La situazione degli enti di ricerca |
Non è semplice cercare di riportare ad unità la situazione degli enti pubblici di ricerca dopo la stagione del Ministro Moratti, ma anche dopo la Legge finanziaria 2007.
Insieme a motivazioni tecniche questa è anche la ragione del ritardo con cui questa news viene diffusa.
Come tante volte ripetuto l’aspettativa del mondo della ricerca pubblica per una netta inversione di tendenza era alta almeno su tre piani:
- Dare una risposta concreta al problema del precariato,
- Aumentare i finanziamenti dopo anni di tagli,
- Ridare autonomia agli enti ed a quanti vi operano.
Sui primi due piani le risposte che ritroviamo nella finanziaria sono estremamente deludenti. Ritorneremo su questi aspetti in un punto successivo.
Per quanto riguarda l’autonomia abbiamo avuto in questi mesi la sensazione che non si tratti di qualcosa di chiaro e condiviso da tutti i componenti del Governo. Solo ora cominciano a essere fatti dei passi ancora molto iniziali con la discussione in Parlamento della Delega per il riordino degli enti di ricerca vigilati dal Miur.
Per aggiungere confusione nel quadro generale va anche detto che gli enti di ricerca, a seconda della generosità del Governo e dell’oculatezza con cui sono stati in passato gestiti finanziariamente, si trovano oggi con situazioni economiche estremamente diversificate. Alcuni rischiano la chiusura o non hanno i fondi per svolgere una normale attività di ricerca, altri riescono ad andare avanti o hanno risorse in abbondanza.
Agire come sindacati per difendere i diritti dei lavoratori e il ruolo degli enti diviene quindi un’impresa molto difficile che comunque vogliamo portare avanti con rigore.
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Riordino degli enti vigilati dal MIUR |
E’ all’esame della Commissione settima del Senato il disegno di Legge N. 1214 che prevede la delega al governo per il riordino degli enti di ricerca vigilati dal MIUR.
Si è svolta il 1° febbraio l’audizione con CGIL, CISL e UIL durante la quale la FLC ha fatto presenti le proprie priorità in particolare la necessità di operare per dotare di autonomia statutaria tutti gli enti di ricerca anche vigilati da altri Ministeri. I membri della Commissione hanno recepito le nostre posizioni e pensiamo ne terranno conto al momento del parere che dovrà essere espresso nei prossimi giorni.
E’ comunque fondamentale che il Governo, una volta ottenuta la delega, prima di proporre i decreti relativi senta le OO.SS.
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Degrado ricerca |
Il progressivo definanziamento degli enti di ricerca attuato negli ultimi anni, la gestione miope di molti di questi, ma anche la scelta della finanziaria 2007 di dedicare risorse consistenti alle imprese sperando che siano queste a produrre ricerca, innovazione e sviluppo trascurando la risorsa prioritaria degli enti pubblici di ricerca mostra già i suoi effetti ad esempio in Lombardia.
Per questo motivo CGIL, CISL e UIL hanno preso l’iniziativa di indire una conferenza stampa
di denunzia dello stato delle cose.
Sempre a proposito di degrado o comunque di rischio di degrado, ci vengono segnalati, e sono contenuti nell’ultimo numero de Le Scienze, i dati sulla produzione scientifica di alto livello del CNR che sono in netta diminuzione. Rinviamo ogni considerazione ad una analisi più attenta della situazione, ma riteniamo che questo fatto sia comunque indicativo di una trasformazione dell’essenza stessa del maggior ente di ricerca italiano.
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Precariato |
Durante tutta la fase della Legge Finanziaria la FLC ha operato per ottenere dal Governo e dal Parlamento chiare scelte per sconfiggere la piaga del precariato nella ricerca. Abbiamo spesso ripetuto che le dimensioni abnormi del precariato e il suo impiego spesso selvaggio non solo ha gravi conseguenze sulla vita di tanti giovani e non più giovani, ma determina gravi malfunzionamenti degli stessi enti che sono messi nell’impossibilità di programmare correttamente la propria attività che spesso ha una valenza pluriennale. In conseguenza di ciò la stessa valutazione che si vuole attuare sul sistema ricerca diviene difficile se non impossibile.
Alcune cose le abbiamo ottenute, anche se avremmo voluto più coraggio e lungimiranza da parte di chi ci governa.
