La situazione complessiva sul precariato nei settori della scuola, della ricerca e dell’università a 9 mesi dall’entrata in vigore della legge finanziaria 2007 può essere valutata come l’avvio di un processo necessariamente da implementare.
Nell’università, grazie alla mobilitazione dei lavoratori e all’iniziativa sindacale, siamo riusciti a rompere il fronte degli atenei che si oppongono alla stabilizzazione. Dobbiamo infatti ricordare che anche dopo la direttiva 7, erano molti i rettori a respingere le nostre rivendicazioni.
Oggi, secondo i dati a nostra disposizione, su 52 università interessate, 29 (tra cui La Sapienza di Roma, L’Aquila, Siena, Torino sia statale che politecnico, Udine, Bologna, Catania) hanno avviato le procedure di stabilizzazione; in 10 atenei sono in corso trattative; 10 università rifiutano di stabilizzare. I problemi naturalmente non mancano in particolare quello degli atenei che ancora rifiutano di stabilizzare, oltre a quello più complessivo delle risorse e, per le università, del tetto del 90% che rischia di essere l’ostacolo più importante.
Negli enti di ricerca siamo già in condizione di fornire un primo dato numerico: sono circa 3600 i lavoratori che verranno stabilizzati. Come per le università le risorse sono una vera e propria emergenza che dovrà essere affrontata nella prossima finanziaria.
Per entrambi i comparti si pone la questione degli esclusi oggetto della campagna unitaria perché noi no? che si intensificherà nei prossimi giorni per sfociare in una iniziativa nazionale nel pieno della discussione sulla legge finanziaria.
Rispetto alla scuola, che presenta numeri di ben altra entità, con il 2007/2008 si è esaurita la prima tornata di assunzioni del piano triennale previsto dalla Legge finanziaria per il 2007. Si tratta di un primo importante passo verso la stabilizzazione dei lavoratori precari della scuola. Ma non mancano le ombre: innanzitutto il contingente per il personale ATA era del tutto insufficiente a coprire i posti vacanti e chiederemo che già con la finanziaria del 2008, il piano sia aggiornato per coprire nei prossimi anni tutti i posti disponibili che ad oggi sono oltre 70.000.
In alcune regioni e province gli uffici dell’Amministrazione non sono stati in grado di concludere le operazioni entro il 31 Agosto e pertanto diverse centinaia di assunzioni avranno decorrenza solo giuridica con assunzione in servizio il 1/9/2008.
In queste ore stiamo facendo un monitoraggio a livello territoriale su come sono andate le operazioni di immissioni in ruolo per il primo contingente, per valutare la situazione che si determina in vista delle prossime scadenze.
Ora si procede con le nomine a tempo determinato anche se la pubblicazione delle graduatorie d’istituto ritarda a causa dei tempi di emanazione dei provvedimenti (ancora una volta in piena estate) e l’applicazione del nuovo regolamento delle supplenze dei docenti risulta ancora poco chiara in alcuni punti.
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