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Direttore responsabile Ermanno Detti |
Periodico telematico a cura della FLC Cgil
Via Leopoldo Serra, 31 - 00153 Roma
Tel. 06.585480 - fax 06.58548434
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Anno IV n. 39 del 6 giugno 2008 |
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Editoriale |
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Notizie |
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Servizi e Rubriche |
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Sui debiti scolastici e la nuova circolare del Ministro dell'Istruzione |
Comunicato stampa di Enrico Panini, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza Cgil.
E’ positivo che il Ministro abbia chiarito definitivamente le prerogative delle scuole in materia di durata dei corsi di recupero, modalità di utilizzo degli insegnanti, modelli di intervento.
Sono state così superate una serie di inutili rigidità ed è stata valorizzata l’autonomia delle scuole, fortemente condizionata dalle norme precedenti.
E’ un riconoscimento importante, ma a metà.
Infatti, sarebbe stato necessario attribuire alle scuole la possibilità di concludere le attività di recupero anche nei primi mesi del nuovo anno scolastico.
In questo modo si sarebbe messa a disposizione delle scuole autonome la possibilità di poter responsabilmente decidere avendo a disposizione tutti gli strumenti per farlo e non dovendo subire una data finale rigida (che vale per ogni materia e per ogni insufficienza) che già tanti problemi ha posto in sede di programmazione delle attività.
Ulteriori approfondimenti nella nota di commento pubblicata sul sito.
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Organico di fatto: il ministero emana la circolare senza informare i sindacati |
Senza informazione preventiva alle organizzazioni sindacali e con una tempestività inusuale, il Ministero ha emanato la circolare sull'organico di fatto del personale docente.
Ancora tagli indiscriminati e un atteggiamento in aperta violazione delle norme contrattuali.
La FLC Cgil, unitamente a CISL Scuola e UIL Scuola, hanno immediatamente scritto al Ministro, contestando la nota sia nel metodo che nel merito, richiedendo un incontro urgente.
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Piano del Governo sul pubblico impiego: nel metodo si parte male, nel merito sembra anche peggio! |
Il 28 maggio 2008 si è svolto il primo incontro tra le organizzazioni sindacali e il Ministro Brunetta sul "Piano industriale" per la Riforma della Pubblica Amministrazione.
La CGIL ha posto subito una questione di metodo in quanto il Ministero ha escluso dal confronto le categorie dei comparti pubblici. Qualcuno ha cercato di far passare la scelta della CGIL di alzarsi subito dal tavolo come la "solita" posizione pretestuosa ed estremista. Non è ovviamente così. Non si è mai visto nella storia delle relazioni sindacali che sia la controparte a definire la composizione della delegazione che rappresenta i lavoratori e, inoltre, quel metodo è lo specchio di una questione di merito. Infatti nel piano anticipato da Brunetta, su cui abbiamo espresso il nostro giudizio negativo, i problemi di efficienza e produttività vengono imputati al ruolo eccessivo della contrattazione collettiva che andrebbe ridotto a vantaggio della legge. Un passo indietro di 20 anni rispetto alla scelta di valorizzare il contratto nel pubblico impiego sulla strada di unico sistema di regole contrattuali generali per quanto riguarda i settori privati e i settori pubblici. L’attacco al contratto è un attacco ai lavoratori. L’attacco al contratto serve per rafforzare una dimensione del potere nella pubblica amministrazione di stampo pre-moderno.
Dopo le sollecitazioni unitarie il confronto è ripreso con un incontro informale con le Confederazioni e successivamente con la presenza anche dei sindacati di categoria, quindi ancora una volta con una modalità a dir poco "anomala". Nel corso dell'incontro è stato presentato un ulteriore documento sulla contrattazione che integra e in parte ricalca il "piano industriale". Il Ministro ha definito centrale la definizione del prossimo DPEF, che dovrà contenere misure di razionalizzazione e tagli nella Pubblica Amministrazione per contribuire al raggiungimento degli equilibri di bilancio stabiliti dal Governo e concordati in sede europea. In questo quadro verranno definite le risorse per i rinnovi contrattuali del biennio 2008-2009.
