Sciopero generale il 12 dicembre. La Cgil contro la crisi |
La Cgil ha ripetutamente richiesto al governo di aprire un tavolo di confronto sulla drammatica crisi economica mondiale arrivata ormai anche nel nostro Paese.
La CGIL - dopo aver fatto inutilmente appello a tutte le parti in campo per tenere ferme le piattaforme rivendicative unitarie di rilancio dell'economia reale e di sostegno sociale - ha deciso di dare una risposta forte alle misure insufficienti di un governo incapace di affrontare l'emergenza crisi che vive il Paese. Ai licenziamenti di migliaia di lavoratori precari, senza garanzia alcuna di ammortizzatori sociali, si aggiungeranno nei prossimi mesi altri disoccupati espulsi dal circuito delle piccole imprese soffocate dalla crisi incalzante, che andranno ad accrescere la percentuale di cittadini che in questo Paese diventano sempre più poveri e senza prospettive.
Occorre agire subito ed in modo profondo con misure strutturali, perché questo Paese vuole guardare avanti ed ha diritto ad un futuro più equo e sereno per tutti.
Il cuore delle proposte alternative della CGIL ai provvedimenti del governo, mirano a rilanciare la domanda e i consumi con un deciso intervento sulla pressione fiscale di salari e pensioni e ad affrontare l'emergenza occupazione destinata, inesorabilmente, ad aggravarsi nei prossimi mesi.
Le lavoratrici e i lavoratori dalla ricerca e di tutti i comparti della conoscenza sono chiamati ad aderire massicciamente allo sciopero generale del 12 dicembre, per proseguire nella richiesta di ritiro dei provvedimenti del governo fatti di tagli alle risorse economiche ed umane e di tentativi di privatizzazione dell'intero sistema pubblico della conoscenza, nei cui comparti occorre investire per lo sviluppo ed il futuro di tutta la società.
Le grandi manifestazioni della Scuola del 30 ottobre e di Università, Ricerca e Afam del 14 novembre hanno segnato un punto di contrasto forte delle misure del Governo e al tempo stesso di proposta programmatica alternativa sui settori della conoscenza.
A differenza del Governo, la FLC Cgil è perfettamente consapevole della centralità che i settori della conoscenza rivestono all'interno di un disegno di crescita e rinnovamento del Paese e delle sue istituzioni, di opportunità e diritti per tutti i cittadini, di ripresa di una crescita economica sana. Il Governo propone solo tagli, ma deve essere chiaro al Paese che per riprendere la strada dello sviluppo è necessario un grande investimento pubblico sulla conoscenza, come stanno facendo, nonostante la crisi, i grandi Paesi europei.
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Quelli che... non sanno dire solo "NO"! |
Si è svolta a Roma il 3 dicembre 2008 l'assemblea nazionale dei quadri e delegati della FLC Cgil in cui sono state presentate le proposte della FLC Cgil su Scuola, Università, Ricerca e Afam, che saranno rappresentate ai tavoli di confronto del Ministero; le proposte sono la base per l'apertura di un dibattito che affronti il merito dei problemi e diano un contributo per l'avvio di serie riforme nei settori della conoscenza.
Tra i partecipanti, hanno portato il loro contributo anche lavoratori e lavoratrici dei comparti della conoscenza.
L'assemblea è stata una ulteriore tappa della mobilitazione della FLC Cgil, l'occasione per smentire chi ci accusa di essere buoni solo a dire dei "NO" e in preparazione dello sciopero generale del 12 dicembre.
Le linee programmatiche della FLC Cgil per la Ricerca.
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CCNL Ricerca 2006-2009: incontro all'Aran del 27 novembre 2008 |
È ripreso all'Aran il confronto di merito sul Contratto della Ricerca, finalizzato all'approfondimento dei punti già rappresentati nelle precedenti riunioni dai sindacati e ritenuti utili a creare le condizioni per la sottoscrizione del CCNL 2006-2009.
L'Aran ha preso atto delle posizioni espresse dai sindacati, sollecitandone la formalizzazione in proposte concrete e unitarie, che potranno essere tradotte in un possibile articolato contrattuale.
FLC Cgil, FIR Cisl e Uil Pa-Ur si sono impegnate a far pervenire, entro i primi giorni della prossima settimana, all'Aran una proposta scritta e unitaria delle questioni approfondite nell'incontro di ieri. Incontro che, tuttavia, è stato utile per consentire un ulteriore lavoro di limatura sulle proposte di merito avanzate dal versante sindacale e per smussare i diversi punti di vista presenti fra le Organizzazioni sindacali.
La FLC Cgil ritiene che, ove non si realizzassero le condizioni per presentare all'Aran la proposta unitaria da inviare entro i primi giorni della prossima settimana, formalizzerà una propria proposta di merito.
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Il testo del Decreto Legge 180/08 approvato dal Senato |
Sul nostro sito nazionale abbiamo pubblicato il testo del Decreto Legge 180/08 approvato dal Senato nella versione emendata, e un'illustrazione e commento degli emendamenti e del provvedimento. Leggi la notizia.
