Secondo uno studio dell’ufficio statistico dell’Unesco, pubblicato in occasione della Campagna globale 2006 “per un’educazione per tutti”, nei prossimi nove anni sarà necessario reclutare, nella sola scuola di base, 18milioni e centomila insegnanti qualificati per garantire a tutti il diritto ad un’educazione di qualità entro il 2015.

Lo studio, nell’esaminare lo status e le condizioni di lavoro degli insegnanti, evidenzia come il problema del reclutamento e della qualità nella professione docente sia rilevante non solo nei paesi in via di sviluppo, ma anche in Nord America e in Europa dove mancano, in particolare, gli insegnanti di matematica e di scienze. Secondo l’Internazionale dell’Educazione, per garantire la qualità dell’educazione, occorre soddisfare le seguenti condizioni: programmi di formazione che accompagnino la carriera docente; assunzione di docenti qualificati; programmazione pluriennale del fabbisogno di docenti.

Per ulteriori informazioni sul rapporto consultare il sito dell’Unesco.

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Agli inizi del mese di aprile, le delegazioni del Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione europea hanno raggiunto un accordo sul finanziamento dei fondi per il periodo 2007-2013. Sono stati aggiunti 4bilioni di euro alla cifra, decisa alla fine dell’anno scorso dal Consiglio europeo, in favore dell’allargamento dell’Unione Europea a 27.

Il presidente Barroso ha considerato l’accordo un’“eccellente notizia per l’Europa” che ore dispone di risorse sufficienti per assicurare lo sviluppo dell’Unione nei prossimi anni. Le risorse aggiunte saranno utilizzate per attività dell’UE relative alle relazioni esterne, alle politiche comunitarie di sicurezza e altre aree considerate prioritarie come i giovani, l’apprendimento per la vita, la ricerca e lo sviluppo e il network transeuropeo.

L’accordo sul budget dovrà essere adottato dal Consiglio e dal Parlamento nella riunione plenaria di maggio, in modo di assicurare l’implementazione della nuova cornice finanziaria dal primo gennaio 2007.

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Tra i diversi temi all’ordine del giorno del Comitato europeo sulle pari opportunità, riunitosi a Bruxelles il 20 e 21 aprile, figuravano l’uguaglianza dell’opportunità nei sistemi pensionistici e la dimensione di genere dei fenomeni migratori.

Relativamente al primo tema, i divergenti punti di vista presenti nelle relazioni sulla situazione in Lituania, Italia e Germania hanno evidenziato l’esigenza di approfondire ulteriormente la questione al fine di definire principi comuni a livello sindacale europeo.

Per quanto riguarda la dimensione di genere nella migrazione - secondo i dati dell’ONU più del 50% dei migranti e dei rifugiati sono donne - il Comitato ha deciso di approfondire la discussione ed elaborare proposte in vista dell’Assemblea del prossimo dicembre e del congresso dell’IE del prossimo anno.

E’ stata, infine, presa la decisione di lanciare una campagna, in occasione dei prossimi mondiali di calcio in Germania, contro l’uso di palloni fabbricati sfruttando il lavoro dei minori e di prendere posizione contro la costruzione di un bordello che potrà ospitare più di 600 persone proprio a lato dello stadio dove si terranno le gare.

Sull’attività dell’Internazionale dell’educazione consultare il sito www.ei-ie.org.

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Dopo l’approvazione da parte del Consiglio informale “Competitività” (mercato interno, industria e ricerca), avvenuta il 21-22 aprile, della proposta di direttiva modificata dalla Commissione, la parola torna al Parlamento europeo con un possibile voto in seconda lettura nel prossimo autunno. Per i sindacati europei dei servizi e dell’educazione restano aperti numerosi interrogativi, nonostante gli importanti passi fatti nella difesa della legislazione del lavoro e dei contratti.

Il nuovo testo, infatti, lascia troppi vuoti interpretativi, per la presenza di numerose contraddizioni, e suscita perplessità per la sua possibile applicabilità a tutti i servizi d’interesse economico generale, tra cui il settore educativo, soprattutto l’istruzione superiore e la formazione professionale.

La FSESP (la Federazione europea dei sindacati dei servizi pubblici) e l’ETUCE (la struttura europea dell’Internazionale dell’Educazione) stanno lavorando congiuntamente per definire una posizione comune sul nuovo testo ed individuare le prossime iniziative prima del voto al Parlamenti europeo. Il testo della Direttiva sarà oggetto di discussione alla prossima riunione del Comitato esecutivo della ETUCE.

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Il prossimo Social Forum Europeo si terrà ad Atene dal 4 al 7 maggio. Il “network educazione”, di cui la FLC fa parte insieme a circa 40 altre sigle tra sindacati e organizzazioni, ha definito 8 seminari e un’assemblea finale che dovrebbe raccogliere le proposte emerse e decidere iniziative di mobilitazione a livello europeo, come già avvenuto l’anno precedente. Tra gli obiettivi del “network educazione” c’è anche quello di allargare la rete ai paesi dell’Est europeo, ai quali sarà dedicato un apposito seminario.

La FLC è presente nei seguenti seminari:
- “Neo-liberalismo e educazione: uno sguardo sui cambiamenti nell’istruzione superiore e nella ricerca”, con un intervento di Paolo Saracco della segreteria nazionale.

- “Un’altra educazione è possibile in Europa”, preseduto da Pino Patroncini del Centro nazionale. E’ previsto l’intervento di Loredana  Fraleone, a nome del Tavolo “Fermiamo la Moratti” di cui la FLC è parte attiva.

- “Quale educazione per quale società”, coordinato da Giovanna Fassetta, insegnante di lingua e cultura italiana a Glasgow.

Per partecipare al Social Forum insieme con la delegazione della FLC è possibile iscriversi via internet. Il costo dell’iscrizione è di 20 Euro a persona ed è possibile pagare direttamente con carta di credito (modo più veloce) o attraverso pagamento bancario, spedizione di fax e successiva iscrizione (un modo decisamente più complesso). All’interno del sito è possibile trovare anche indicazioni per alloggi economici in Atene.

Per le modalità d’iscrizione: https://athens.fse-esf.org.

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