Queste intenzioni esplicitate dal Ministro, unite al progetto di privatizzazione e riduzione degli spazi contrattuali presenti nel “piano industriale” rappresentano un primo segnale negativo con il quale dovremo fin dalle prossime settimane fare i conti come ha evidenziato analiticamente Enrico Panini, Segretario generale della FLC Cgil, nella sua relazione all'iniziativa CGIL - FLC "Il miglior investimento possibile è quello nella Conoscenza" del 4 giugno 2008.
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Sezioni primavera: anche in Veneto firmata l'Intesa. Inaccettabile silenzio da parte delle altre regioni |
Dopo la Lombardia anche in Veneto - lo scorso 3 giugno - è stata raggiunta l'Intesa per la prosecuzione delle sezioni primavera per il 2008-2009. Prossima la sigla per Puglia, Campania, Lazio e Toscana.
Avviati i tavoli in alcune regioni ma di molte altre non si sa nulla. Disatteso da parte degli stessi firmatari l’Accordo quadro siglato il 20 marzo scorso in Conferenza Unificata Stato-Regioni. Anche quest’anno fortemente penalizzate le scuole statali: a scuole ormai chiuse è quasi impossibile presentare nuove richieste per l’attivazione del servizio.
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Sottoscritta l'ipotesi di intesa sulla sequenza contrattuale del personale ATA |
Il 28 maggio scorso è stata, finalmente, sottoscritta all'ARAN l'ipotesi di intesa sulla sequenza contrattuale prevista dall'art. 92 del CCNL e relativa al personale ATA.
Sono stati acquisiti importanti risultati sulla valorizzazione retributiva e professionale del personale ATA, sull'indennità di direzione del Direttore dei servizi generali e amministrativi, sulle 35 ore, sui titoli di accesso ai vari profili.
Sul sito è disponibile il testo dell'ipotesi sottoscritta e un articolato commento della FLC Cgil.
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Nella busta paga di maggio gli aumenti previsti dalla sequenza contrattuale per i docenti |
Più soldi in busta paga con il mese di maggio grazie agli aumenti concordati con la sequenza contrattuale dell'8 aprile.
Questi aumenti derivano dai 210 milioni di euro resi disponibili dalla finanziaria 2008 e derivano dalle economie di sistema (docenti).
Gli arretrati, a differenza delle altre voci: stipendio, I.I.S. ecc. sono al netto delle trattenute previdenziali e assistenziali e rappresentano la base imponibile per la ritenuta Irpef. Infatti, la stessa cifra è riportata nel dettaglio ritenute fiscali.
Gli arretrati, quindi, sono stati già decurtati delle ritenute previdenziali ed assistenziali a carico del dipendente pari al 11,15%.
La ritenuta Irpef degli arretrati è stata calcolata con l'aliquota massima.
Sul sito è disponibile una scheda per verificare sia l'incremento mensile lordo che gli arretrati da gennaio ad aprile.
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Obbligo di dichiarazione annuale per fruire delle detrazioni fiscali per i familiari a carico |
La legge finanziaria 2008 ha disposto che i lavoratori dipendenti e assimilati per fruire delle detrazioni previste per i familiari a carico (coniuge, figli, altri familiari), debba dichiarare tale situazione tutti gli anni indicando anche i codici fiscali dei familiari per permettere eventuali controlli incrociati.
Sulle modalità di comunicazione e le scadenze sono state emanate note esplicative dal ministero del tesoro e dall'INPDAP.
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Brevissime |
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Graduatorie ATA: in dirittura d'arrivo la III fascia. |
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Friuli Venezia Giulia: il Governo assume l'impegno per il recupero dei posti in organico di fatto. |
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Supplenze estero: proroga della data di pubblicazione delle graduatorie provvisorie 2008/2011. |
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Mobilità del personale ATA: prorogate le scadenze. |
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L'INPDAP fornisce indicazioni per l'applicazione del CCNL 2006/2009. |
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Corsi di lingua e cultura nel Baden-Wuerttemberg: il Mae corregge la sua posizione. |
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Internet. Il portale della FLC mette a disposizione un estratto dei suoi contenuti con il sistema RSS. Leggi come fare. |
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Appuntamenti |
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