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Anno III n. 35 del 30 maggio 2007
   
Notizie
   
Agenda
 

Undicesimo congresso della CES. Il sindacato europeo all’offensiva

Settecento delegati e 300 invitati, in rappresentanza di 81 confederazioni sindacali e di 12 federazioni sindacali europee, hanno partecipato all’XI Congresso della CES, tenutosi a Siviglia dal 21 al 25 maggio. All’ordine del giorno il rafforzamento di un sindacato europeo in grado di passare all’offensiva sui temi del lavoro e della costruzione di un’Europa sociale, solidale e sostenibile, attraverso un’azione sindacale e transnazionale più incisiva ed efficace. Tra i maggiori temi in discussione, il dumping salariale  e la precarietà, il salario minimo, la difesa dei servizi pubblici.

Permangono i problemi relativi all’identità e  al ruolo  della CES, che non esce da questo congresso  dotata di un effettivo potere contrattuale su questioni sindacali e sociali, come richiesto da molte organizzazioni nazionali, tra cui la CGIL.

Diversi i fronti di azioni e di mobilitazioni annunciati dalla CES.  Il primo appuntamento è previsto  per il 21 e il 22 giugno, a Bruxelles, in occasione del vertice dei capi di stato e di governo dell’Unione europea. La Ces manifesterà per rivendicare l’inserimento effettivo della Carta europea dei diritti fondamentali (la Carta di Nizza) in una prossima versione di Trattato europeo, contro l’eventuale tentativo dei leader europei di abbassare le tutele sociali previste dalla Carta.

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Petizione per una direttiva sui servizi d’interesse generale.  Occorre mobilitarsi per la raccolta delle firme

 A metà maggio erano poco più di 300.000  le firme,  raccolte in tutta Europa, a sostegno della petizione lanciata dalla CES per una direttiva-quadro sui servizi d’interesse generale che definisca i criteri e gli obiettivi della categoria dei servizi d’interesse generale, limiti l’impatto delle norme di concorrenza , garantisca il diritto e la capacità di finanziamento e di gestione dei poteri pubblici locali, regionali e nazionali e persegua obiettivi fondamentali come la coesione sociale e territoriale. Poche migliaia   le firme raccolte dalle Confederazioni italiane. Occorre fare di più e  raggiungere l’obiettivo di un milione di firme, anche per rispondere ai tentativi presenti nel parlamento europeo di cambiare in peggio il testo. Per firmare la petizione: homepage della CGIL all’ icona "Per servizi pubblici di alta qualità", oppure sito della ETUC/CES.

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Unione Europea. Le parti sociali  firmano un accordo quadro contro le molestie nei luoghi di  lavoro

Il 26 aprile scorso, le parti sociali europee hanno firmato un accordo quadro per combattere le molestie e la violenza nei posti di lavoro. L’intesa fornisce una metodologia per prevenire, identificare e gestire i problemi di molestie e violenze al lavoro. Vi si stabilisce che le imprese datoriali, tra cui quelle pubbliche, devono non solo condannare ogni caso di molestia e violenza, ma anche specificare la procedura da seguire quando tali episodi accadono, in consultazione con i sindacati. Secondo i dati forniti dalla Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, il 5% dei lavoratori europei subisce ogni anno molestie o episodi di bullismo. A essere maggiormente a rischio sono soprattutto le donne, gli impiegati e i lavoratori delle grandi imprese. I settori dove si verificano più frequentemente molestie e violenze sono la sanità, la scuola, la pubblica amministrazione, i trasporti e il turismo. L’accordo dovrà ora essere attuato dalle parti sociali dei 27 Stati membri entro tre anni.

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Unione Europea. Consultazione sull’area europea della ricerca

Con la  Consultazione  sul Libro Verde dell’Area Europea della ricerca, che si protrae fino alla fine di agosto, la Commissione Europea si propone di raccogliere le opinioni dei diversi stakeholder, tra cui il sindacato europeo dell’educazione (Etuce), sulle proposte relative allo sviluppo di un’area europea della ricerca. La Commissione sta raccogliendo i punti di vista su sei obiettivi centrali: la messa in atto di un mercato unico europeo per i ricercatori; la creazione di infrastrutture per la ricerca di livello mondiale; il rafforzamento degli istituti di ricerca europei; l’introduzione di un regime semplice ed armonizzato per i diritti sulla proprietà intellettuale; il coordinamento dei programmi di ricerca e le priorità; la promozione della cooperazione internazionale.

Il testo del Libro Verde sulla ricerca è consultabile nel sito della Commissione Europea.

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Unione Europea. Relazione annuale della Commissione europea sulla parità

Malgrado la crescita avvenuta negli ultimi anni - dal 2000 a oggi, sei degli otto milioni di posti di lavoro creati nella UE sono stati occupati da donne e, attualmente, il tasso di occupazione femminile nei 27 Stati dell’Ue è pari al 56,3%, con un aumento del 2,7%  – è ancora di 15 punti percentuali il divario  fra il tasso di occupazione maschile e quello femminile. Le donne hanno maggiori difficoltà  a conciliare vita professionale e vita privata, il 32,9% delle donne lavora a tempo parziale, contro il 7,7% degli uomini, e rimane uno squilibrio fra donne e uomini per quanto riguarda la loro presenza nei posti dirigenziali, sia politici, sia economici. Rilevante anche lo scarto fra le retribuzioni: gli uomini sono mediamente pagati il 15% l’ora in più delle donne. Tra gli strumenti adottati dalla Commissione a sostegno dell’occupazione femminile, la Direttiva europea del giugno 2006 che semplifica e modernizza la legislazione comunitaria esistente sulla parità di trattamento fra donne e uomini in materia di occupazione e il nuovo ciclo dei Fondi strutturali 2007-2013, che prevede l’avvio del programma Progress a sostegno dell’azione della politica comunitaria di parità di genere anche nel settore dell’occupazione e della solidarietà sociale.

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Solidarietà internazionale. Campagne internazionali contro i diritti violati

Iran, Costa Rica, Messico e Cile, quattro paesi in cui negli ultimi mesi si sono verificati casi di negazione dei diritti sindacali e di soprusi e violenze nei confronti di attivisti sindacali, culminati in atti di omicidio, licenziamento e incarcerazione. E’ in atto una campagna internazionale di protesta contro la violazione dei  diritti e di sostegno alle persone licenziate e in carcere. Per dare il proprio sostegno, entrare nel seguente sito: www.labourstart.org.

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Appuntamenti

Calendario delle attività internazionale della FLC nel mese di Giugno

4-5 Bruxelles - Conferenza sul dialogo sociale

6-8 Parigi - Congresso del sindacato dell’università e della ricerca Snesup-fsu

15 Parigi - Network europeo dei servzi pubblici

21 Bruxelles - Manifestazione della CES per l’inserimento della Carta di Nizza nella prossima versione del trattato europeo

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Edizione Mondo

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