Unità: Maestro unico, 360mila voci su internet
Il movimento di padri, figli e professori «parla» nella Rete
Roma
OLTRE 360 MILA voci su Internet, basta cliccare «maestro unico». Una vera e propria onda di piena sulla rete
racconta la protesta contro il ministro Gelmini.Ci sono, oltre ai siti di informazione, a quelli dei sindacati e delle forze politiche, una massa di siti spontanei e autogestiti, dove si rincorrono le voci di genitori e docenti, i pareri di esperti, le foto e i video di cortei e fiaccolate, i forum di discussione. C’è «mamma Maria» che chiede, «Posso portare in piazza anche i bambini?», e gli insegnanti della scuola primaria di Clusone (Bergamo) che scrivono al ministro raccontando il loro lavoro quotidiano: «Vorremmo chiederle quante volte è entrata in una classe di scuola primaria e ha toccato con mano cosa significhi occuparsi veramente dell’educazione di venti/venticinque alunni provenienti dalle più disparate realtà socio-culturali...». Ci sono i pedagogisti Bertagna e Canevaro, le rassegne stampa. Ieri sul sito «maestrounico.blogspot.com» campeggiava l’intervista in cui il presidente Cossiga invita a «picchiare» gli studenti universitari e i «docenti che li fomentano». Ma la gran parte dei siti funge da collegamento tra varie realtà: università, licei, scuole elementari. Si fanno proposte, si discute, si organizzano nuove manifestazioni. Ci sono sondaggi, come quello sul sito «disabili.com», in cui il 15% sostiene che saranno proprio gli alunni con handicap a rimetterci di più con il maestro unico. Ci sono gli sfottò contro il ministro, ma anche i pareri a lei favorevoli, seppur minoritari, come quello di Marcello D’Orta. Nei forum sono rari i pareri di tipo ideologico: i genitori si mostrano più cher altro preoccupati, dubbiosi. Le maggiori certezze sono sul tempo pieno: «Il maestro unico se è in gamba mi può anche andare bene, ma la soppressione del tempo pieno è ingiusta!!!», è uno dei commenti che si legge sul forum «quimamme» del Corriere.Tanti i genitori che hanno paura del maestro unico perché, se il figlio non si prende con lui, rischia di perdere la voglia di andare a scuola «E se il tempo pieno chiude dove li lasciamo i figli?», domanda l’Associazione genitori Toscana. La discussione continua...