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Anno III n. 44 del 6 luglio 2007
   
Editoriale
   
Notizie
   
Servizi e Rubriche
 

Con questo numero Conoscenzanews chiude per ferie. La redazione invece resta al lavoro per informare i lettori di eventuali nuovi o inattesi accadimenti.
Una buona estate a tutti e arrivederci a settembre.

 

L’intesa sulla conoscenza. Si aprono nuove opportunità

Aumento della qualità dei sistemi, lotta al precariato, alla dispersione scolastica e agli abbandoni universitari, ampliare il diritto allo studio e alla formazione. Sono i punti più importanti contentuti nell’Intesa sulla conoscenza.

Sottoscritta il 27 giugno scorso da Governo e Sindacati, l’Intesa discende dal Memorandum sul pubblico impiego che le parti avevano approvato circa 6 mesi fa.
I settori interessati sono: scuola, università, ricerca, alta formazione artistica e musicale.

Questa intesa, ha commentato Enrico Panini, “costituisce un programma per l’intera legislatura” nel quale la conoscenza diventa “elemento strategico per lo sviluppo del Paese”. Il sindacato, dice il segretario generale della FLC Cgil, è pronto a fare la sua parte affinché tale elemento strategico diventi un fatto concreto. Il Governo da parte sua dovrà attuare delle politiche coerenti e soprattutto cominciare a investire in questi settori.

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DPEF. Bene i principi, aspettiamo i fatti

Nel documento di programmazione economica e finanziaria che ispirerà la prossima legge di bilancio per il 2008 vengono indicati alcuni aspetti fondamentali su cui indirizzare le prossime politiche scolastiche.

Vi si parla, infatti, di valorizzazione del lavoro di tutto il personale della scuola, di rinnovare il reclutamento, di formazione iniziale e permanente: è importante che queste affermazioni non restino solo parole. Per rendere il sistema scolastico più efficiente ed economico il documento propone una programmazione di medio e lungo termine dei fabbisogni territoriali di personale in rapporto al sistema di reclutamento, natalità e migrazioni, riduzione dei tassi di abbandono, innalzamento dell’obbligo, metodi di formazione delle classi. E ancora recupero della dispersione scolastica, delle differenze di apprendimento a seconda delle aree geografiche, di aumento dei diplomati e laureati, di compimento dell’autonomia, di valutazione di sistema e soprattutto di autovalutazione.

L’appuntamento è, dunque, alla prossima Legge finanziaria.

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Provvedimenti urgenti per la scuola. In aula il ddl

Un ddl con provvedimenti urgenti sulla scuola è stato approntato a partire dal vecchio ddl Bersani-ter. Questo originariamente conteneva alcune misure che però sono state, in parte, stralciate (organi collegiali) e dovranno essere ridefinite ed, in parte, già deliberate nella conversione in legge del decreto Bersani-bis (istruzione tecnico-professionale, poli ecc.). Al loro posto sono state inserite misure relative a diversi argomenti che spaziano dal tempo pieno agli esami di stato, dai futuribili istituti tecnici superiori agli organi collegiali per l’educazione degli adulti. L’operazione è stata fatta in commissione cultura della Camera ed ora il tutto passa all’esame dell’aula. Sui vari argomenti la FLC Cgil ha espresso giudizi e proposto emendamenti.

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Esami di stato: gli “errori” del Ministero smorzano gli entusiasmi

Che il cambiamento delle norme sugli esami di stato non fosse una passeggiata c’era da aspettarselo. Ma ai disguidi possibili questo Ministero ci ha aggiunto molto di suo.
Non parliamo solo della questione della valutazione della religione cattolica,
di cui si sono già fatte tutte le considerazioni possibili, o della “dimenticanza” del giudizio di ammissione per i candidati privatisti esterni, contenuta nella legge.

