Parere negativo del CSPI sullo schema di DM per il riconoscimento dei titoli di specializzazione in Italiano Lingua 2
Il CSPI esprime contrarietà per il riconoscimento di nuovi titoli in mancanza di una adeguata attività istruttoria e di una definizione dei percorsi universitari per l’insegnamento di italiano L2.
Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), durante la seduta del 13 giugno 2023, ha formulato il proprio parere sullo schema di DM concernente Disposizioni modificative del Decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca del 23 febbraio 2016, n. 92, recante “Riconoscimento dei titoli di specializzazione in Italiano Lingua 2”.
Il parere in premessa riconosce l’importanza dell’apprendimento dell’Italiano L2 come chiave di volta per garantire i processi di inclusione degli alunni stranieri e rileva come sia da ritenersi superata l’attribuzione iniziale della classe di concorso A 023 ai soli CPIA, mentre, attraverso una revisione dell’ordinamento, sarebbe necessario prevedere estendere la possibilità di titolarità in tutti i gradi scolastici. In quest’ottica il parere considera opportuno un ampliamento dei titoli di accesso per la classe di concorso A023 in riferimento alla laurea Magistrale, in Scienze della formazione primaria LM 85bis.
In merito alla specifica richiesta di parere relativa al riconoscimento di nuovi titoli universitari per la specializzazione in Italiano Lingua 2, il CSPI ha espresso “disappunto” per il fatto che il MUR non abbia ancora, dopo 7 anni, emanato un decreto per la definizione degli ordinamenti didattici e dei criteri per l’attivazione da parte degli Atenei di uno specifico corso di specializzazione (come previsto dall’art.3 c.1 DM 92/2016). Pertanto, il parere segnala che accreditare i soli master previsti dallo schema di DM in esame potrebbe “aprire un varco sia per quanto riguarda i possibili contenziosi sia per la qualità della formazione docente”, mentre si sottolinea la necessità, ormai impellente, di definire i criteri necessari a riconoscere la validità dei percorsi di specializzazione che rilasciano un titolo di insegnamento piuttosto che abilitare singoli corsi universitari.
Il CSPI ha espresso quindi parere negativo, richiamando i Ministeri competenti ad attivarsi tempestivamente per l’istituzione del percorso previsto dall’art. 3 del DM 92/2016 già a decorrere dall’anno accademico 2024/25.
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