Promossi, respinti, rimandati: come va in Europa?
Serietà e efficacia non vanno sempre a braccetto con la severità e ancor meno con scelte estemporanee. Lo dimostrano le scuole europee.
La norma della nuova legge sugli esami di stato che prevede per l’ammissione il recupero di tutti debiti scolastici pregressi,dalla quale deriva la restaurazione della figura del rimandato a settembre, varata oggi con il decreto sul recupero dei debiti scolastici, si configura come una delle più severe di Europa. Infatti nella maggior parte dei paesi europei le norme su promozione e bocciatura non sono così rigide.
In Finlandia, “paese leader” nella formazione dopo i suoi successi nell’inchiesta PISA, la bocciatura non è di casa. Fino a 16 anni, termine dell’obbligo scolastico. sostanzialmente non viene bocciato nessuno. I docenti finlandesi interpellati sulla loro situazione insistono sulla strategia psicologica di incoraggiare i successi degli alunni piuttosto che perseguire le loro insufficienze. I voti (da 1 a 10, come da noi, e sostituiti nei primi anni con le faccine “smile”) non vanno mai al di sotto del 4 per non scoraggiare l’alunno. E viene ampiamente praticata l’autovalutazione e l’autovalutazione comparata sia alunni-alunni, sia alunni-docenti. Dopo i 16 anni non esistono più le classi, esistono i corsi. Ogni corso dura sette settimane di cui l’ultima serve per gli esami. Se non si supera l’esame questo viene ripetuto alla prima occasione. I corsi che si devono superare sono 75 (50 obbligatori e 25 opzionali), due anni è il tempo minimo concesso (è il tempo ufficiale della secondaria superiore che termina a 18 anni), ma la maggioranza dei ragazzi ce ne mette tre, circa un 25% ce ne mette quattro o più di quattro.
In Francia il percorso scolastico è diviso in 2 gradi (primo, di 5 anni, e secondo, di 7 anni), tre cicli scolastici (primaria, di 5 anni, college, di 4, e liceo, di 3) a sua volta divisi in sottocicli, ognuno con una propria funzione: preparazione, adattamento, orientamento ecc. Così il primo grado è costituito da un 1+2+2 e il secondo grado da un 2+2+2+1. La bocciatura può dunque avvenire solo al termine di uno di questi sottocicli, in relazione alla funzione assolta o non assolta (es. : l’alunno si è adattato o non si è adattato, si è orientato o non si è orientato, ecc.). Nel secondo grado le bocciature sono molte, nondimeno essendo in vigore l’obbligo scolastico dal 1959 e ed avendo lo stato e la scuola francese una forte filosofiapedagogico-civile, la dispersione è minore che in Italia. Da anni si discute sul “redoublement”, cioè la bocciatura ad ogni anno, ma nulla in tal senso è stato fatto, se non in casi eccezionali.
In Spagna a partire da quest’anno si può essere promossi con due insufficienze. E, se il consiglio di classe lo ritiene, anche con tre. Il provvedimento è frutto della legge varata dal governo Zapatero, la LOE, perché la legge precedente, la LOCE, varata dal governo Rajoy, prevedeva che con due insufficienze si fosse bocciati. Sono comunque previsti gli esami di riparazione a settembre.
Persino nella “rigida” Germania si può essere promossi anche con una insufficienza. E non si prevede il recupero. Con più di una insufficienza si è bocciati. In alcuni lander tuttavia è previsto che gli alunni bocciati possano tentare un esame prima dell’inizio delle lezioni; se lo superano sono promossi. Nel primo anno della secondaria superiore (15-16 anni di età) l’alunno insufficiente in più di una materia può tentare di proseguire nella seconda. In questo caso per lui diventa decisivo il primo quadrimestre: se non riesce viene rimandato indietro alla prima.
In Inghilterra nella scuola dell’obbligo (fino a 16 anni) non ci sono di solito bocciature. In casi rari si può chiedere di ripetere una materia. Dopo l’obbligo il sistema, fondato su corsi relativi alle singole discipline, è più libero e dipende dagli obiettivi che l’alunno si pone. Se intende proseguire all’università dovrà fare un percorso più ampio e completo o più orientato alla facoltà prescelta con più materie per conseguire l’A Level, la maturità. Se intende conseguire solo una certificazione di competenze può seguire un numero limitato di discipline. La maggioranza segue questa via: per cui in genere si incomincia con quattro o cinque materie e si continua con tre. E’ un po’ come se gli alunni inglesi si rimandassero da soli, ma evidentemente il problema non si pone nei termini di casa nostra.
Nei Paesi Bassi le regole sono fissate dalle singole scuole, e tra queste c’è con quali e quante materie insufficienti si è comunque promossi. In alcuni casi è prevista una prova di appello, ma non sono previsti corsi di recupero.
A questo punto il paese con cui finiamo con l’assomigliare di più è l’ Ungheria dove per essere promossi non bisogna avere insufficienze, ma, se le insufficienze sono una o due, possono essere rimediate a settembre dopo due mesi di preparazione.
Roma, 4 ottobre 2007
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