AFAM: il parere del Consiglio di Stato sull’istituzione della scuola di cinema, fotografia, audiovisivo
La nuova scuola si inserirebbe nell’ambito del dipartimento di “Progettazione e arti applicate” delle Accademie di Belle Arti.
Lo scorso 11 aprile 2019 la sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato ha espresso il proprio parere sullo Schema di decreto ministeriale recante il “Regolamento in materia di istituzione della scuola di cinema, fotografia, audiovisivo, ai sensi dell’art. 5, comma 1 del decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212”.
Il DPR 212/05 che definisce i nuovi ordinamenti didattici delle istituzioni afam, prevede che l’offerta formativa delle istituzioni sia articolata in corsi di vario livello “afferenti alle scuole”. Le scuole sono raggruppate in Dipartimenti (Allegato A del DPR 212/05). La scuola di cinema, fotografia, audiovisivo si inserirebbe nell’ambito del Dipartimento di progettazione e arti applicate.
Secondo il MIUR l’attivazione di questa nuova scuola e dei relativi percorsi formativi “serve a colmare una lacuna formativa creatasi nel sistema della formazione superiore, soprattutto nel settore tecnico-artistico, adeguandola alle esigenze emergenti dal mercato del lavoro, che continua necessariamente a dover prendere atto delle continue innovazioni tecnologiche e digitali, richiedendo nuove professionalità ad avanzata, specifica preparazione”
Il Consiglio di Stato nell’esprimere parere favorevole, segnala come tale innovazione dell’ordinamento didattico generale, arricchisca il settore AFAM di una nuova, quanto importante e necessaria, scuola “che sicuramente verrà incontro, colmandone i vuoti, alla richiesta formativa in un settore estremamente sensibile alle innovazioni tecnologiche e digitali, offrendo alla popolazione studentesca di conseguire titoli didattici statali, in un contesto di vuoto didattico, finora colmato da offerte provenienti da soggetti privati”.
Peccato constatare, in questi mesi, l’autentico boom di accreditamenti di soggetti privati autorizzati a rilasciare titoli di studio senza avere però alcun obbligo, ad esempio, di rispettare nei confronti dei lavoratori, il CCNL “Istruzione e Ricerca” sezione AFAM.
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