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Una Legge finanziaria che non ci soddisfa, ma dobbiamo sfruttarla al massimo

Siamo ora entrati nella fase di attuazione delle norme previste dalla Finanziaria 2007. Per quanto riguarda il precariato nei nostri settori, come FLC abbiamo dato una prima lettura della legge Finanziaria a partire dalla complessità, ed in alcuni casi, confusione delle norme. Per quanto attiene Università e Ricerca se le norme  venissero interpretate in senso restrittivo i lavoratori interessati sarebbero pochissimi e solo con contratti a tempo determinato altrimenti le opportunità sarebbero maggiori riguardando  anche i lavoratori parasubordinati.

Per la parte Scuola Statale si è avviato un confronto tra il MPI e le organizzazioni sindacali.

In questa fase ancora incerta diventa indispensabile l’iniziativa nei singoli luoghi di lavoro per rilanciare le nostre piattaforme e per costruirne di nuove. E’ necessario andare fin da subito oltre le previsioni della legge finanziaria rilanciando le nostre richieste anche a livello nazionale dove si dovranno aprire tavoli di confronto specifici con i ministeri competenti.
Nei settori privati la legge finanziaria introduce diverse opportunità per l’emersione del lavoro nero e per la trasformazione dei rapporti di lavoro parasubordinato in rapporti di lavoro dipendente. Anche in questo senso va la nostra iniziativa per superare la giungla contrattuale che caratterizza questi settori.

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Lavoratori precari tecnici ed amministrativi dell’Università e Legge finanziaria

Ad una prima lettura della legge sembrerebbe che le norme sulla stabilizzazione non trovino applicazione per i lavoratori precari dell’università in quanto esclusivamente dedicate alle amministrazioni soggette a blocco delle assunzioni. Ciò rappresenterebbe una gravissima discriminazione nei confronti di questo personale. L’iniziativa delle FLC è immediata: si devono trovare le modalità affinché anche questo personale possa beneficiare delle opportunità  previste per tutti i precari del pubblico impiego.

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Punteggio doppio di montagna: la Consulta dice NO

La tanto attesa sentenza della Corte Costituzionale sul punteggio doppio di montagna è alla fine arrivata. Si tratta di una decisone importante e in linea con quanto da noi sostenuto fin dall’approvazione della legge 143/04.
Ora però sono trascorsi ben quattro anni scolastici e questa decisone rischia di provocare una nuova “rivoluzione” nelle graduatorie dei docenti.
Per questi motivi, a fronte della richiesta unitaria si è tenuto un incontro al MPI per affrontare le conseguenze della sentenza e gli atti che dovranno essere previsti per  sanare questa brutta situazione anche in previsione della prossima riapertura delle graduatorie e delle assunzioni in ruolo per il 2007/08.

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Reclutamento ATA: urgono soluzioni

Nei prossimi giorni è prevista l’emanazione del bando dei “24 mesi” per il personale ATA. Come FLC Cgil e unitariamente con CISL e UIL abbiamo sollecitato il Ministero ad affrontare e risolvere contestualmente tutte le questioni del reclutamento del personale ATA.
In particolare abbiamo posto il problema della possibilità di fare domanda al personale in possesso del requisito dei 24 mesi ma non in servizio alla data della domanda (assunti dal centro per l’impiego), di intervenire immediatamente per la istituzione di una terza fascia per i collaboratori scolastici, per superare il ricorso al centro per l’impiego e la contestuale riapertura delle graduatorie di seconda fascia per tutti i profili.
Abbiamo anche sollecitato che in occasione delle immissioni in ruolo previste per il 2007/08 siano utilizzati tutti i 20.000 posti previsti in modo da poter prevedere con la prossima finanziaria un piano di assunzioni a copertura di tutti i posti vacanti.

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All’ISFOL è stata necessaria una mobilitazione per ottenere che nessuno dei precari andasse a casa

La FLC visto che il mancato aumento dei finanziamenti all’ISFOL metteva in pericolo molti degli attuali lavoratori, dopo avere preparato una piattaforma con le indicazioni per superare il precariato, ha chiesto con CISL e UIL un intervento urgente al Ministro Damiano.
I lavoratori si sono mobilitati e solo alla scadenza del tempo utile per i rinnovi si è riusciti a superare i cavilli burocratici addotti dai revisori per allungare i tempi.
Se a questo punto possiamo ritenere di avere raggiunto un primo risultato, ora occorre andare avanti.

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Avviso ai lettori. Come far conoscere l'edizione "Mai più precari!"

Come abbiamo più volte scritto, questa newsletter è interamente dedicata ai lavoratori precari della conoscenza, decine e decine di migliaia di persone destinatarie di un rapporto di lavoro ad oggi con scarse o nulle prospettive.

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