La manovra anticrisi segna una inversione di tendenza, seppur parziale, dell'atteggiamento che il Governo ha avuto fin dal momento del suo insediamento nei confronti dei precari. Grazie alle lotte di questi ultimi 12 mesi la temuta norma ammazza precari non è entrata in vigore ma rimane ancora in discussione al Senato. Il dato certo è che la scadenza del 30 giugno è passata senza l'abrogazione delle stabilizzazioni. Non è poco anche se, chiaramente, non basta a risolvere i problemi delle migliaia di precari dei settori della conoscenza. Nel provvedimento anticrisi si prevede inoltre la possibilità per le amministrazioni di bandire sia concorsi con riserva del 40% per gli aventi diritto alla stabilizzazione in virtù della finanziaria 2007 e 2008 sia concorsi in cui si valorizza, con apposito punteggio, l'esperienza degli aventi diritto alla stabilizzazione con contratto a tempo determinato e dei collaboratori coordinati e continuativi. Si modifica la  disciplina dei contratti a termine e si proroga la scadenza delle graduatorie dei concorsi pubblici.

Tuttavia, come dicevamo, questi  strumenti sono del tutto insufficienti. Il mantenimento dei livelli occupazionali a partire dai settori della conoscenza richiederebbe, innanzitutto, il venir meno dei tagli messi in atto dalla legge 133/08. Oppure, rimanendo questa la situazione, quanto  meno una vera operazione di allargamento degli strumenti di sostegno al reddito per chi perde il lavoro.

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Mentre sono in corso le operazioni per le graduatorie provinciali dei docenti e degli ATA  e per le graduatorie d'istituto docenti (entro il 31 luglio la compilazione del modello B), dal Ministero non arriva ancora nessuna risposta sulle immissioni in ruolo e sui provvedimenti di tutela per i lavoratori precari licenziati a settembre. A questo proposito, è stata inviata nella giornata di oggi, 17 luglio, al Ministro Gelmini una richiesta unitaria per sollecitare un incontro.

Il 10 giugno scorso era stato preannunciato un provvedimento urgente a tutela dei lavoratori che il prossimo anno non avranno più un contratto annuale, i cui contorni restano ancora fumosi. Nel decreto anticrisi non c'è l'ombra di questo provvedimento anche se "voci di palazzo" danno per certo un emendamento in sede di conversione. Siamo davvero al ridicolo: un Governo che emana un provvedimento urgente che poi emenda sé stesso per aggiungere un provvedimento annunciato da mesi non è certo un Governo serio e attento ai problemi dei lavoratori.

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La scelta delle scuole per le graduatorie d'istituto avverrà entro il 31 luglio attraverso la procedura del Ministero delle Istanze on-line.
La compilazione del modello B, sia di prima fascia (per gli inclusi nella graduatoria ad esaurimento) che per chi ha presentato domanda per le graduatorie d'istituto di II e III fascia, dovrà avvenire direttamente utilizzando la suddetta procedura.

Si tratta di una importante innovazione che dovrebbe determinare almeno tre vantaggi:

1. evitare errori nella scelta delle scuole prescelte;
2. accelerare la pubblicazione delle graduatorie d'istituto, in particolare della prima fascia;
3. ridurre il carico di lavoro delle scuole per attività puramente ripetitive.

Trattandosi di una procedura innovativa (è stata utilizzata solo per lo scioglimento delle riserve lo scorso anno), non per tutti è di facile utilizzo.
Per maggiori informazioni sono disponibili sul nostro sito due semplici guide sia per la registrazione alle istanze on-line che per la compilazione del modello B.
Abbiamo anche predisposto un video che illustra passo per passo la procedura.

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