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Anno IV n. 37 del 30 maggio 2008
   
Notizie
   
Agenda
 

12 giugno. Giornata mondiale contro il lavoro minorile. I bambini a scuola e non a lavorare

Secondo le stime dell’Organizzazione Internazionale del lavoro, sono 165milioni i bambini e le bambine, tra i 5 e i 14 anni, che lavorano.  Un fenomeno che dovrebbe essere sradicato entro il 2015, stando agli obiettivi del Millennio, sottoscritti dai Governi di tutto il mondo.

Il raggiungimento di tale obiettivo richiede, però, forti investimenti soprattutto nell’educazione e nel sostegno alle famiglie, dato che la povertà costituisce la prima causa del lavoro dei minori.  Per questo motivo, il messaggio chiave del 12 giugno 2008,  giornata mondiale  per lo sradicamento del lavoro minorile, è “L’educazione come risposta giusta al lavoro minorile”.

In occasione di tale evento, l’Internazionale dell’Educazione ha predisposto numerosi materiali di conoscenza e di sensibilizzazione sull’argomento, reperibili nel sito:

www.ei-ie.org/childlabour/en/

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Campagna dell’Internazionale dell’Educazione e dell’Unione degli studenti europei per la mobilità del personale e degli studenti nel settore universitario e nella ricerca

Per eliminare le troppe difficoltà che studenti e personale incontrano alla piena mobilità - ritardi frustranti, ostacoli nei finanziamenti, perdita di opportunità educative e di carriera – l’Internazionale dell’Educazione e l’Unione degli studenti europei,  hanno lanciato una campagna con i seguenti obiettivi:

  • Sussidi per la mobilità per almeno il 20% degli studenti
  • Riconoscimento di tutti i periodi di lavoro svolti al di fuori del proprio paese ai fini del reclutamento e della carriera
  • Corsi gratuiti di lingua in ogni istituto d’istruzione superiore
  • Benefici sociali e sistemi pensionistici che consentano la mobilità in Europa
  •  Creazione di una Carta Europea per la mobilità dei professori universitari

Sul website della campagna, www.letsgocampaign.net, si può firmare la petizione on line, che sarà presentata a tutti i governi dell’Area europea dell’istruzione superiore.

Inoltre, è presente una sezione dove ciascun visitatore può dare il proprio contributo alla compilazione del database sulla situazione in ogni paese europeo.

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Spagna e Francia. Successo delle mobilitazioni contro i tagli alla scuola e i processi di privatizzazione

Mercoledì 7 maggio, l’82% dei docenti di Madrid ha partecipato allo sciopero indetto da Comisiones Obreras, UGT e CSIT contro i processi di privatizzazione della scuola messi in atto dalla comunità autonoma della capitale, che  vanta una spesa di 5.330 euro all’anno per alunno,  la più bassa delle 17 comunità spagnole. Due le manifestazioni: una al mattino di circa 6.000 insegnanti e una al pomeriggio che, coinvolgendo anche i genitori e studenti, ha portato in piazza circa 20.000 persone.

Continuano, anche, le mobilitazioni indette dal sindacato francese contro il pesante taglio ai posti di lavoro nella scuola, soprattutto secondaria. Una grande manifestazione ha attraversato domenica 18 le strade di Parigi e buona è stata anche la partecipazione alle manifestazioni avvenute nei diversi territori.

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Forum Sociale Europeo: prosegue il lavoro di organizzazione del forum 2008 a Malmöe

Continua il lavoro preparatorio al Social Forum europeo che si terrà in Malmöe dal 17 al 21 settembre, con l’ultima assemblea preparatoria (EPA) che si svolgerà a Kiev (Ucraina) agli inizi di giugno.

Dieci le filiere in discussione:  inclusione sociale, ambiente, Europa dei diritti, eguaglianza e femminismo, pace e mobilitazione contro la guerra, lavoro, alternative economiche, educazione e informazione, migranti, strategie.

Il network educazione, di cui la FLC è parte attiva, ha proposto cinque seminari sui temi relativi alla difesa dell’educazione pubblica, la partecipazione, le condizioni di lavoro con particolar riferimento al precariato, la situazione dell’educazione nei paesi dell’Europa dell’Est.

Proposte e attività del network educazione si possono trovare nel sito del ESF.

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Diritti violati. Violente repressioni in Zimbabwe contro gli insegnanti

Le comunità rurali e diritti umani e sindacali sono stati le principali vittime della tensione post elettorale in Zimbabwe.

Pesanti gli attacchi contro gli insegnanti accusati di aver influenzato, a favore dell’opposizione, il voto delle comunità dove lavorano.

Più di 250 scuole sono state sottoposte ad azioni di violenza, centinaia di insegnanti sono stati picchiati, le loro case distrutte. Inoltre, il segretario generale del Sindacato degli insegnanti dello Zimbabwe (PUTZ) è stato arrestato con l’accusa di aver incitato la popolazione alla rivolta durante le celebrazioni del 1° maggio. L’Internazionale dell’Educazione ha avviato una campagna di sostegno al PUTZ.

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Appuntamenti

 

Calendario degli impegni internazionali della FLC mese di giugno


6-8/6 Kiev- Assemblea preparatoria del Social Forum europeo
9-10/6 Sofia - Conferenza dell’ETUCE sulla Violenza nelle scuole

 

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