Ora chiediamo che tutto ciò che nella finanziaria è presente come opportunità venga attuato nel tempo minore possibile e con un’interpretazione la più ampia possibile.
Per questo abbiamo, da un lato, espresso la nostra valutazione delle norme e dall’altro abbiamo rinvigorito le iniziative di assemblee nei posti di lavoro con tutti i lavoratori, precari e stabili, e di preparazione di piattaforme
Per l’INFN le nostre proposte sono state inviate all’ente a cui è stato chiesto di attivare al più presto uno specifico tavolo.
Per l’APAT è stata chiesta l’attuazione immediata delle norme della finanziaria.
All’ENEA è iniziata una serie di assemblee ed è stato chiesto all’ente di conoscere al più presto i dati sul personale precario.
Al CNR si stanno facendo assemblee nelle diverse sedi ed il 13 febbraio si terrà una assemblea nazionale del personale precario. In tale assemblea sarà affrontato anche il problema dei circa 100 vincitori di concorsi dell’INTESA CNR-MIUR che devono essere tutti assunti al più presto utilizzando tutte le opportunità disponibili.
Sempre in riferimento al CNR, ma non solo, ricordiamo che il testo della legge finanziaria dà la possibilità di considerare tra i destinatari delle stabilizzazioni sia i tempi determinati che gli assegnisti ed i co.co.co. che abbiano superato selezioni.
Anche in molti enti monosede, quali l’INRAN, l’ICRAM, l’INEA, oltre che all’ISTAT, all’INAF, all’INGV ed all’ISPESL si stanno svolgendo assemblee sui problemi del precariato.
Vai allo speciale precari della ricerca.
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All’ISFOL è stata necessaria una mobilitazione per ottenere che nessuno dei precari andasse a casa |
La FLC visto che il mancato aumento dei finanziamenti all’ISFOL metteva in pericolo molti degli attuali lavoratori, dopo avere preparato una piattaforma con le indicazioni per superare il precariato, ha chiesto con CISL e UIL un intervento urgente al Ministro Damiano.
I lavoratori si sono mobilitati e solo alla scadenza del tempo utile per i rinnovi si è riusciti a superare i cavilli burocratici addotti dai revisori per allungare i tempi.
Se a questo punto possiamo ritenere di avere raggiunto un primo risultato, ora occorre andare avanti.
Non è tollerabile che un ente di ricerca che ha una importantissima missione continui ad avere personale che per meno del 15% è a tempo indeterminato.
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Accordo all’APAT per le tabelle di equiparazione |
Dopo un lungo lavoro finalmente si è giunti all’intesa per le tabelle di equiparazione nell’APAT. Il risultato è molto importante perché l’accordo era stato approvato massicciamente dai lavoratori dopo che si era giunti ad una intesa preliminare il 19 ottobre. Ma anche perché si è voluto contestualmente affrontare anche i problemi di chi era già inquadrato nell’APAT ma legittimamente richiedeva il riconoscimento nella carriera della sua professionalità.
Ora occorre terminare il processo di riordino con la definizione dello statuto. Per questo è stato richiesto un incontro con il Ministro.
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Al CNR si è faticosamente arrivati ad una possibile definizione di un accordo sulle progressioni di carriera |
Il pacchetto complessivo di proposte dell’amministrazione sulle progressioni di carriera di tutte le fasce di personale è stato approvato nelle sue linee generali dal coordinamento del CNR. Rispetto alle proposte iniziali si è ritenuto che ci fossero sufficienti elementi di novità. E’ ora fondamentale che siano garantiti tempi certi e rapidi e che le OO.SS. possano partecipare alla definizione dei criteri di attuazione, per quanto riguarda i passaggi III-I, che faranno la differenza.
I ricercatori e tecnologi che sono stati presi in giro sia dalla lentezza delle procedure sia dallo “scandalo” di alcun procedure valutative non sono disposti ad essere ancora una volta presi in giro.
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All’ENEA la FLC chiede corrette relazioni sindacali |
La richiesta di trasparenza e di correttezza con tutte le organizzazioni sindacali inviata alla direzione dell’ente attende una risposta nei fatti.
Auspichiamo che al più presto l’assetto istituzionale dell’ENEA sia completo e quello sarà il momento in cui verificare se si intende modificare una prassi di comportamento che per la FLC, ma prima di tutto per i lavoratori, è inaccettabile.
