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Anno III n. 45 del 7 luglio 2007
   
Editoriale
   
Notizie
 

Intesa per un’azione pubblica a sostegno della conoscenza. Importanti e significativi gli impegni assunti per l’AFAM

Un documento, il cosiddetto “MEMORANDUM”, intitolato “Intesa per un’azione pubblica a sostegno della conoscenzaè stato sottoscritto il  27 giugno con il Governo.

Si tratta di un programma per l’intera legislatura che impegna il Governo ed i sindacati firmatari ad assumere la conoscenza come elemento strategico per lo sviluppo del Paese ed a mettere in atto le iniziative concrete che sono necessarie per attuare tale scelta.

Ma per la FLC è anche fondamentale vedere riconosciuta in modo unitario la valenza strategica della conoscenza e, quindi, di tutti i settori che la compongono e che noi rappresentiamo.

E’ una scelta, come ha detto Epifani al momento della firma, moderna e all’altezza dei problemi che abbiamo davanti.
I punti di riferimento dell’Intesa sono gli accordi di Lisbona e l’Europa, entrambi visti come uno stimolo per la crescita e, quindi, non nella logica riduttiva della sola compatibilità economica.

Il documento risulta costituito da due parti distinte: una prima che si riferisce alla scuola ed una seconda, distinta in una sezione sull’università e l’alta formazione artistica e musicale ed in una sulla ricerca.
Per tutto il settore della conoscenza sono previsti gruppi di lavoro ristretti per monitorare le azioni che devono attuare i diversi punti dell’Intesa. Il senso è quello di evitare un atto fine a se stesso per affermarne invece la logica di obiettivi condivisi e, pertanto, verificati nella loro attuazione.

Di seguito la parte che riguarda l’Alta formazione artistica e musicale.
Da più parti è richiesto di ridare all’intero settore dell’Alta formazione quella centralità, indispensabile per l’identità del Paese in un mondo globalizzato, che ancora non ha, affinché l’intero sistema della produzione artistica possa rafforzare il valore di “bene culturale”, anche attraverso nuove politiche di investimento in organici (anche attraverso la progressiva limitazione di forme di precariato), figure professionali, strutture e patrimonio.
Per questo è necessario porre in essere, nel settore dell’alta formazione artistica e musicale, interventi che determinino, concretamente, l’avvicinamento dei Conservatori e delle Accademie al sistema universitario, portando a compimento, attuandola e integrandola, la legge di riordino n. 508 del 1999, con il completamento dei regolamenti attuativi della legge stessa nel rispetto del ruolo attribuito alla contrattazione collettiva.
Occorre far sì che la programmazione sul territorio faccia suo il patrimonio esistente e lo renda “sistema” in termini di opportunità formativa, di diffusione delle diverse istituzioni, di specializzazione e di ricerca, di sinergia con il mondo della produzione artistica.
A ciò deve aggiungersi l’esigenza di avviare azioni volte a ridare nuovo slancio al settore musicale attraverso una revisione anche organizzativa mirata del sistema dell’istruzione musicale, in coordinamento con il Ministero della Pubblica Istruzione per la valorizzazione, nel sistema formativo di base, anche della cultura e della formazione musicale.
Gli obiettivi definiti nella presente intesa saranno considerati elementi di riferimento per il CCNL 2006/2009, nel rispetto dell’autonoma competenza negoziale, e saranno posti in essere provvedimenti normativi e amministrativi e definiti i relativi profili di investimento.

Viene costituito, dalle parti che sottoscrivono questa Intesa, un Gruppo di lavoro ristretto con il compito di esaminare e discutere profili tecnici e operativi relativi all’attuazione degli indirizzi e dei criteri generali ivi indicati e di valutare la tempistica degli interventi e la loro coerenza con l’intesa”.

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La riduzione del 20% delle spese per consumi intermedi non si applica alle Accademie ed ai Conservatori, come aveva chiesto la FLC Cgil

L’artico 4 del Decreto Legge n. 81, pubblicato sulla G.U. del 2/7/07 prevede la non applicazione per l’anno 2007 della riduzione, pari al 20% delle spese, per consumi intermedi.