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Una petizione per la tutela della salute dei pubblici dipendenti |
La FP Cgil (Funzione Pubblica) e la FLC Cgil hanno predisposto un appello per sensibilizzare l'opinione pubblica contro la grave discriminazione operata dalla legge 133/08 nei confronti dei dipendenti pubblici che non possono esercitare il diritto alla salute costituzionalmente garantito per tutti i cittadini.
La legge 133/08 all'art. 71 introduce norme che colpiscono la malattia dei pubblici dipendenti.
In questa restrizione il Ministro ha inteso fare rientrare:
- le visite mediche e gli esami clinici effettuati per la prevenzione dei tumori, anche se si è inseriti nei programmi di prevenzione previsti dalle regioni.
- le visite di controllo e gli esami clinici effettuati durante la gravidanza, infatti la legge tutela solo i cinque mesi di congedo per maternità obbligatori, le gravidanze a rischio, i parti prematuri.
Chiediamo che il governo intervenga immediatamente ponendo riparo ad una scelta iniqua e gravemente lesiva della salute dei pubblici dipendenti, contraria ai diritti costituzionali di ogni singolo cittadino.
L'appello è stato inviato alle associazioni per la prevenzione e la cura dei tumori per denunciare questa grave discriminazione e chiedere il loro appoggio.
Le firme dovranno essere raccolte entro il 16 dicembre e saranno inviate al Governo.
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La Camera approva la legge finanziaria per il 2009 |
Confermati i tagli per la scuola, ulteriori tagli per Università e Ricerca, nessuna risorsa aggiuntiva per gli ammortizzatori sociali, per il precariato e per la tutela di salari e pensioni.
Una conferma, se mai ce ne fosse bisogno, dell'assoluta mancanza di riscontro delle "aperture" del Ministro Gelmini: solo parole e nessun fatto concreto.
Si scopre in modo inequivocabile il "bluff" del Ministro Brunetta sui rinnovi dei contratti pubblici. Poche le risorse, neanche tutte disponibili per il salario tabellare, nessuna certezza su ulteriori risorse derivanti dai risparmi. E per finire, il Governo che si arroga il diritto di attribuire d'ufficio gli aumenti in assenza del Contratto.
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Durata dei contratti flessibili: Brunetta torna ancora una volta sui suoi passi |
Dopo l'interpretazione contenuta nel parere al comune di Ancona su cui la nostra organizzazione aveva già espresso delle riserve, essendo chiaramente in contrasto con una precedente direttiva (la n. 3 del 2008), oggi la Funzione Pubblica ritorna sulla spinosa materia dei contratti flessibili.
Infatti, la scelta di bloccare il processo di superamento del precariato non poteva che avere effetti pesanti sulla stessa funzionalità degli uffici. Se non si può stabilizzare né mantenere in servizio i precari è evidente che il problema non è solo dei lavoratori ma anche dell'amministrazione.
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Esonero volontario e collocamenti a riposo "forzati" nelle pubbliche amministrazioni: chiarimenti |
L'articolo 72 del DL 112/08 (ora Legge 133/08) ha introdotto una serie di norme finalizzate a "svecchiare", in maniera più o meno forzata, la pubblica amministrazione.
Il Ministero della Funzione Pubblica ha emanato il 20 ottobre 2008 la circolare n. 10 nella quale fornisce alcuni chiarimenti sulle modalità di applicazione di queste norme.
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Sicurezza a scuola e nei luoghi di lavoro |
In Italia si muore sul lavoro e si muore a scuola. Sembra incredibile, anche perché siamo di fronte a rischi arcinoti da anni, per far fronte ai quali ci sono le soluzioni.
Non si tratta di tragiche fatalità come va dicendo il Presidente del Consiglio, ma colpevoli certezze.
La quasi totalità degli edifici scolastici presenta almeno un deficit di sicurezza. E ciò nonostante si è passati con leggerezza da una proroga all'altra nella messa a norma. I fondi per l'edilizia scolastica sono passati da 1.569 miliardi di lire del triennio 1996-98 a 1.351 miliardi di lire nel triennio successivo a zero nel 2002 a 461.916 euro nel triennio 2003-05. La finanziaria 2007 rifinanzia il triennio per 250 milioni di euro. Una decrescita continuata e ingiustificata.
Il costo umano, in termini di infortuni, è invece in costante crescita: da 79.168 alunni e 4.393 insegnanti infortunati nel 1997 si è arrivati nel 2007, rispettivamente, a 90.478 e 12.912.
La situazione nei documenti della FLC Cgil.
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Brevissime |
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Retribuzioni. Personale ex APAT, siglata l'Ipotesi di accordo sul trattamento accessorio 2006-2008. |
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ANSAS. Si mobilitano i lavoratori dell'ex Indire, i sindacati scrivono al Ministro Gelmini. |
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Internet. Il portale della FLC mette a disposizione un estratto dei suoi contenuti con il sistema RSS. Leggi come fare. |
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