Ancora tanti, troppi, i punti interrogativi su quanto si riuscirà ad ottenere già nel 2007 e quanto sarà effettivamente programmato per il biennio a seguire rispetto all’obiettivo della eliminazione del precariato negli enti di ricerca.
Rispetto alla posizione della FLC " Mai più precari!" registriamo ancora l’assenza di una chiara condivisione da parte dei ministeri competenti e troppo spesso addirittura una esplicita negazione di questo obiettivo da molte direzioni di enti, che cercano di occupare gli spazi lasciati vuoti dal silenzio della politica.

Il Ministero della Funzione Pubblica ha prodotto una prima bozza di circolare che è ancora assolutamente vaga, parziale e insoddisfacente. Inoltre siamo ancora in attesa di un incontro con il Ministero dell’Università e della Ricerca e nulla sappiamo di che cosa intendano fare gli altri ministeri che hanno la vigilanza di enti pubblici di ricerca.

Sul fronte dei singoli enti alcuni casi emblematicamente negativi sono, ad esempio, quello dell’INAF, ente di cui, da voci del MiUR, apprendiamo sia prossima la decisione del commissariamento, che lascia che circolino documenti dell’amministrazione che vanno nella direzione di stabilizzare pochi e ben selezionati lavoratori, salvo poi asserire che non si tratta di opinioni ufficiali. Per conoscere la posizione ufficiale da tempo abbiamo chiesto un incontro all’Amministrazione e stiamo ancora aspettando.

Ancora più grave è il comportamento della Presidenza del CNR che vorrebbe dedicare un numero consistente di deroghe, che devono essere utilizzate entro aprile 2007 e per le quali la FLC ha dichiarato che la priorità deve essere data ai vincitori di concorsi già espletati a cominciare da coloro  che hanno una posizione di precarietà economica maggiore, ancora una volta per avanzamenti di carriera.
Ma ancora più negativa è la scelta fatta con il bando di 118 concorsi per ricercatori, i primi a livello nazionale, dopo più di 5 anni, in cui, oltre a scelte sulle lauree richieste a dir poco incomprensibili, si prevede di assegnare solo 10 punti su 120 alle pubblicazioni dei candidati, riducendo quasi a zero il peso dell’attività svolta nel mondo della ricerca spesso per moltissimi anni.

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Dopo una serie di incontri in tutti i centri ENEA si è svolta il 28 marzo una assemblea che ha visto una amplissima partecipazione. In tale assemblea si è discusso, sulla base della piattaforma preparata dalla FLC, la strategia da sviluppare per il superamento del precariato utilizzando tutti gli strumenti normativi e contrattuali disponibili.

È stato anche votato un ordine del giorno che è stato portato nella stessa giornata al Presidente dell’ENEA Prof. Paganetto.
Dal Presidente è venuto l’impegno ad operare attraverso una programmazione trasparente per il superamento del precariato.

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Alla spontanea manifestazione che i lavoratori precari del CRA hanno indetto per il 27 marzo il Comitato del CRA della FLC ha dato il suo appoggio condividendo le loro richieste che sono anche presenti nella piattaforma “Mai più precari” che la FLC ha messo a punto e di cui reclama l’attuazione con urgenza da parte dell’ente.

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Sit-in di fronte al Ministero dei Trasporti da parte dei lavoratori dell’INSEAN organizzato da CGIL, CISL e UIL allo scopo di sollecitare il risanamento dei conti dell’ente ed il suo rilancio.
Si ricorda che nella Finanziaria 2007 uno specifico comma prevede la riorganizzazione, anche attraverso fusione ed accorpamento con altri enti pubblici di ricerca, dell’ente su proposta del Ministero dei trasporti di concerto con quello dell’università e della ricerca.
Nell’incontro che si è tenuto con rappresentanti del Ministro Bianchi è stata indicata la linea per uscire entro il mese di aprile dall’emergenza economica, per definire una strategia che garantisca i fondi ordinari all’ente per i prossimi anni e si è iniziato un approfondimento sulla missione e la collocazione dell’INSEAN nel contesto degli enti pubblici di ricerca.
Il 23 aprile un successivo incontro dovrà valutare se le iniziative messe in campo avranno dato esito positivo.

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Sono ancora bloccate le trattative sull’applicazione dell’art. 15 per la progressione di carriera di ricercatori e tecnologi e ciò impedisce anche ogni decisione sui vincitori dei concorsi degli anni passati e, di riflesso, anche l’operazione sulle stabilizzazioni.

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Appare incomprensibile il fatto che ben 43 domande di passaggio orizzontale siano state respinte con motivazioni ben poco chiare. La FLC è disponibile ad appoggiare i lavoratori che volessero presentare ricorso.

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Proclamato anche per la Ricerca lo sciopero per il 16 aprile. Oltre alle risorse per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro la richiesta delle OO.SS. confederali è l'apertura del tavolo politico con il Ministero dell'Università e Ricerca così come previsto dal Memorandum sul lavoro pubblico.

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La FLC ha prodotto un proprio documento sul reclutamento dei ricercatori delle università e lo ha discusso nell’iniziativa che si è svolta il 29 e il 30 u.s.

Il MiUR ha, a sua volta, prodotto una bozza di linee guida al riguardo che, pur mancando di un chiaro quadro politico nella direzione di dire basta al precariato, contiene alcuni elementi interessanti.

Riteniamo che molti dei contenuti della proposta FLC, almeno quelli del livello di valutazione iniziale, sia nel transitorio che a regime, possano essere utili anche per gli enti di ricerca.

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Mai più precari, un libriccino a cura di Francesco Sinopoli, è una piccola guida per tutti coloro che hanno un rapporto di lavoro a tempo determinato o atipico in questi due comparti.
Il libricino costa 8 euro ed è richiedibile alla Casa editrice valore Scuola. Gli iscritti alla FLC Cgil hanno lo sconto del 20% sul prezzo di copertina.

È disponibile il volume TuttoContrattoRicerca, a cura di Adriana Timoteo e con una presentazione di Marco Broccati. Contiene il Ccnl del comparto 2002-2005, quadriennio e biennii, e in un CD tutta la normativa utile e i precedenti contratti, compresi quelli in forma di Dpr.
Il libro costa 12 euro. Sconto del 20% agli iscritti FLC Cgil.

E’ in lavorazione un libro unico nel suo genere: Il Codice della docenza universitaria, a cura di Roberto Voza e Giuseppe Lella con una presentazione di Giovanni Garofalo.
E’ la raccolta di tutto il corpo legislativo e normativo sulla docenza universitaria suddiviso in un indice cronologico dal 1924 al 2007 e in un indice analitico nel quale le stesse leggi sono suddivise per voce: ad es., reclutamento, rapporto di lavoro, aspettativa ecc.
Si tratta di un’opera indispensabile non solo per i sindacalisti, ma anche per chi lavora nelle segreterie e per chi si occupa di amministrazione e gestione degli atenei.
Il volume è di 720 pagine e ha un prezzo di copertina di 60 euro. Agli iscritti FLC Cgil lo sconto del 20%.

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