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Educazione finanziaria: l’ennesimo intervento calato dall’alto

La legge salva banche prevede interventi in tema di educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale.

22/02/2017
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Nelle Gazzetta Ufficiale del 21 febbraio 2017 è stata pubblicata la legge 17 febbraio 2017, n. 15 di conversione del decreto legge 237/16 recante "Disposizioni urgenti per la tutela del risparmio nel settore creditizio" meglio noto come il decreto salva banche che ha disposto il salvataggio del Monte dei Paschi di Siena.

Nella legge di conversione è stato introdotto l’articolo 24 bisDisposizioni generali concernenti l'educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale

I contenuti

Definizione

Per educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale, si intende il processo attraverso il quale le persone

  • migliorano la loro comprensione degli strumenti e dei prodotti finanziari
  • sviluppano le competenze necessarie ad acquisire una maggiore consapevolezza dei rischi e delle opportunità finanziarie.

Strategia nazionale per l'educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale

Il Ministero dell'economia e delle finanze, d'intesa con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, adotta il programma per una «Strategia nazionale per l'educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale.

Principi di riferimento della Strategia sono i seguenti

  • coordinare i soggetti pubblici e, eventualmente su base volontaria, i soggetti privati già attivi nella materia, ovvero quelli che si attiveranno a seguito dall’attuazione del programma
  • garantire che gli interventi siano continui nel tempo
  • promuovere lo scambio di informazioni tra i soggetti e la diffusione delle relative esperienze, competenze e buone pratiche
  • definire le modalità con cui le iniziative di educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale possono entrare in sinergia e collegarsi con le attività proprie del sistema nazionale dell'istruzione
  • definire le politiche nazionali in materia di comunicazione e di diffusione di informazioni volte a promuovere l'educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale
  • prevedere la stipula di convenzioni, anche con la partecipazione degli enti territoriali, con
    • associazioni rappresentative di categorie produttive,
    • ordini professionali
    • associazioni dei consumatori
    • organizzazioni senza fini di lucro
    • università

per la realizzazione di interventi di formazione

Il Governo trasmette annualmente alle Camere entro il 31 luglio una relazione sullo stato di attuazione della Strategia nazionale per l'educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale. La relazione può contenere le eventuali proposte di modifica e di aggiornamento del programma.

Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria

Il Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e con il Ministro dello sviluppo economico, istituisce il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria, con il compito di dare attuazione alla “Strategia Nazionale” attraverso la promozione e la programmazione di iniziative di sensibilizzazione ed educazione finanziaria. Inoltre il Comitato ha il compito di

  • individuare obiettivi misurabili
  • individuare programmi e azioni da porre in essere
  • valorizzare le esperienze, le competenze e le iniziative maturate dai soggetti attivi sul territorio nazionale
  • favorire la collaborazione tra i soggetti pubblici e privati.

Il comitato è composto da 11 membri ed è presieduto da un direttore, nominato dal Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, scelto fra personalità con comprovate competenze ed esperienza nel settore. Gli altri componenti sono designati

  • uno dal Ministro dell'economia e delle finanze,
  • uno dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca,
  • uno dal Ministro dello sviluppo economico,
  • uno dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali,
  • uno dalla Banca d'Italia,
  • uno dalla Commissione nazionale per le società e la borsa (CONSOB),
  • uno dall'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (IVASS),
  • uno dalla Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP),
  • uno dal Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti,
  • uno dall'Organismo di vigilanza e tenuta dell'albo unico dei consulenti finanziari (OCF).

Il Comitato può costituire specifici gruppi di ricerca a cui possono partecipare accademici e esperti nella materia.

La partecipazione al Comitato non dà titolo ad alcun emolumento o compenso o gettone di presenza.

Invece per le attività del comitato è prevista una spesa massima di un milione di euro a decorrere dal 2017.

Il commento

L’obiettivo di fornire a (tutti) i cittadini la (in)formazione necessaria per orientarsi nel campo finanziario, assicurativo e previdenziale e comprendere gli strumenti e i prodotti finanziari, appare una scelta di grande interesse. Tuttavia, con particolare riferimento al settore dell’istruzione, la proposta normativa ha tutte le caratteristiche di un intervento calato dall’alto

  • non è prevista alcuna forma di coinvolgimento strutturato per la definizione della “Strategia nazionale per l'educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale”
  • è forte il rischio che la scuola sia solo un oggetto di pacchetti formativi proposti chiavi in mano da questa o quella struttura formativa
  • non è chiaro il rapporto che potrebbe instaurarsi tra quanto previsto dalla Legge 15/17 e l’organico di potenziamento con particolare riferimento ai docenti che afferiscono alle classi di concorso connesse all’educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale.

A queste criticità occorre sottolineare come nella legge non vi sia una uno specifico riferimento all’eticità dei comportamenti in campo finanziario, assicurativo e previdenziale, quale elemento fondante e inderogabile dei contenuti e dell’azione educativa messa in campo con la “Strategia nazionale”.

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