteranno in servizio ancora a lungo e saranno poi probabilmente sostituiti da nuovi supplenti in base alle graduatorie definitive, anche dopo le vacanze di Natale.

A rendere ancora più drammatica la situazione è che la maggior parte di queste supplenze è su posti di sostegno.

Per conoscere la situazione clicca qui.

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Legge 53: come indorare la pillola

A una recente puntata di "Porta a porta" il Ministro Moratti ha accusato la FLC Cgil , lì rappresentata da Enrico Panini, di diffondere notizie false sulla sua riforma, di dare dati sbagliati e falsi sui tagli e sulle immissioni in ruolo. Per completare la sua presunta operazione verità il Ministro ha fatto confezionare un dossier di 26 pagine, visionabile sul sito web del Miur, nel quale con un linguaggio ambiguo si tenta di far digerire la legge 53 e i decreti applicativi. Ma nulla si dice dei tagli che la scuola ha subìto sia in termini economici sia in termini di organico, come è documentato in un comunicato diffuso dalla FLC.

I tagli previsti dal decreto del 17 ottobre rischiano di mettere letteralmente in ginocchio le scuole. La protesta dei sindacati scuola non si è fatta attendere. Ma quest'anno peseranno sulle scuole anche gli effetti della Finanziaria 2005, tra cui c'è la decurtazione delle risorse per pagare gli stipendi dei supplenti: le scuole dovranno arrangiarsi da sole.

Anche sulle immissioni in ruolo che sembrano il fiore all'occhiello del Ministro c'è qualcosa da chiarire.

Infine, un'analisi approfondita della riforma Moratti aggiornata al 1 settembre 2005 si trova su www.flcgil.it.

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Personale ATA: manifestazione il 1 dicembre

E' in corso un'ampia discussione tra il personale ATA sulla qualità del lavoro e la funzionalità dei servizi scolastici. Le iniziative territoriali inizieranno il 17 novembre e finiranno il 24. E' la "vertenza nazionale" lanciata dai sindacati scuola Cgil, Cisl, Uil che si chiuderà il 1 dicembre con una manifestazione a Roma.

Il lavoro ATA e il funzionamento della scuola sono strettamente legati, soprattutto dopo l'autonomia che ha attribuito alle scuole nuove e più delicate competenze. Questo nesso è ben rappresentato nel documento a sostegno della vertenza prodotto dai tre sindacati.

Sempre a proposito di personale ATA e dell'inserimento in graduatoria di istituto della III fascia, una nota del Miur chiarisce i criteri e i requisiti dell'immissione, facendo giustizia di una serie di esclusioni immotivate.

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Edilizia scolastica disastrata

E sempre per parlare di tagli, nel disegno di legge finanziaria per il 2006 sono decurtati i finanziamenti per l'edilizia scolastica e per adeguare le scuole alle norme di sicurezza previste dalla legge nazionale e dalle direttive comunitarie.

Lo stato della maggior parte degli istituti scolastici è penoso, una vera e propria emergenza nazionale e, invece, meriterebbe un'attenzione e uno scrupolo particolari, visto che tali edifici accolgono quotidianamente milioni di persone tra lavoratori e studenti.

Abbiamo lavorato sui dati del Miur per offrire un qu adro abbastanza dettagliato dell'emergenza sicurezza.

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Appuntamenti
  • "Conoscenza, un bene comune" è il tema di un incontro organizzato dal Cantiere delle riviste che si terrà a Roma il 26 novembre prossimo.

  • "50 anni di emigrazione italiana in Germania: da Gastarbeiter a comunità transnazionale". Convegno a Francoforte il 12 novembre. Per saperne di più su un tema così attuale: www.donne.de.be.

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Brevissime
  • Autonomia e autonomie, le scuole della società della conoscenza. Se ne è discusso a Napoli nei giorni 10 e 11 novembre. Vai alla web cronaca (10 novembre - 11 novembre).

  • Corsi abilitanti. Prossimo il bando.

  • Elezioni ENAM. Presentata la lista nazionale Cgil dei docenti e quella dei Dirigenti scolastici.

  • Lavoro minorile. Un bambino su 5 in Italia è un piccolo lavoratore invece che un alunno. Di questo piccolo esercito il 90% è costituito da italiani e non da stranieri. E' quanto emerge dall'indagine Ires sul lavoro minorile.

  • 150 ore: il 15 novembre scade il termine per presentare le domande.

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