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Direttore responsabile Ermanno Detti

Periodico telematico a cura della Federazione Lavoratori della Conoscenza Cgil
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Anno V n. 24 del 4 giugno 2009

   
Notizie
   
Agenda

4-7 giugno elezioni europee,
la CES lancia un appello per il voto

 

Migliaia di lavoratori alle manifestazioni della Confederazione Europea dei Sindacati

Le persone al primo posto, questo lo slogan che ha accompagnato le imponenti manifestazioni svoltesi nei giorni 14, 15 e 16 maggio in varie capitali europee. Per il sindacato europeo non devono essere i lavoratori a subire le conseguenze di una crisi economica di cui non sono responsabili. Le richieste della CES riguardano la definizione di un nuovo patto sociale in Europa, basato sui seguenti punti:

  • vasto programma di rilancio economico, mirato ad offrire posti di lavoro più numerosi e di migliore qualità, a proteggere l'occupazione nelle industrie chiave, ad investire in tecnologie nuove e sostenibili e a preservare i servizi pubblici essenziali;
  • salari e pensioni migliori, servizi assistenziali e previdenziali più solidi, sussidi maggiori per proteggere il potere d'acquisto e diritti di partecipazione effettivi, necessari per sostenere l'economia;
  • porre fine alle recenti decisioni della Corte di giustizia europea a favore delle libertà di mercato e a discapito dei diritti fondamentali e degli accordi collettivi, confermando gli obiettivi sociali del mercato interno e garantendo uguaglianza di trattamento e di retribuzione per i lavoratori migranti "distaccati";
  • regolamentazione efficace dei mercati finanziari, equa distribuzione della ricchezza, senza un ritorno al capitalismo casinò o alle cattive abitudini che hanno caratterizzato i mercati finanziari negli ultimi 20 anni;
  • una Banca centrale europea impegnata nella crescita e nella piena occupazione, e non solo a favore della stabilità dei prezzi.

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Unione Eeuropea. Il Consiglio europeo rilancia la strategia di Lisbona nel settore educativo

Rinviata al 2020 l'acquisizione degli ambiziosi obiettivi lanciati 9 anni fa per fare dell'Europa l'economia più competitiva fondata sulla conoscenza. Il Consiglio dell'UE ha, infatti, deciso di continuare la cooperazione nell'educazione e nella formazione fino al 2020 avendo particolare attenzione ai seguenti obiettivi: fare dell'apprendimento per la vita e della mobilità una realtà; migliorare la qualità e l'efficienza dell'istruzione e della formazione; promuovere l'equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva; innalzare la creatività e l'innovazione, compresa l'imprenditorialità, a tutti i livelli dell'educazione.

Riconfermati cinque benchmark per il 2020: almeno il 15% degli adulti in percorsi di apprendimento; portare il livello basso negli apprendimenti linguisti, matematici e scientifici al di sotto del 15% ; almeno il 40% di persone tra i 30-34 anni con un titolo di studio d'istruzione terziaria ; portare al di sotto del 10% la percentuale di giovani che escono precocemente dal sistema d'istruzione e formazione e almeno il 95% dei bambini tra i 4 anni e l'età d'inizio della scuola primaria in percorsi educativi.

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Università. Un mercato sempre più appetibile per i privati

Cresce la preoccupazione delle organizzazioni sindacali per la crescita del mercato privato nell'istruzione superiore, il cui valore è stimato tra i 40 e i 50 miliardi di dollari. Su iniziativa dell'UCU (University and College Union), la più rappresentativa organizzazione sindacale dell'istruzione superiore della Gran Bretagna, sindacati di tutto il mondo, tra cui la FLC Cgil, hanno deciso di sviluppare una serie di nuovi accordi internazionali per proteggere la libertà accademica e monitorare l'attività delle compagnie private nell'istruzione superiore . Nel frattempo, mentre rimane forte la contestazione degli studenti in molte aree europee contro il processo di Bologna visto come un grimaldello per privatizzare l'università, i ministri dei 46 paesi aderenti ne proseguono l'azione di consolidamento, fissando i prossimi obiettivi: dimensione sociale, lifelong learning, ricerca ed innovazione, apertura internazionale e mobilità, adozione dell'obiettivo di coinvolgere entro il 2020 almeno il 20% del personale nei processi di mobilità a livello europeo ed internazionale.

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Diritti negati. In Turchia e Iran continua l'azione di repressione dell'attività sindacale

È stata di breve durata la "liberalità" del governo turco che per la prima volta aveva consentito di tenere manifestazioni in piazza in occasione del primo maggio. Il 28 maggio, infatti, trenta sindacalisti del sindacato turco Egitim Sen sono stati arrestati dopo un'irruzione della polizia nelle sedi sindacali a Ankara ed in altre località.

Anche in Iran prosegue l'azione del governo contro i sindacati, tra cui quelli degli insegnanti, con l'arresto di ulteriori sindacalisti durante la giornata del primo maggio. Per questo motivo, quattro federazioni sindacali mondiali, tra cui l'Internazionale dell'educazione, hanno indetto una giornata di azione mondiale per il 26 giugno per richiedere giustizia per i lavoratori iraniani. Ci saranno manifestazioni davanti alle ambasciate italiane per protestare contro il continuo diniego dei diritti e gli arresti dei sindacalisti.

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XV Congresso della FETE-UGT

Il sindacato spagnolo rivendica maggiore solidarietà e più risorse per garantire un'educazione di qualità per tutti. Rieletto il segretario generale uscente, Carlos Lopez Cortinas con l'87% dei voti a favore ed è stata potenziata la presenza femminile nel comitato esecutivo, composto da 7 donne e 6 uomini.

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Parlamento europeo. Risoluzione sull'apprendimento della lingua materna e delle lingue straniere

Il Parlamento riconosce nella diversità linguistica dell'Europa «una risorsa culturale fondamentale» ed esorta gli Stati membri a integrare il multilinguismo, oltre che nell'ambito dell'istruzione, anche nelle politiche in materia di apprendimento permanente, inclusione sociale, occupazione, mezzi di comunicazione di massa e ricerca.

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Berlino. Confermata dai cittadini l'esclusione della religione dall'insegnamento curricolare

Nelle scuole berlinesi non si insegna religione, a meno che le famiglie non ne facciano esplicita richiesta. Si insegna invece etica. Un referendum per l'insegnamento curricolare della religione, appoggiato dalla Merkel, non solo non ha raggiunto neppure il quorum, ma la maggioranza dei pochi votanti ha addirittura votato no.

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Appuntamenti

 

I prossimi appuntamenti internazionali della FLC

19-21 giugno: Vienna, Assemblea preparatoria Forum Sociale Europeo.
25-27 giugno: Atene, Congresso Olme.
5-8 luglio: Parigi, Conferenza mondiale Unisco sull'istruzione superiore.

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