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Direttore responsabile Ermanno Detti

Periodico telematico a cura della Federazione Lavoratori della Conoscenza Cgil
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Anno V n. 32 del 24 luglio 2009

   
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La ricerca pubblica respira un'aria strana

Il Governo, con provvedimenti di cui non si coglie in alcun modo il disegno, predispone interventi che sostanzialmente coinvolgeranno tutti gli enti.

Intanto, parecchi di essi si trovano in situazioni che destano preoccupazione sotto il profilo istituzionale.
Il CNR è nell'attesa, ormai da un anno, della designazione di un componente del Consiglio d'amministrazione da parte della Conferenza Stato-Regioni. Inoltre, emerge una preoccupante situazione di conflittualità tra il Consiglio d'amministrazione e il Collegio dei revisori dei conti, con il secondo che, spingendosi ampiamente oltre le funzioni ad esso attribuite dalla legge, anticipa nei fatto elementi di nuovo modello contrattuale nel pubblico impiego.
Presso l'Inrim, Presidente scaduto e consiglio d'amministrazione in scadenza, senza che giunga alcun segnale da parte del Miur. Intanto, ieri l'altro, un preoccupante infortunio sul lavoro, a seguito del quale un lavoratore ha subito l'amputazione di un dito.
L'Inaf è rimasto per svariati mesi senza Collegio dei revisori, e nonostante circolino indiscrezioni su un imminente provvedimento, dello stesso non c'è ancora traccia. Situazione analoga, seppur per un periodo limitato, presso l'Infn.

L'elenco delle situazioni anomale determinate dalle inadempienze del Governo potrebbe continuare a lungo. E non comprende soltanto gli enti vigilati dal Miur: considerando i commissariamenti, passati e imminenti (Ispesl, Ispra, Enea, …) viene fuori l'immagine di un settore esasperato dagli interventi (o dai mancati interventi) del Governo.

Il tutto, come detto, mentre sull'intero settore incombe lo spettro di riforme di cui tutti fatichiamo a cogliere il senso.
Il tutto, ancora, mentre in molti enti sussistono situazioni difficili da risolvere sul versante del reclutamento o anche della semplice tenuta occupazionale.

Parallelamente, con la legge sull'energia recentemente approvata definitivamente, si avvia un processo che, anche in vista del federalismo fiscale, determinerà cambiamenti anche profondi nelle modalità di allocazione delle risorse e nella loro destinazione: a partire dalla ricerca in campo energetico, si prefigura un incremento del sostegno pubblico alle imprese finanziato da risorse formalmente destinate alla ricerca. Il quadro è grave, anche perché non si tratta di misure legate alla fase attuale, ma di cambiamenti che assumono caratteristiche strutturali.

Sulle questioni inerenti alla ricerca effettuata dalle imprese c'è decisamente bisogno di riflettere con spirito laico, e questa non è di certo una sede adatta a formulare giudizi che rischierebbero, tra l'altro, d'essere fraintesi. Tuttavia, non possiamo non ricordare che il nostro Paese si caratterizza per una scarsa propensione delle imprese a investire in ricerca. Aumentare strutturalmente il già pesante sostegno finanziario pubblico alla ricerca industriale, tanto più in un quadro che vede la sostanziale assenza di valutazione, acuisce, piuttosto che lenire, una delle principali cause della scarsa competitività del nostro sistema produttivo.

Non vorremmo che mettere in cattiva luce gli enti rispondesse in realtà all'esigenza di determinare artificiosamente inefficienze, sì da giustificare interventi drastici e rendere il sistema più facilmente «governabile» rispetto ad obiettivi sulla cui utilità reale non siamo i soli a esprimere forti perplessità.

Il tutto, infine, in un quadro che, nuovamente grazie alle misure predisposte dal Governo, determina un'unica certezza: l'impossibilità di crescita del sistema.

Crediamo che il Paese abbia bisogno di tutt'altro.

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Pensioni. Colpo di mano del Governo sul sistema previdenziale

Nell'incontro del 16 luglio con le parti sociali il Governo ha presentato un emendamento al decreto anti-crisi che prevede un aumento graduale dell'età pensionabile per le donne nel pubblico impiego a partire dal prossimo anno. In particolare, il requisito anagrafico richiesto alle donne per andare in pensione, viene incrementato di un anno ogni due a partire dal 1° gennaio 2010.

Pensare che tale norma, peggiorativa delle condizioni previdenziali delle donne, rimanga circoscritta alle lavoratrici del pubblico impiego è illusorio, perché in realtà essa è l'anticamera dell'elevazione dell'età pensionabile per tutti in modo obbligatorio, peggiorando ulteriormente il sistema previdenziale. La CGIL è stata l'unica organizzazione a reagire in modo estremamente negativo a questa ennesima manomissione del sistema previdenziale, giudicata inaccettabile anche da Domenico Pantaleo, segretario generale della FLC Cgil.

