Le norme della finanziaria
2008 confermano la strada già intrapresa da quella 2007 e
dalla direttiva
7: il lavoro flessibile nella pubblica amministrazione si è
tradotto in abusi costanti cui si deve rispondere sanando le
situazioni di illegittimo utilizzo di forme contrattuali diverse dal
contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.
Contestualmente e coerentemente, nei commi 86-106 si definisce un
percorso di stabilizzazione dei precari che le amministrazioni
dovranno concertare con i sindacati, entro aprile 2008. La
finanziaria ha però un limite enorme ha escluso il personale di
ricerca e didattica delle università e degli enti di ricerca.
Per i ricercatori delle università, a questo punto è fondamentale
garantire il proseguimento del reclutamento straordinario ad oggi
attivato per il 2007 anche per il 2008 e 2009, indipendentemente
dall'approvazione del nuovo regolamento per il reclutamento dei
ricercatori.
Per gli enti la situazione non è meno complessa. E’ necessario
partire dagli strumenti esistenti, che non mancano, iniziando
dall’inserimento nei piani triennali previsti dalla Finanziaria che
vanno discussi con le organizzazioni sindacali di una quota parte di
posti da destinare oltre che alle stabilizzazioni a concorsi che
prevedano il riconoscimento delle carriere a prescindere dal tipo
contrattuale. Paradigmatico è il piano quinquennale del CNR.
Partendo dallo sblocco delle assunzioni che, come sappiamo vige
dal primo gennaio 2008 pur nei limiti del turn over, si prevede
l’assunzione degli stabilizzandi e concorsi in numero tale da
rispondere al precariato interno.
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