In attesa che ciò avvenga i problemi continuano.
Un esempio è la mozione della RSU di Bologna che chiede con forza il rilancio dell’ENEA di Bologna ed inserisce il problema della sede proprio nell’ambito di tale rilancio. Come FLC riteniamo che sia proprio questo l’aspetto rilevante: si chiede di potere esprimere le proprie capacità professionali e quindi si “pretende” dalla direzione dell’ente un piano di sviluppo dell’ENEA che valorizzi tali professionalità anche in collegamento con il territorio.
Sulla stessa linea ci siamo espressi in una recente assemblea del personale al centro Trisaia dove abbiamo festeggiato i nuovi colleghi a tempo indeterminato, gli ex CFL, abbiamo impostato le azioni da compiere per la stabilizzazione del personale precario, ma abbiamo anche sottolineato l’urgenza di un piano di rilancio del centro sulla base delle professionalità presenti ma in stretto collegamento con il territorio.
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Situazione dell’INSEAN |
All’INSEAN i lavoratori attendono fiduciosi, ma un po’ stufi la soluzione dei problemi di bilancio dell’ente che determina incertezza sul futuro dei precari, ma talvolta anche dei lavoratori stabili, difficoltà a programmare il futuro dell’attività e dei progetti e provoca frustrazioni e perdite di tempo per chi dovrebbe dedicare ad altro il proprio impegno.
Oggi, a seguito di una assemblea unitaria del personale, in parallelo alla riunione del Consiglio direttivo, è stato comunicato che il Ministro Bianchi, prendendo a cuore il futuro dell’ente che considera strategico per il settore dei trasporti, ha inviato una richiesta ai ministri dell’economia e della difesa perché venga sanato il deficit pregresso.
Una volta che ciò sia stato fatto, comunque necessariamente entro il mese di aprile, sulla base di quanto presente nella finanziaria si ridefinirà lo statuto dell’ente, di concerto anche con il MIUR e si inizierà un’azione di rilancio.
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Definiti i vertici della SOGIN |
E’ stato nominato il vertice della SOGIN ponendo fine alla gestione di questi anni.
Ciò che ora chiediamo al Presidente ed agli altri nominati è trasparenza, professionalità, oltre a chiare relazioni e collaborazioni con l’ENEA. Insomma di cambiare totalmente pagina.
Ciò che la SOGIN deve fare sul presidio e la sicurezza nucleare è troppo importante per i lavoratori e per i territori. Quindi gli errori (chiamandoli così per non andare sul pesante) del passato non devono assolutamente più ripetersi.
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Avviso ai lettori. Iscrizione on line all’edizione “MAI PIÙ PRECARI!” |
Come abbiamo avuto modo di precisare nel primo numero, le newsletter della FLC Cgil si sono arricchite di una edizione interamente dedicata ai lavoratori precari della conoscenza, decine e decine di migliaia di persone destinatarie di un rapporto di lavoro ad oggi con scarse o nulle prospettive.
Il titolo della testata “MAI PIÙ PRECARI!” è lo stesso della campagna nazionale che abbiamo lanciato dopo il riuscitissimo Convegno di Napoli del maggio scorso. Più che un titolo per noi è un imperativo politico.
I primi numeri sono stati inviati a tutti gli oltre 45.000 nominativi registrati alle nostre newsletter. Le spedizioni proseguono ora a quanti ne hanno fatto specifica richiesta. Chi vorrà ricevere “MAI PIÙ PRECARI!” dovrà dunque iscriversi tramite la pagina di registrazione sul nostro sito.
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Brevissime |
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"Libertà della persona". Il 12 febbraio si terrà il secondo seminario in preparazione al Forum della CGIL con Guglielmo Epifani sulla libertà di insegnamento e di ricerca. |
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I Bandi del Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura (CRA). Il CRA rende noti sul suo sito alcuni bandi per il conferimento di assegni di ricerca e di una borsa di studio per laureati tramite selezione pubblica per titoli ed esami.
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Appuntamenti |
12 febbraio 2007
"Libertà della persona"
Il secondo seminario nazionale promosso da Cgil, FLC, Proteo Fare Sapere
Roma, Aula Santi in Corso Italia, 25
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