Con nota prot. n. 5013 del 3 luglio 2007, la Direzione Generale AFAM ne da informazione alle accademie ed ai conservatori.
Il governo, con la disposizione contenuta nel decreto legge, da una risposta, anche se parziale, alla richiesta contenuta nella lettera a firma del segretario generale della FLC Cgil e inviata al Presidente del Consiglio ed ai Ministri dell’Economia e dell’Università.

Nella lettera si rappresentava la preoccupante situazione del comparto e si sottolineava come “In particolare, l’aver compreso le istituzioni dell’A.F.A.M. tra i soggetti interessati dal taglio del 20% delle spese intermedie, ha confermato la riduzione dei finanziamenti già operata dalle Finanziarie precedenti”.

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Validità dei titoli di studio

Con la nota prot. 1718 SEGR/AFAM del 6 giugno u.s. indirizzata ai Presidenti ed ai Direttori delle Istituzioni dell’AFAM, e trasmessa ai sindacati il giorno 7 giugno u.s. con prot. 4247, il Ministero richiama il “pronunciamento” della precedente nota diramata il 19 aprile u.s. in merito alla validità dei diplomi accademici di I° e II° livello rilasciati a conclusione dei corsi sperimentali, trasmessa a tutte le istituzioni e pubblicata sul sito del MUR.

Vale la pena di ricordare che la FLC, venuta a conoscenza della nota pubblicata sollecitamente sul sito del MUR, e mai spedita ai sindacati (una prassi purtroppo abituale), e sollecitata anche dal personale incontrato nel corso delle assemblee sindacali, ha denunciato con prontezza un’operazione fra le peggiori nella storia dell’Afam.
Balza, infatti, agli occhi come con quella nota si sia determinato un manifesto indebolimento dell’azione amministrativa che dovrebbe essere sempre caratterizzata da imparzialità.
Basti dire che sullo stesso argomento l’amministrazione era già intervenuta poco tempo prima in ben altre forme.

La nota prot. N. 1718 SEGR/AFAM intenderebbe chiarire l’accaduto. Il testo non può che essere considerato, è un eufemismo, alquanto singolare.
Infatti, preso atto che si sono manifestate delle perplessità sui contenuti della nota del 19 aprile, l’estensore senza dubbio alcuno ne attribuisce la responsabilità a chi ha manifestato dubbi, reo di non aver capito le buone intenzioni dello stesso.

Il malessere che si respira nell’intero settore sta mettendo a dura prova docenti, amministrativi, tecnici e di conseguenza gli studenti che hanno bisogno semplicemente di avere la decretazione mancante, le risorse necessarie per portare a compimento velocemente la riforma ed un’amministrazione efficiente ed imparziale non solo nei documenti o negli interventi nei convegni ma anche nei fatti.

E’ evidente, per noi, che se su questi punti se non si registrerà una netta inversione, dopo un primo anno di gestione che noi consideriamo fortemente insufficiente, attiveremo tutte le iniziative di mobilitazione e di lotta.

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La formazione delle RSU dell’AFAM elette nelle liste della FLC Cgil

E’ iniziata il 26 giugno e proseguirà fino il 10 luglio la prima serie di incontri interregionali di formazione con le rsu dell’AFAM elette nelle liste della FLC Cgil, dei delegati sindacali della FLC, dei componenti i coordinamenti regionali dell’AFAM.

In alcuni casi, al termine delle riunioni, sono già stati fissati nuovi appuntamenti per il mese di settembre.

Gli incontri, in quanto rispondono a un bisogno sentito di informazione, di partecipazione, di discussione sono anche l’occasione per fare il punto sulle riforme, sul contratto. Decine di RSU hanno già partecipato agli incontri svolti.

Nel corso delle riunioni, attraverso un questionario (che agli assenti è inviato tramite la posta elettronica) sono indagati i bisogni formativi dei partecipanti ed a settembre - come gia previsto - ci saranno altri incontri per affrontare le problematiche su cui si registrerà le maggiori richieste.

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Edizione Afam

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