La CGIL e la FLC saranno in campo con le loro proposte per opporsi ad un provvedimento che giudicano iniquo e che colpisce le donne in un Paese nel quale l'occupazione femminile e la possibilità d'accesso a lavori qualificati è largamente deficitario.

Tra le iniziative assunte dalla CGIL contro il provvedimento del Governo, segnaliamo anche quella di Susanna Camusso, Vera Lamonica, Morena Piccinini e Nicoletta Rocchi della segreteria confederale, che hanno inviato una lettera aperta alle segretarie confederali di CISL e UIL.

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Decreto anti-crisi, misure parziali ed insufficienti

Il Decreto Legge n. 78/09, più comunemente chiamato "pacchetto anti-crisi", compie dei timidissimi passi in avanti rispetto alla ritrosia ormai conclamata del Governo ad affrontare la crisi finanziaria, economica e sempre più drammaticamente sociale che sta attraversando il nostro paese.

Come si può leggere sulla nostra scheda di commento, nel decreto non sono previste quelle misure più decise a sostegno del reddito dei meno abbienti e del lavoro dipendente richieste da più parti e soprattutto dalla CGIL.

Il decreto contiene anche parti che rappresentano un primo risultato positivo, anche se non esaustivo, dell'azione politica del nostro sindacato. Sulla questione della stabilizzazione del precariato dell'università e della ricerca, il ministro Brunetta ha dovuto fare retromarcia rispetto al "decreto ammazza-precari", anche se ancora non sono garantite le stabilizzazioni per tutti. Sul versante del precariato della scuola, nonostante le rassicurazioni, riscontriamo l'assoluta assenza di provvedimenti, a riprova dello scarsissimo peso che il ministro Gelmini ha all'interno del Consiglio dei Ministri.

Anche sulla questione della malattia dei pubblici dipendenti, il ministro Brunetta ha dovuto fare una parziale retromarcia.

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Disdetta dei contratti collettivi nazionali di lavoro del comparto scuola, università e ricerca

Nei giorni scorsi sono state inviate al presidente dell'Aran, ai Ministri competenti e ai comitati di settore le lettere per la disdetta dei contratti dei comparti scuola, università e ricerca in scadenza il 31 dicembre 2009. Contestualmente, la FLC Cgil ha chiesto l'avvio delle procedure previste dal Decreto legislativo n. 165/01 per il rinnovo dei contratti collettivi di lavoro per il triennio 2010/2012.

La FLC Cgil presenterà, all'apertura delle trattative, dettagliate piattaforme, verificando la possibilità di giungere ad una sintesi unitaria con CISL e UIL.

La FLC Cgil si impegna fin da ora ad un forte coinvolgimento e ad una ampia consultazione della categoria e degli eletti nelle RSU.

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CNR, piccoli passi in avanti nel confronto con l'Ente

Primi timidi segnali d'apertura del CNR rispetto alle richieste sindacali. Dopo i bandi per le progressioni di livello nei profili per il personale tecnico e amministrativo, è imminente la pubblicazione, con due anni di ritardo, di bandi di concorso per lo sviluppo di carriera di ricercatori e tecnologi.

Inoltre, stanno per essere siglati due accordi, uno relativo alle progressioni economiche per il personale tecnico e amministrativo, l'altro concernente la mobilità da altre amministrazioni. L'amministrazione ha inoltre avviato l'iter attuativo di un'intesa di solidarietà per i dipendenti residenti nelle zone colpite dal sisma dello scorso aprile.

Per approfondimenti vai al resoconto pubblicato nel nostro sito.

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ISTAT, difendere l'autonomia e la credibilità della statistica pubblica

La credibilità della statistica ufficiale è un bene pubblico del Paese. È per questo che sono state organizzate due importanti iniziative a difesa dell'autonomia dell'ISTAT e della credibilità della statistica ufficiale, fortemente messe in discussione dalle affermazioni di esponenti di primo piano del Governo.

A questo si aggiunge la grave decisione dell'ISTAT sulla vicenda della rete FOL: è stata riaperta la gara d'appalto e la rilevazione verrà esternalizzata ad una ditta privata. Si compie la scelta più costosa, quella che rende vani i sette anni (e i 27 milioni di euro) in cui l'investimento su una rete autonoma ha superato per efficacia ed efficienza il ricorso ai rilevatori comunali. Si compie la scelta peggiore che mette a rischio 317 posti di lavoro e la credibilità delle statistiche sull'occupazione. La risposta del sindacato, che chiede una proroga dei contratti e la definitiva internalizzazione della rete, non si è fatta attendere.

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ISPESL, la trattativa riparte in salita

All'ISPESL il 16 luglio dopo oltre tre mesi è ripartita la trattativa. Nell'incontro si è discusso di mobilità del personale, applicazione dell'art. 19 e trattamento accessorio per il 2009. Accolta la nostra richiesta di inserire tra i punti di discussione l'Indennità di trasporto strumenti.

