Sperimentazione Invalsi al via
Rivoluzione in V superiore da maggio. Test utile per l'accesso all'università dal 2015
Prova nazionale su pc di italiano, matematica e inglese
Pagina a cura di Emanuela Micucci
Tutto pronto per la prova nazionale Invalsi in V superiore. A maggio primo pre-test in italiano e in matematica su base campionaria: prove uguali per tutti gli studenti e su base cartacea. Per passare, poi, a gennaio 2014 alla prima vera prova nazionale su base censuaria, non solo in italiano e matematica, ma anche in inglese, somministrata sul pc e con elementi di differenziazione tra licei, istituti tecnici e istituti professionali.
Infine, da gennaio 2015, prova Invalsi all'interno di un esame di stato rinnovato e valido come test orientativo e selettivo per l'accesso ai percorsi di studio universitari e post diploma. Dal 2016 possibili anche prove in altri ambiti, ancora da definire. É il cronoprogramma presentato dall'Invalsi nei giorni scorsi a Roma, illustrando per la prima volta a docenti, dirigenti, studenti e genitori le caratteristiche dei quadri di riferimento delle prove di italiano e matematica. «Apriamo oggi il confronto pubblico tecnico-scientifico – spiega Roberto Ricci, direttore di ricerca Invalsi -. Poi, tra il 15 maggio e il 31 ottobre avvieremo la discussione pubblica dei quadri mediante la modalità del libro verde on line e presenteremo un primo rapporto degli esiti del pre-test di maggio. Entro novembre avremo i quadri di riferimento definitivi». Due parti costituiranno la prova: il 60%-70% sarà comune a tutti gli indirizzi di studio e il restante 30%-40% sarà diversificata in base all'indirizzo di studio e al singolo studente. Il pre-test campionario del prossimo mese servirà proprio a verificare sul campo l'effettivo criterio di differenziazione per indirizzo tra licei, tecnici, professionali senza ulteriori articolazioni. Nel 2014 alla prova di comprensione della lettura e a quella di matematica si affiancherà quella di inglese: molto probabilmente si tratterà dell'inserimento all'interno delle altre due prove di una sezione in inglese. Tuttavia, si sta valutando la possibilità di una prova ad hoc in inglese sul modello di quelle in corso di definizione per gli altri livelli scolastici, cioè V primaria, III media e II superiore. «Già da gennaio la somministrazione sarà mediante pc – sottolinea Paolo Sestito, commissario straordinario Invalsi - con l'utilizzo di un'ampia banca dati di domande e, in prospettiva, l'introduzione di elementi di adattività». L'uso del computer based test permetterà di eliminare le copiature e di modulare domande più vicine al reale livello di competenza del singolo studente, così da averne una valutazione individuale. La prova, infatti, è pensata per offrire all'alunno «un elemento non solo valutativo delle sue competenze inseribile nell'esame di stato, ma anche un elemento orientativo e selettivo per la scelta e l'accesso all'università», aggiunge Sestito.
Di qui la collocazione della prova Invalsi a gennaio e non a fine d'anno o durante la maturità. «Si potrà risparmiare sui costi dell'esame di stato – precisa il sottosegretario all'istruzione Elena Ugolini –, attualmente superiori a 150milioni, con commissioni più «leggere», perché a giungo verificherebbero solo alcune competenze, dando vita a un modello italiano di esame che unisca una parte standardizzata e a una più legata alla nostra tradizione». Dal gennaio 2015, infatti, la prova Invalsi entrerà regime all'interno di «un esame di stato rinnovato – dichiara Sestito -. Ne auspichiamo una riforma frutto di un dibattito pubblico, a cui contribuiremo producendo, ad esempio, materiale comparativo con i Paesi europei». La prova Invalsi, quindi, non sostituirà né si aggiungerà all'attuale terza prova della maturità.