Scuola, Bianchi: istituirò una commissione sulla Storia. Ma l’aveva già annunciata Azzolina
Il ministro ha ripreso l’idea: la struttura sarà guidata dallo storico Andrea Giardina e dovrà riformare la didattica della storia per tutte le classi
«Sto insediando una commissione sulla storia presieduta dal prof Giardina: deve essere a disposizione di tutti e misurata sui diversi livelli». Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi durante l’audizione davanti ai commissione in Parlamento, presentando le linee programmatiche del ministero. Un buon segnale che l’attività al Miur sta riprendendo rilanciando iniziative che erano state prese prima dell’emergenza Covid. Infatti la commissione era già stata composta nel gennaio 2020, scelto il presidente - appunto Andrea Giardina, per molti anni professore di Storia alla Normale di Pisa di cui è stato anche vicedirettore - e anche i componenti: Alberto Melloni, Leila El Houssi, Patrizia Gabrielli, Silvia Calandrelli, Maria Gradi, Simon Levis Sullam, Andrea Zannini. E’ possibile che Bianchi comunque riveda la lista.
La didattica della Storia
L’istituzione di un organismo che controllasse e rimodulasse la didattica della storia in tutti i gradi scolastici era stata annunciata solennemente dall’allora ministra Lucia Azzolina di fronte al presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante un evento legato al giorno della memoria. Giardina, insieme alla senatrice Liliana Segre (cui la commissione è dedicata) e ad Andrea Camilleri, era stato il promotore del manifesto per ridare dignità nelle scuole alla storia, che ha avuto negli scorsi mesi migliaia di adesioni. La commissione dovrà occuparsi di trovare linee di indirizzo per la formazione dei docenti e dei metodi di insegnamento della storia negli istituti scolastici italiani, per contrastare i fenomeni dell’intolleranza, del razzismo, dell’antisemitismo e dell’istigazione all’odio e alla violenza.