Inaccettabili le proposte per i ricercatori e i tecnologi e sulle tabelle d'equiparazione per il personale comandato. Al dunque il taglio pesante del 10% del salario accessorio. Sul nostro sito un ampio resoconto.

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INFN, silenzio sul precariato e taglio al salario accessorio

La FLC Cgil ha richiesto più volte all'Ente un confronto specifico sui temi del precariato ma l'INFN continua a tergiversare. Ancora nessuna convocazione e qualche "promessa" per un incontro a settembre, mentre i mesi passano e c'é chi resterà a casa.

Un problema che riguarda tutti è anche la grave situazione della pianta organica, ridotta a 1903 unità, da venti anni a questa parte il dato più basso. Preoccupante il silenzio dell'INFN nei confronti dei ministeri competenti. Chiediamo che si apra subito il confronto con i sindacati sull'organizzazione del lavoro e sulle politiche del personale.

Durante l'incontro del 13 luglio, inoltre, l'INFN ha fornito la composizione del salario accessorio per l'anno 2009 dei tecnici ed amministrativi. I numeri evidenziano quanto avevamo preannunciato: 1 milione di euro in meno. Si configura dunque un quadro di difficilissima gestione, con cui dovremo fare i conti già alla ripresa del negoziato prevista per i giorni 17 o 18 settembre.

Approfondisci i contenuti dell'incontro sul nostro sito.

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Precari ISPRA, sindacati e lavoratori sollecitano un intervento urgente

Proseguono le iniziative che i lavoratori e i sindacati stanno mettendo in campo a sostegno della vertenza precari dell'ISPRA. L'ultima in ordine di tempo è l'assemblea/presidio che si è svolta il 16 luglio scorso a Piazza Montecitorio.

Sono duecento i lavoratori precari che il 30 giugno non hanno avuto il rinnovo del contratto. Altre duecentotrenta unità circa di personale precario (co.co.co., tempo determinato, assegni di ricerca) con contratti in scadenza nei prossimi mesi rischiano la stessa sorte, con grave danno per le attività dell'Istituto e altrettanto grave lesione dei loro diritti e della loro dignità. I sindacati unitariamente chiedono di intervenire sulla questione con uno specifico emendamento, in sede di conversione in legge del Decreto Legge "anticrisi".

Nel frattempo, la Funzione Pubblica con un parere sul rinnovo dei contratti conferma la nostra interpretazione.

Le iniziative per sostenere la vertenza dei precari dell'Ente.

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CGIL, Assemblea di Programma: le sintesi e gli interventi

"L'Italia e la crisi. Occupazione, diritti, welfare: le nuove sfide dell'uguaglianza", questo il titolo dell'assemblea dedicata alla discussione programmatica che la CGIL ha voluto per mettere in campo una prima riflessione di ampio respiro al cospetto della crisi. 

La Conferenza di Programma, si è svolta a Chianciano Terme ed  ha preso il via con la relazione del Segretario Generale, Guglielmo Epifani.

Occupazione, diritti e welfare sono i temi portanti della discussione che sono stati "declinati" secondo un punto di vista che si confronta con la crisi, ma che fa dell'uguaglianza un principio, un obiettivo da cui partire per ricostruire una strategia mirata ai diritti e alla solidarietà.

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Brevissime

Ammortizzatori sociali. Anche il Parlamento si accorge della inadeguatezza delle misure del Governo su occupazione e sostegno al reddito. Le critiche della CGIL al decreto anticrisi e al Libro bianco del Governo.
Sicurezza sul lavoro. Istituito presso il Ministero del lavoro l'elenco dei medici competenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Decreto Brunetta. L'attacco al contratto e ai diritti dei lavoratori: il nostro commento.
INGV. Stabilizzare i precari per dare più sicurezza ai cittadini: la FLC Cgil sostiene e rilancia lo stato di agitazione del personale nelle varie sedi dell'Ente.
ANSAS. On line la web-cronaca della conferenza di produzione che si è tenuta a Firenze.
ISPRA. No al licenziamento dei collaboratori: "Non sparate alla ricerca", il video dei precari dell'Ente.
ISFOL. Al via l'Indagine Nazionale sullo stato dell'orientamento in Italia.
CNR Firenze. Monitoraggio sulla situazione del personale precario e le richieste della FLC Cgil per il reclutamento.
Concorsi ricerca. I bandi in Gazzetta Ufficiale pubblicati sul nostro sito.
CGIL. Aumentano gli iscritti, a trainare la crescita è la FLC Cgil.
CGIL. www.radioarticolo1.it, la web radio che parla al mondo del lavoro.
Internet. Accedi rapidamente ai contenuti che riguardano la ricerca dalla home page di flcgil.it: Argomenti >> Ricerca.
Internet. Il portale della FLC mette a disposizione un estratto dei suoi contenuti con il sistema RSS. Leggi come fare.

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