Parliamo anche dei numerosi disguidi amministrativi e organizzativi, i quali sono nati tuttavia da scelte politiche ben precise, sia che si trattasse del bisogno di immagine “rigorista” che ha fatto sì che si alterasse il normale ordine di chiamata di commissari e presidenti o che si restaurassero le prove scritte su Dante o su anacronistici calcoli matematici (il tutto in un esame che, grazie al giudizio di ammissione, partiva già con circa 2.500 bocciati in più dello scorso anno!), sia che si trattasse dei bisogni di risparmio per cui solo a esami finiti i commissari sono riusciti a sapere quanto sarebbero stati pagati per il lavoro svolto senza però sapere quando saranno pagati, dal momento che il ministro Padoa Schioppa, cofirmatario del decreto sui compensi, non vi ha ancora apposta la firma.

Insomma, l’impressione è che tra una sensazione di favoritismi ideologicamente pilotati (unica eccezione la resistenza all’assalto dei diplomifici), aumento della selezione e ritardi, riduzioni e  ambiguità nei compensi, molti degli entusiasmi suscitati dal ritorno alla serietà dell’esame “al 50% esterno” si siano velocemente raffreddati

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Ata ex Enti locali. Pesante sentenza della Corte costituzionale

Ingiustizia è fatta. Nello stesso luogo lavoro persone con la stessa mansione e la stessa anzianità percepiranno retribuzioni diverse, perché a qualcuno di loro la Corte costituzionale ha negato il diritto costituzionale di percepire pari salario a pari lavoro.
Il danno è per gli 80mila lavoratori che nel 1999 sono stati obbligati dalla legge 124 a cambiare datore di lavoro passando dalle dipendenze degli enti locali a quella dello stato.

La situazione dopo questa sentenza è paradossale e potrebbe comportare effetti devastanti.

La FLC Cgil ha chiesto al Governo un atto che risolva due pesanti contraddizioni:
1. da un trasferimento obbligatorio ad altra amministrazione non possono derivare danni alle retribuzioni dei lavoratori;
2. lo stesso datore di lavoro, lo Stato, non può pagare diversamente i propri dipendenti a parità di anni di servizio e di tipologia di lavoro.

Bisogna affrontare questa situazione e bisogna farlo urgentemente

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Immissioni in ruolo. Un buon inizio

Le 60mila nuove immissioni in ruolo nella scuola sono una buona notizia, non solo per altrettanti precari, docenti e Ata, che hanno alle spalle tanti anni di servizio e di impegno, ma anche per la scuola e per le classi che possono contare su una maggiore continuità dei docenti.

Nelle note operative, anche per l’insistenza della FLC, sono inserite una serie di indicazioni che permettono di garantire l’effettiva assunzione dei 60.000 e il recupero dei posti non assegnabili ai corsisti del DM 85/05 che non hanno potuto sciogliere la riserva.

Nella prossima legge finanziaria ci sarà la possibilità di completare gli organici, mettendo fine al triste capitolo del precariato.

Pubblicate le tabelle per classe di concorso.

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www.flcgil.it - Un sito che cresce

Oltre 336.000 mila visitatori unici, oltre 600 mila pagine “sfogliate”, più di 3 milioni di accessi. Sono i numeri di giugno del sito della FLC Cgil. Dei numeri importanti per un sito che raccoglie una quantità davvero enorme di informazioni, documenti, dossier, immagini su tutti i settori della conoscenza. Molto usato, infatti, è il motore di ricerca, la chiave di accesso più efficace alle informazioni. Tra le pagine più richieste compare sempre la Rassegna stampa quotidiana. Variano, a seconda dei periodi, le posizioni nella classifica delle pagine più visitate le diverse rubriche e i diversi settori.

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Brevissime

Sezioni primavera. La FLC chiede una proroga per la presentazione delle domande.
Graduatorie d’istituto docenti. Correzioni del Ministero sulle province con pochi istituti comprensivi. Esce Ravenna ed entra Ferrara.
Ata co.co.co. Prosegue la vertenza per la loro stabilizzazione.

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Edizione Scuola

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