Sul concorso ordinario degli insegnanti della scuola secondaria di primo e secondo grado
In corso, dal 21 al 29 aprile, la procedura di selezione per gli oltre 30mila docenti da assumere per la scuola secondaria di primo e secondo grado, che prevede una sola prova scritta a crocette e per i selezionati una successiva prova orale.
Lo sconcertante andamento del concorso ordinario sta rivelando due importanti questioni:
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la palese inadeguatezza di un meccanismo di selezione che vuole risolvere un processo complesso come il reclutamento degli insegnanti affidandosi unicamente a un test a scelta multipla che “premia” chi riesce a dare risposte corrette (anche se date a caso), correndo il rischio di escludere docenti preparati;
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il valore culturale di queste prove i cui quesiti, oltre ad aver fatto registrare errori, sembrano ispirati a una cultura puramente nozionistica, estranea alle competenze disciplinari e psico-pedagogiche necessarie alla docenza per la qualità dei processi educativi e dell’istruzione.
Per queste ragioni, le scriventi associazioni professionali invitano il Ministro:
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a una rigorosa verifica sulla attendibilità della procedura adottata e dei quesiti proposti;
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a rendere pubblico, come previsto dalle norme e dalle legittime attese dei concorrenti, il testo dei quesiti proposti;
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a rendere nota la composizione della Commissione che ha redatto i quesiti stessi, per meglio comprendere le culture che possono aver ispirato la formulazione dei quesiti.
Infine, le Associazioni professionali AIMC, CIDI, MCE, PROTEO FARE SAPERE esortano il Ministro a far proprie le Raccomandazioni Unesco e a riconoscere che “le organizzazioni degli insegnanti possono contribuire enormemente al progresso dell’educazione e che di conseguenza esse dovrebbero essere coinvolte nell’elaborazione della politica scolastica”.
Chiedono, pertanto, che qualsiasi proposta sulle procedure di reclutamento e formazione degli insegnanti, preveda il preliminare confronto con le associazioni professionali di categoria e il rispetto degli impegni assunti con le organizzazioni sindacali confederali e di categoria sottoscritti nel “Patto per la scuola” di maggio 2021.
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