Repubblica-Le difficoltà da pagare ai cambiamenti della scuola
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L'INTERVENTO
Le difficoltà da pagare ai cambiamenti della scuola
LUCIANO CAMPAGNA
Gli scrutini finali sono sempre più complicati all'interno, per gli insegnanti e talvolta risultano indecifrabili dall'esterno. Cosa fare del ragazzo che presenta ancora lacune alla fine dell'anno scolastico? Con il vecchio sistema dell'esame di riparazione a settembre tutto era più semplice, oggi le cose sono più complicate. Diventa difficile valutare gli studenti e così si è costretti a scommettere sulle loro capacità di recupero. È il consiglio di classe che deve decidere se lo studente è in grado o no di affrontare l'anno successivo, nonostante le insufficienze accumulate. Generalmente protestano i genitori i cui figli sono stati bocciati. Ieri, invece, Francesca e Emiliano Merlo hanno chiesto la bocciatura della propria figlia Emma, che ha chiuso la prima linguistico al Manzoni con tre debiti. Lo hanno fatto in modo plateale, protestando davanti a Palazzo Marino e chiedendo aiuto al Comune. Il caso dei genitori che vogliono la bocciatura della figlia è in qualche modo paradossale ma ugualmente significativo. La scuola non è più quella di una volta. Dopo l'abolizione degli esami di riparazione, è subentrato il sistema dei debiti che ogni studente contrae alla fine dell'anno. C'è un tipo di debito non grave, il cinque per intenderci, per il quale il docente non propone il corso di recupero perché non è un debito a tutti gli effetti.
Il debito vero e proprio, dal quattro in giù, è quello in cui la lacuna è grave e deve essere saldato entro la fine dell'anno successivo. Ma il mancato recupero non comporta di per sé la bocciatura automatica, per cui è anche possibile che uno studente dello scientifico porti con sé per tutta la sua carriera un debito in matematica. Per gli studenti che hanno contratto un debito la scuola mette a disposizione, secondo le risorse disponibili, dei corsi di recupero, non obbligatori. Va da sé che essendo pochi i soldi a disposizione, si possono organizzare poche ore di recupero, non sufficienti a coprire tutti i debiti e tutte le materie. Altra attività di recupero proposta dalla scuola è il cosiddetto sportello o tutor: la presenza a scuola, in orario non di lezione, di un docente disponibile a richiesta del singolo studente per supplementi di spiegazione. Di tutto questo il consiglio di classe dà comunicazione alle famiglie con lettera, indicando le materie in cui l'alunno risulti insufficiente, il lavoro da fare per recuperare, i corsi di recupero o le forme di tutoraggio attivate. C'è poi il sistema dei crediti. Nel corso del triennio finale della scuola media superiore ogni studente ha a disposizione un massimo di venti punti. È il credito scolastico (sei per il primo anno, sei per il secondo, otto per il terzo): i punti vengono assegnati dal consiglio di classe tenendo conto della media dei voti, delle assenze, della partecipazioni alle attività integrative della scuola e di eventuali attività esterne, in quanto formative e coerenti con il corso di studio (corsi di lingua all'estero, musica, attività sportive). L'esame di stato finale mette a disposizione dello studente un massimo di quindici punti per ogni prova scritta (totale 45) un massimo di 35 punti per l'orale, più un bonus di 5. Con i venti punti del credito e con gli 80 dell'esame di arriva ai cento punti.
luciano CAMPAGNA